I volti di Renoir hanno sempre una loro definizione che li fa apparire nitidi. Sono un sole che va vissuto più che visto e ascoltato. Tutto ciò che è tondo ha una sua pienezza e in questa pienezza va colto il senso della vita.
I volti di Renoir hanno sempre una loro definizione che li fa apparire nitidi. Sono un sole che va vissuto più che visto e ascoltato. Tutto ciò che è tondo ha una sua pienezza e in questa pienezza va colto il senso della vita.
A sfoglie il cielo si adagia, va a posarsi sul sole e alle pendici della vita. È la conclusione del tramonto e un nuovo inizio. Gli sfilacci delle nubi sono pagine che si riavvolgono e concludono il romanzo del giorno.
Abbiamo bisogno del tramonto per ricordarci che la vita è diluita in attimi e che ogni giorno si apre e conclude un capitolo.
Il concettualismo con cui si esprime l'intelligenza dell'artista dovrebbe essere sempre controbilanciato da una convincente rimodulazione estetica. L'arte evoluta è sintesi di cultura dell'essere e ricerca del bello che non può essere assolutamente negata.
L'infinito è una lunga attesa. Sa essere pace come anche estenuante afflizione. L'infinito è un profumo che aleggia nell'anima dei giusti così come in coloro che non hanno visione di se stessi.
La decadenza attuale si evince anche dal fatto che pochi sono gli artisti che si propongono nella ritrattistica infantile. Proporre nell'arte equivale a proporsi, a lasciare tracce di sé nella visione oggettiva del mondo.
La forma ci orla e ci separa dalla Natura. Siamo Natura visibile e invisibile, bellezza e intelligenza che a più stati ammanta le cose, ci definisce partendo da esse. La musica è affinamento di un estro che conduce oltre le parti visibili e ci innalza secondo un processo che è naturale e altresì di ribaltamento degli schemi del pensiero. Chiamiamo Natura ciò che è altro da noi e che rimane in noi visibile dal momento della nascita, da quando è la Natura a collocarsi in noi.
La solennità e l'eleganza che pregnano ogni atteggiamento delle figure minimizzano o coprono del tutto l'assenza di prospettiva e riconduce l'osservatore a un'ingenuità, base virtuosa della bellezza metastorica.
Desiderio e gusto del proibito sembrano intrecciarsi inestricabilmente negli animi più geniali e nei pittori che più di tutti attribuiscono forme e colori ai loro stati interiori.
Il 14 luglio è ricorso l'anniversario della nascita del pittore Gustav Klimt. Con klimt l'arte entra nel suo discorso più magico, reso possibile dallo scardinamento e dalla ricomposizione della luce in pittura. È impossibile scindere Klimt dalla nuova organizzazione culturale dell'Europa che grazie all'Età Vittoriana si espanderà a conquistare nuove frontiere e a importare fermenti culturali esotici che influenzeranno i preesistenti linguaggi dell'Arte.
Dalla Natura nasce la perfezione. L'uomo è Uno ed è in Dio e con Dio e la fanciullezza degli Unti è esternazione della perfezione non intesa in termini di condotta morale, bensì di coscienza di appartenenza. Nel Mantegna vivido si fa l'orientamento dei singoli soggetti delle opere nel contesto spaziale paesaggistico.
Le immagini schiudono e le immagini ci riportano dentro, alla casa dell'anima che è luogo privato e anche territorio condiviso. Nell'anima non esistono i cosiddetti luoghi comuni e per questo tutto è vero e si lascia percepire come toccante, in quanto autentico.
È l'ermetismo il punto di snodo della musica anni Settanta. L'euforia sessantottina dura poco e gli ideali impattano sulla realtà nuda e cruda ridefinita da un assetto politico che contravviene ai grandi ideali di fratellanza, di pace e di umanesimo.
Mi sembra di pensarti da sempre, da prima che ti conoscessi ed è stato proprio questo pensarti a salvarci e a fare in modo che ci incontrassimo.
Il tempo appartiene al sogno della realtà. La Letteratura e l'Arte anche in carenza di questa consapevolezza operano in ogni epoca, sopperendo così alle gravi mancanze di cui l'individuo artista si fa portavoce. Esiste il sogno nella materia che conduce a desiderare carne e lusso, e poi il sogno vero e proprio che tiene testa alla concezione più alta dell'amore.
Oggi la musica è concepita come "Omnia," ossia presente in tutto. È di tutto ciò che è presenza. Con la musica oggi, si è in un mondo parallelo in cui ogni cosa, anche lo spazio, è anima. In questa dimensione si è in fusione con chi ci ha trapassati ed è presenza: eterno e spazio configurato come Universo e Vuoto.
Negli spazi inesplorati dell'anima sono altro, sono me. Chi è l'altro, dunque? L'altro non è che il nostro sé sconosciuto che vive nell'ombra che è il dubbio ma anche il senso del mistero.
Tramite te, Signore oggi, e la tua esperienza umana che si spezza, penetriamo nel significato della parola "mondo", pulito, intonso. Non può esserci mondo, senza unità
Se è vero che l'amore è la conseguenza diretta di legami imprescindibili dal desiderio, esso non può che essere al di sopra di ogni concetto e di ogni astrazione
Il Natale ci aiuta a riscoprire l'importanza di donare. Come la Pasqua, è la festa della morte e della Luce che ci attende oltre.
Cristo, il simbolo vivente dell'Universo. In questo ci riconduce a Dioniso e a Shiva, espressioni del dinamismo alla base della Natura e di ogni prefigurazione cosmica. Il loro volto è prestato dal bisogno immaginifico insito nell'uomo attraverso cui esprimere realtà troppo grandi da contenere nel pensiero.
L'amore è nascita. È il carburante della vita, il motore dell'Universo. Nell'amore noi affondiamo, da esso riemergiamo senza averne consapevolezza se non quando tocchiamo le viscere del dolore.
L'abbraccio è protezione e oscurità. Contrazione e accentramento. Espressione della circolarità che nutre ogni cosa.
Ci esprimiamo nel tempo e nello spazio, cancelli della vita. Il sogno è l'immagine rappresentativa di uno stato di veglia, secondo Jung, ma è anche l'abbraccio di altre vite che trascendono i limiti di questa dimensione.
Conosciamo l'amore come dono di Dio e come esperienza determinante della vita
La Natura esiste indipendentemente da noi. Noi siamo una parte di essa, una piccola parte e non prescindiamo da essa. Se la Natura prescinde da noi, noi esseri umani invece siamo a lei legati in quanto emanazione dello stesso spirito creatore.
Ci sono luoghi impregnati di noi, nonostante non ci siamo mai stati. E poi ci sono loro, i luoghi dei sogni. Nel sogno ritroviamo posti cari che parlano di noi, ma è anche vero che ci sono luoghi che noi vediamo e visitiamo per la prima volta all'interno di un sogno.
“Notizia” cosi come “novella” indica novità. “Novella” in più ha una funzione augurante. La buona novella che ritroviamo nel Vangelo contiene un messaggio di buon augurio che consiste nel preparare l'uscita dal tempo e dalla morte a chi ne seguirà la via.
Il volto è l'immagine del sole in quanto si mostra a noi. Il volto dell'amato poi, è la divinizzazione del sole e racchiude il senso del viaggio.
La Parola vergata è la spada incisa nella roccia del tempo. La Scrittura diventa così di stimolo all'azione e forgia il carattere. La Parola apre dibattiti e diviene terreno fertile per chi assume le redini del comando di un popolo.
Tradurre un'emozione a parole o per via razionale è di per sé un'operazione difficile se non impossibile.
Siamo orientati a credere che la sofferenza sia preparatoria alla grande gioia come meta finale di un percorso esistenziale, ma difficilmente accettiamo il percorso al contrario, dalla gioia alla sofferenza.
È strano come a volte la parola “niente” possa significare tutto.
Il pudore è l'antro del mistero. È la luce che filtra dalle grate dei castelli. Il pudore è della vergine che si fa donna e diviene maestra di se stessa.
L'amore è rivelazione. È il segreto enunciato dalla luce. È il corpo dell'anima. Quando il corpo muore l'anima si denuda trascendendo la Natura e il suo spirito. L'inverno è la grotta dei desideri mai proferiti che si svelano in primavera.
Il rispetto nasce dai confini e i confini poggiano sul rispetto. Corrispondenza empatica basilare.
La psicanalisi ha il merito d’intervenire con assoluta modestia là dove le risposte assiomatiche rimangono lacunose e rivolge la nostra attenzione verso l'interno della persona.
In un casa coesistono infinite vite. Nel momento in cui l'uomo da nomade è diventato stanziatore, l’esigenza di darsi una propria dimora ha cambiato non solo l'assetto della società ma anche i canali di percezione del Sacro.
Il limite giustifica l'avanzamento dell'esplorazione scientifica e l'uso della tecnologia.
Il cielo riempie e colma le imperfezioni. Lo spazio è in se’ bellezza e concepimento delle immagini. Da qui, se il Nulla è l'inesistente anche sotto forma di pensiero, il Vuoto è il Pieno, ciò che da' la forma.
Il mare è perdersi. È il luogo del destino che accoglie le singole vite.
La sede della creatività è l'interiorita'. Il pensiero vola oltre le possibilità finite e crea. La creazione è lo slancio del presente verso il futuro. La componente umana che si accende di divino.
La Bellezza è riconoscersi e appartenersi. La ritroviamo.alla base della filosofia dell'appartenenza.
Gli anni 70 hanno siglato la fine del pensiero tradizionale e l'avanzamento delle nuove idee che hanno preparato il terreno al Mondialismo.
Spesso dimentichiamo che un simbolo adottato in età moderna ha radici lontane nel tempo e nello spazio. É quanto accade anche al simbolo dell'Infinito, ormai adottato dalle Scienze in tutte le loro applicazioni.
Con la ragione siamo nel tempo. Agiamo, pensiamo riflettiamo nel tempo spazio che riteniamo basilare al nostro universo, eppure, al di la’ del tempo lucido che ci impegna nel suo trascorrere vi è il tempo del non pensiero e della vera e propria creazione.
Il tema dell'amore perduto è ricorrente nei testi romantici portati a considerare il presente nel suo nostalgico ripiegarsi verso quella condizione di gioia e armonia d’incanto spezzata. Piu’ che la passione, la tradizione romantica tende a rivalorizzare la condizione di appagamento totale dei due amanti nel fluire implacabile del tempo.
Solo alcune donne vogliono essere amate, molte altre pretendono di essere adorate e non è la stessa cosa.
Ognuno è cieco verso se stesso.
I numeri sono il collante che lega il finito alla dimensione dell’Infinito e permettono di leggere e comprendere i segni dei Tempi.
Quando pensiamo alla cattiveria l'attribuiamo solo all'essere umano, ma in realtà essa è insita nella Natura, in tutte le sue specie viventi. Anche gli animali sono cattivi, ma non li riteniamo tale perche’ assente in essi e’ la consapevolezza di essere cattivi.
La malinconia che pervade l’uomo e’ sintomatica di una condizione di sfuggenza che contraddistingue gli animi sensibili.
L’analisi di un'epoca è un'operazione complessa e mai esaustiva, soprattutto se ci si sofferma sulle esperienze artistico culturali che la connotano.
Ci scopriamo vivi quando diamo voce ai sentimenti.
La rivoluzione poetica shakespeariana si riscontra nello spessore psicologico infuso nei personaggi delle sue opere
Il vero dolore non consiste nel perdere, ma nel perdersi dopo aver realizzato se stessi
La vita trova il suo senso nell'educarsi all'amore e alla bellezza. Riguardo all'amore, diffusa è l’inclinazione ad amarlo a prescindere dall'oggetto di questo ampio sentimento
Non esiste attesa senza nostalgia anche di ciò che riconosciamo privo di ricordi
I poeti, sale sulle mani, sono perlustratori del mondo a cui versano lacrime di gratitudine. Sono gabbiani sul bianco che nessuno salverà allo scoccare della primavera
Gli archetipi restano, frantumano i confini del tempo riecheggiando in una luminosa sensibilita'. Gli archetipi sono la nostra conoscenza innata, il profumo di Dio che alita sul nostro cuore rendendoci umani e divini.
La vita e' un continuo perdersi e ritrovarsi nelle zone in ombra che traspaiono dai ricordi.
"Il canto di Yvion" e' un romanzo in cui suggestioni mitologico fiabesche si combinano a riflessioni sulla vita. E' un viaggio intimo attraverso i misteri della vita pregno di lirismo e di immagini evocative.
(In vendita presso l'edicola Campaiola in p.zza Commercio di Amantea e presso la cartolibreria "Il papiro" di Campora San Giovanni (Pagina Facebook) (dove si puo' ordinare anche online)
"Il solco nella pietra" è un romanzo mitologico-fantasy caratterizzato da uno stile fluido e da un lessico estremamente curato, nonché da una trama avvincente, percorsa da colpi di scena che mantengono vivo l'interesse del lettore. Il divino e l'umano s'inseguono in una corsa rocambolesca che vede l'uno sconfinare nell'altro, intrecciare un legame inestricabile che apre inconsueti spiragli sulla definizione di sacro.
(Ordinabile in tutte le librerie)
Ippolita Sicoli ''Storie di pecore e maghi'', Carratelli editore
In questo periodo di regali, ci auguriamo che tante mamme e papà, tra i pacchetti da far trovare sotto all’albero, scelgano di regalare un libro a Natale ai propri bambini.
La gentilezza, il garbo sono figlie del passaggio, fogli scritti da un'esistenza che si svolge nel transeunte
Se il rosso e il bianco, come già precisato nel precedente articolo, sono i colori che meglio rappresentano il Natale e si fanno simbolo di una ricerca costruttiva mirata al recupero del Sé, il rosso associato al nero ha tutt’altra valenza
Saffo e le poesie d'amore L'elementarieta' riconduce all'essenza.
Quando viaggiamo, il percorso lo confondiamo col nostro destino o forse, è il destino che assume i contorni del nostro viaggio
Il rispetto cammina con le persone e apre squarci di luce nella notte dei cuori. Il rispetto sa amare e si moltiplica se diviso con semplicità. Oggi il rispetto è una parola vuota che attraversa oceani di solitudine e schiaffeggia le coscienze
Pochi uomini sono riusciti a piegare la volonta’ di Dio, a fletterla secondo le personali esigenze, perche’ Dio sa ascoltare cio’ che parte dal cuore, fino a riconoscersi in esso
L’apertura, la fioritura di un’epoca nuova, positiva che succede a un determinato periodo storico non particolarmente favorevole alle relazioni umane e culturali apporta ventate nuove che accendono gli animi di entusiasmo
In base a quanto detto nell’ultimo articolo di Amore e Psiche, lo sguardo obliquo nell’arte associato ai santi e alle figure eremitiche evidenzia non solo il carattere nobile della santita’ conclamata, come si era portati a sostenere nel Rinascimento con l’attribuzione ormai assodata del termine Madonna alla Madre del Cristo
La morte ci rende semplici e allo stesso tempo riconduce alla semplicità parenti e amici dell’estinto insieme a tutti coloro nei quali egli ha lasciato un’impronta indelebile
L'ariete che compare a completare il corredo immaginifico del gigante Polifemo nella grotta, esprime la presenza della luce come guida verso la verita' che l'uomo e' tenuto a ricercare per gli antri oscuri della sua interiorita'.
La grotta e' la dimensione del raccoglimento, il guscio che tiene uniti i due mondi: superiore e inferiore.
Settembre e' il mese in cui la luce del sole, rappresentazione archetipica di dio, si flette per baciare la terra.
Il lato migliore di una frase o di un'intera opera consiste nel fatto che ognuno può riconoscersi in essa, in loro, pur sapendo di non essere il reale destinatario.
L'acqua lava, l'acqua purifica. L'acqua ci riporta a una condizione virginale. L'acqua ci rende parte di sé avvolgendoci nel suo regno indistinto, smussa gli angoli e allenta la resistenza della forma. Abbiamo bisogno dell'acqua per rinnovarci, e delle foglie e del vento. E nel mare tutto questo sembra coesistere.
Le stelle e il cosmo riflettono la poesia dell’essere umano, incastonati come sono nella nudità della notte.
Non esiste sconfitta senza angoscia. L’angoscia e’uno stato piu’ che un sentimento e caratterizza la civiltà moderna. L'angoscia e’ un serpente che si morde la coda e ha come effetto quello di depredare l'individuo di ogni prospettiva di realizzazione.
C'è una gioia nei boschi inesplorati, C'è un'estasi sulla spiaggia solitaria, C'è vita dove nessuno arriva vicino al mare profondo, e c'è musica nel suo boato. Io non amo l'uomo di meno, ma la Natura di più. (George G. Byron)
La “q” e’ una lettera che racchiude al suo interno la chiara rappresentazione dell’individuo in rapporto all’altro.
Non siamo che occasioni rubate allo Spirito, gocce di vita diluite nel tempo. Il tema della caducità può a volte instillare il forte amore per la vita nel suo frammentato e altresi’ fiammante rivelarsi attraverso attimi luccicanti di pienezza. L’estasi è nell'attimo ma in quell'attimo di un’unicità sconvolgente si celano per volta singole reiterazioni di dolcezza e dolore.
La rivoluzione industriale ha come corrispettivo nell’immaginario poetico oltreché esistenziale il treno. Lo sferragliamento delle ruote sui binari inaugura la nuova eta’ del ferro, quella moderna accompagnata dall’utilizzo di carbone estratto dalle miniere inglesi e di tutta l’Europa.
E’ forse proprio l'elemento tragico a debordare dai miti, a renderli al tempo stesso intramontabili e incisivi. Non esiste difatti epos narrato o raccontato che non contenga oltre la soglia della didattica un mondo di pulsioni che non obbedisce al tracciato scrupolosamente costruito della trama, ma al recondito mondo dell’irrazionale proiettato e introiettato dalle divinita’.
Uno degli effetti che si riscontrano a seguito dell’allontanamento, nonche’ del disconoscimento, dalle radici etimologiche delle parole e’ indubbiamente l’uso improprio delle stesse che ha prodotto non solo confusione, ma come conseguenza ancor piu’ grave, la perdita del loro significato originario.
Ci sono tanti modi di uccidere. La distruzione dell'identità di un popolo equivale a un genocidio vero e proprio che si trascina in silenzio per generazioni e generazioni. Di tutti i delittuosi attentati a un popolo questo è di certo il più ignobile, il più meschino, e ci parla nettamente di un popolo scollato dalle sue radici che ha perso il valore delle parole.
Sono rare le donne artiste passate alla storia nei secoli scorsi, tanto poche da indurre a pensare che l’animo femminile poco si adatti alla trasposizione in musica, immagini e parole della individuale ricchezza interiore.
Spesso si paragona la Poesia alla rosa fresca e pura, sgorgando essa dall’anima trafitta da un’insondabile profondita’.
Vegliate, perché non sapete mai quanto è vicino il regno dei Cieli! Suggerisce Gesù nel Vangelo.
La realtà è sogno, e le persone belle che incontriamo e ci arricchiscono sono l'anima di questo sogno dal quale ci risvegliamo con la morte.Chi va via germoglia nel cuore di chi resta installandovi il suo profumo.
Il concetto di semplicita’ ci riconduce inevitabilmente a un’imnagine di vita frugale che confligge con la dimensione urbanizzata dell’uomo e dell’idea di civilta’ piu’ evoluta.
Che cos'è la nostalgia se non l'espressione di un ritorno negato? La sete di appartenenza camuffata da indelebile ricordo? Chi l’avverte, trascina la propria vita da esule in una realta’ doppia che lo fa sentire qui e nel non luogo caro, straniero nella quotidianita’.
Se e’ vero che non tutti gli occhi vedono le stesse cose, e’ altresi’ vero che solo pochi, i sensibili, sanno cogliere nella realtà i suoi tratti meno appariscenti o del tutto invisibili.
La Bellezza necessita di solitudine, così il dolore che nel confronto con se stessi viene ad essere elaborato e superato.
La bellezza è vanità. La cultura popolare spesso e volentieri trasmette questo binomio inscindibile sovrapponendo al punto di fare coincidere le due parti e di trasformarlo in un monomio.
“La potenza dell'Altissimo ti coprira’ con la sua ombra” (Lc 1,35) riporta il Vangelo di Luca a proposito dell'episodio dell'Annunciazione dell'angelo Gabriele a Maria. L'immagine dell'ombra che reca la presenza di Dio non è inusuale in tutta la Bibbia. Anche nel Vecchio Testamento la incontriamo e non solo nel libro dell’Esodo, rappresentata dalla nube. Lo stesso Spirito Santo utilizzera’ questa forma per presentare il Cristo agli uomini.
Siamo soliti accostare le definizioni di Cristo e Messia indistintamente in riferimento alla figura di Gesù, convinti che abbiano lo stesso significato.
Con l'editto di Costantino che nel 313 d.C riconosce da parte dei due imperatori del Sacro Romano Impero (Costantino d'Occidente e Licinio d'Oriente) la libertà di culto per i Cristiani, la spiritualita’ in Europa va incontro a importanti ed epocali cambiamenti. Il Protocristianesimo svestirà il suo carattere umile e passo passo ascendera’ al potere, fino a destrutturare l’Europa nell'aspetto sociopolitico, siglando cosi’ l’inizio del Medioevo.
Attraverso il volto si ascende alla luce. L'alba concepita come incipit, inizio, rende la luce manifestazione del tempo nel suo trascorrere.
E' insito in ogni forma di vita il bisogno d'amore. Si nasce con questa propensione che durante l'infanzia esige ascolto e fonda i pilastri dell'esistenza.