Cristo, il simbolo vivente dell'Universo. In questo ci riconduce a Dioniso e a Shiva, espressioni del dinamismo alla base della Natura e di ogni prefigurazione cosmica. Il loro volto è prestato dal bisogno immaginifico insito nell'uomo attraverso cui esprimere realtà troppo grandi da contenere nel pensiero.

L'Arte è quindi immagine dell'anima che abbraccia e feconda le sue qualità taumaturgiche supportata dai colori che orientano il viaggio del pensiero nel marasma dell'Universo. Ciò che per la mente è disordine, incomprensibile lettura, per l'anima è incesellamento del tutto secondo un'inclinazione che è legge nell'Universo emozionale. L'Induismo in quanto a questo ha orientato attraverso la sua Triade l'uomo verso la creatività espansiva dell'Universo. Le figure composite e complesse che rimiriamo invitano all'idea di totalità che si fa abbondanza agli occhi di chi piega la mente alla costruzione dell'Infinito. A questa esigenza e configurazione si contrappone il pensiero occidentale che vede nell'essenziale la rappresentazione ideale del Principio Primo espresso attraverso la sua Triade.
L'immagine per l'Induismo è già viatico o indizio all'apertura del terzo occhio in grado di cogliere per via sincretica il rapporto mandalico con l'Infinito. Comprendiamo quindi che non vi è nella Triade induista un ordine di formazione cronologico. Le tre figure sono accorpate nell'Atma, ognuna distintamente, che travalica tutte le categorie di Pensiero e si esprime attraverso l'idea di respiro dell'Universo. Chiaro è il legame etimologico col greco pneuma-pneumatos dal quale si distingue nettamente nella chiarificazione del concetto.

Il Tutto è nella sua stabilità onniscente e dinamica e in questo ingloba l'apparato femminile che scaturisce dall'idea di movimento soppresso dalla cultura teologica giudaico cristiana. A tal proposito il libro da me consigliato questa settimana è Le divinità indiane di E. Schleberger dove in modo encomiabile è spiegato il nesso tra dinamicità e creatività proprio dell'universo femminile.
Ciò che è dinamismo si disgiunge dalla categoria di accentramento e unità la cui forza nel Cristanesimo è rappresentata nella forma dal Cristo e nell'azione dallo Spirito Santo. Il divenire collassa nella figura del Padre fonte di provvidenza e veggenza infuse nei profeti per quanto attiene al Vecchio Testamento. Nell'Apocalisse il dono profetico della veggenza sconfina nel tema della Giustizia, superando e concludendo l'azione provvidenziale di Dio.