La via del Maestro e il viaggio di Orfeo
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La via del Maestro e il viaggio di Orfeo

La via del Maestro e il viaggio di Orfeo

Invito all'Arte
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Il volto è  l'immagine del sole in quanto  si  mostra a noi. Il volto dell'amato  poi, è  la divinizzazione del sole e racchiude il senso del viaggio.

Orfeo guida Euridice fuori dall'Ade, di Jean-Baptiste-Camille Corot
Orfeo guida Euridice fuori dall'Ade, di Jean-Baptiste-Camille Corot

 

Che la rappresentazione iconica del dio sia fissa o esprima movimento, ha in sé l'intenzione intrinseca,  e quindi simbolica, di risvegliare nell'occhio umano il racconto impersonato da quel dio. L'icona del dio classico (greco romano) esprime quindi il concetto di  eternità  che ritroviamo nella successione temporale impressa nel movimento che indica un’uscita e un rientro a cui corrisponde lo stadio del  futuro. Nell'iconografia orientale  l'idea di movimento  è  tracciata dalla danza che è  un'esperienza legata al presente attraverso cui si snoda la Creazione intesa come processo continuativo e affermativo del Presente. L'Eterno Presente di cui si nutrono la saggezza e il misticismo orientale è l'istante avulso da ogni congettura o implicazione logica che allontanano dall'impulso creazionale. Ne deriva che, mentre l'atteggiamento religioso di matrice mediterranea ha in se' il concetto di  sviluppo, inscritto in una teoria pedagogica discepolare, la via del Maestro  concepita dall'Oriente splende di un sole punto di arrivo racchiuso nell'espressione di profonda beatitudine del Buddha. Il Buddha con gli occhi chiusi è  sole e luna che indica il risveglio interiore necessario alla liberazione dal Samsara e il superamento del Dharma inteso come legge che regola l'Universo.  

Orfeo. Euridice. hermes
Orfeo. Euridice. Hermes

La saggezza e il silenzio pertanto sono nel Buddha rappresentazione e invito al distacco necessario per cogliere il Se'. La struttura narrata della teologia classica prevede un particolare  significato attribuito  al futuro inteso come frattura dal precedente  stadio. L'evoluzione deistica è  guida e riflesso dell'evoluzione umana che ha senso nel momento in cui l'uomo ritrova se stesso. La struttura filosofica socratica si fonda su questo nodo attorno a cui si moltiplica la tessitura tragediografica. Il mito di Orfeo assume pertanto colorazioni psicoanalitiche che pongono al centro il ritrovamento di  se stessi rispetto alla relazione amorosa. L'uomo ha bisogno della luce e forse, la conquista della Luce è esaustiva e annullamento  di ogni altra compensazione.

Il mito di Orfeo cantato e rivisitato anche in epoca moderna non finisce mai di solleticare nuovi stimoli analogico introspettivi andando oltre la cultura  di provenienza e insediandosi tra le pieghe dei turbamenti  emotivi all'alba del Decadentismo attento alle vicissitudini dell'inconscio più  profondo. Ed è  proprio nel talento del poeta Rilke che trova la sua massima rivisitazione, nell'opera dal titolo Orfeo. Euridice. Hermes ispirata alla tragedia dell'uomo moderno agitato dalla continua ricerca di se stesso.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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