Quando viaggiamo, il percorso lo confondiamo col nostro destino o forse, è il destino che assume i contorni del nostro viaggio
Il viaggio nell'Ottocento assume un carattere non solo di formazione ma anche di conoscenza attraverso l'avventura. È plasmarsi attraverso l’ignoto che tramite le sfumature di infinito assume i connotati di Assoluto.
Poeti, pittori e musicisti costellano le loro vite di viaggi, vere e proprie tappe iniziatiche all’insegna della comprensione del diverso, cosi’ come del recupero di origini lontane da avvicinare e universalizzare tramite il filtro dell’arte. L’Ottocento e’il secolo delle grandi scoperte archeologiche che confermano e convalidano le grandi imprese eroiche. Il tema dell’eroicita’ si commisura con quanto di sacro esiste in miti e leggende, concorrendo cosi a quello che Nietzsche definira’il Superuomo.
La Grecia e l'Italia sono le mete più ambite dai grandi viaggiatori del Centro Nord Europa. L’Italia èintesa la culla di vari stili che dal Neoclassicismo puntano a rielaborazioni del tutto originali. Oltre alle classiche citta’ d’arte apprezzate in ogni tempo, l’Italia peninsulare attrae per i suoi richiami alla classicita’ fusi a volte con una purezza stridente a un linguaggio popolare e folklorico che mantiene intatti gli algoritmi della tradizione. Capri, Napoli, la Sicilia con i loro ritmi colorati e i profumi avvolgenti convogliano presenze illustri come Goethe e Mozart e non ultimo Alexander Dumas. Di ritorno dalla Sicilia quest'ultimo a causa delle avverse condizioni del tempo è indotto insieme ai suoi due compagni, il cane Mylord e il pittore Jadin a un tour non programmato per le terre calabre. La regione viene così ad essere scandagliata dal suo sguardo sempre più affascinato non solo dal movimento del territorio, ma anche dalla storia che spesso apre squarci sull'interno psicologico di una popolazione ancora involta nel mistero delle leggende.
Il resoconto di questa avventurosa esperienza e’ racchiuso nel libro Viaggio in Calabria che offre non pochi spunti di riflessione sul confronto tra due mentalita’ lontane e contrastanti.
La nostra Calabria ha affascinato non pochi artisti viaggiatori ed è possibile visitare a Catanzaro la mostra che si concluderà a gennaio dell'incisore e grafico olandese M.C.Escher che proprio alla Calabria e ai suoi borghi abbarbiicati su creste impervie ha dedicato molte delle sue opere, tra le quali spiccano quella a Santa Severina, a Pentedattilo e a Tropea, d’interesse figurativo senz’altro, ma anche antropologico per il racconto degli insediamenti umani in un territorio allora vergine e per nulla martoriato dall’invasivita’umana.