Attraverso il volto si ascende alla luce. L'alba concepita come incipit, inizio, rende la luce manifestazione del tempo nel suo trascorrere.

Le parole tradotte in italiano con bocca ora, (hora in latino, intendedo l'ora come scansione del tempo) e pregare si ricollegano alla radice comune che ritroviamo in os oris dal significato di bocca. E' da notare come l'h di hora richiami all'azione di emissione del Verbo divino che diviene luce, determinndo la scansione spaziotemporale.
L'emissione di luce all"alba dei tempi, filtrata dalla coscienza umana, vede collegato al sorgere del sole il computo del tempo da impegnare costruttivamente nel lavoro finalizzato alla sussistenza, e che attiene alla sfera sociale. L'umanita' si sveglia all'alba sotto la protezione del sole, somma divinita' che l'accompagnera' nelle sue molteplici attivita'. Il sole e' quindi dispensatore di vita che riporta l'uomo alla presenza di Dio rivelata e pertanto buona, paterna. Il verbo pregare ora-as contiene implicita la risposta di ringraziamento rivolta al Dio benevolo che accompagna l'uomo sino al tramonto nelle sue opere. Da studenti abbiamo appreso il motto benedettino Ora et labora che riflette lo stile di vita dei monaci ordinato e orientato verso i ritmi naturali.

Questo concetto è ben espresso nel testo La Regola di San Benedetto di Adalbert De Vogue'. Il sole Dio assiste l'uomo e ne riconosce la fatica, il sudore. Dio attraverso i frutti della terra ripaga ed esaudisce l'impegno profuso. Il termine preghiera deriva dal latino precarius, esaudito. Se l'uomo e' ordinato secondo i principi della Natura e si attiene alla scansione ritmica regolata dall'alternanza sole luna, la vita e' essa stessa preghiera di ringraziamento per l'assistenza e l'esaudimento ricevuto da Dio, compagno di vita e fonte di amore.