La vita e l’arcano nelle poesie sulla sera
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La vita e l’arcano nelle poesie sulla sera

La vita e l’arcano nelle poesie sulla sera

Invito all'Arte
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La realtà è sogno, e le persone belle che incontriamo e ci arricchiscono sono l'anima di questo sogno dal quale ci risvegliamo con la morte.Chi va via germoglia nel cuore di chi resta installandovi il suo profumo.

Stanislaw Maslowski (Moonrise)
Stanislaw Maslowski (Moonrise)

 

La vita è uno strascico di emozioni che perdura oltre la segreta valle della morte che altro non è se non la depurazione della forma intesa come sostanza. Ogni morte ci riconduce al sacro e al senso del nostro naufragio nella sera che si macchia di stati d'animo e di taciti addii.

Siamo stelle nel cammino obbligato segnato da un destino che si compie sotto l’arco celeste e in un tempo prestabilito. La sera ci orienta verso l’ignoto che si fa essenza palpabile nella dimensione quotidiana. Diviene quindi metafora di un radicamento sospeso sotto la volta del tempo, trafiggendoci di echi e richiami all’immortalita’.

A chi si sente naufrago senza alcun attracco metafisico che lo renda figlio di una casa patria, la sera procura distensione ai turbamenti dell’anima assetata di risposte. La sera, come lo stesso infinito, e’ metafora dello spirito romantico che gia’ sul finire del Settecento si affaccia e trova in Foscolo una delle massime espressioni. La sera con Foscolo diviene stigmatizzazione dell’essenza poetica che si scioglie in una vaga sete di appartenza fortemente avvertita nel poeta esule.  La sera nella sua nudità rivestita di stelle apre ai confini con la morte e agli sperduti mondi di stelle dal placido fulgore che non offende la vista e può solo consolare.  Alla sera il sonetto di Ugo Foscolo è comprensivo dei temi trattati anche negli altri due sonetti A Zante e In morte del fratello Giovanni consolidando il bisogno di eternarsi atteaverso la poesia, l’unica possibiilita’che ha l’uomo di riscattarsi dal nulla eterno.

Myricae
Myricae

La sera si rende quindi, in un processo di mitopoiesi, arcana memoria di un’eternita’ sfuggente e ignorata dai lumi della ragione che vanno eclissandosi con l’avvento del Romanticismo, fino ad essere spazzati del tutto dal grande faro acceso  sugli aspetti oscuri dell’anima sui quali s’ indaghera’ agli albori del Decadentismo. Il simbolismo pascoliano vede nella poesia La mia sera maturare la quiete, a conclusione del temporale consumatosi, che gli risveglia le sensazioni assopite della prima infanzia legate alla presenza materna la quale costituisce  il microcosmo  di un neonato. A conclusione della poesia sembra di annusare il sopraggiungere della notte che  trasporta colori e suoni al battito delle campane, rispolverando il connubio di arcana memoria donna notte. La sera ostenta quindi un sapore di semplicita’ materna che constatiamo nel ritorno ai primordi della nostra Letteratura, al mondo classico che impregna con le sue pennellate bucoliche la raccolta di componimenti pascoliani dal titolo Myricae. Qui la Natura di rende amica e complice del trasporto dei ricordi che si sbroglia  sull’onda di un dinamico andirivieni esercitato dall’anima tesa  a  liberarsi dalle funeste afflizioni.

La sera brucia di aspettative e primitive memorie nell'animo del poeta che da solo come nessun altro sa accarezzare  il firmamento espressione dei cicli vitali, studiarne i tratti e consegnarli attraverso il filtro di una profondità insondabile.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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