Il Neoclassicismo e l'Universo ispirato
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Il Neoclassicismo e l'Universo ispirato

Invito all'Arte
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“Paolina Borghese” Antonio Canova
“Paolina Borghese” Antonio Canova

 

Il concettualismo con cui si esprime l'intelligenza dell'artista dovrebbe essere sempre controbilanciato da una convincente rimodulazione estetica. L'arte evoluta è sintesi di cultura dell'essere e ricerca del bello che non può essere assolutamente negata.

Anche i sentimenti si traducono in pensieri. Il pensiero non è solo l'oggettivazione sterile dell'analisi teoretica o matematica che educa al pragmatismo utilitaristico. La scissione tra sentimento creativo e teoresi ha prodotto le scissioni all'interno dell'essere e tra l'individuo e la società. Educare al bello non significa foraggiare politiche discriminatorie, ma rieducarsi all'antica coscienza del sè in cui tutto è unito.

Oggi l'Arte Concettuale ha partorito il rifiuto verso il Bello e la conseguenza decadenza di ogni espressione creativa. Ricreare con la creazione era uno dei postulati della Grecia classica e ha foraggiato l'arte classica ripresa nelle epoche successive. Il Neoclassicismo matura sull'esigenza di controbilanciare il pensiero logico-filosofico ed è mosso dal bisogno di recuperare l'altra forma di pensiero che lega il soggetto al Tutto sintetizzato nella Natura, questa sede di perfezione e quindi di armonia.

Il corpo raccontato, il corpo plastico è il microcosmo di cerniera con le infinite potenzialità che si riscontrano nella Natura e nelle quali l'uomo s'inserisce. Il Neoclassicismo lo potremmo quindi considerare più che una periodo o movimento storico artistico, un vero e proprio sentimento che trova il suo sboccio definitivo nel Romanticismo. È la voce creativa di contraltare all'Illuminismo dal quale attinge la chiarezza espressiva. L'idea chiara è concepita dalla logica che introduce a una visione netta del Reale fenomenico. Altro è l'Universo ispirato che trasla l'uomo nello spazio e nell'epoca infiniti, al quale si rivolge Nietzsche.

Il tramonto della logica e la presa di coscienza dell'insuffucienza della cultura positivista del finito non permeano solo il Novecento. Oggi assistiamo al tramonto della logica come attività dell'intelletto e alla creazione di un mondo parallelo, slegato da tutto e dall'uomo stesso.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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