I volti di Renoir hanno sempre una loro definizione che li fa apparire nitidi. Sono un sole che va vissuto più che visto e ascoltato. Tutto ciò che è tondo ha una sua pienezza e in questa pienezza va colto il senso della vita.
Potremmo, alla luce di quanto ora espresso, riconoscere nella pittura di Renoir una carica espressiva fortemente erogena, mai volgare o erotica. Le labbra carnose che infiammano, gli occhi che hanno l'audacia di fissare in un tempo in cui gli sguardi femminili erano colmi di sfuggenza. La donna ha il suo mistero che si lascia accarezzare già in età puerile. Desta una profonda ammirazione fisica che si coniuga a una visione semplice della vita che va goduta carnalmente. L'occhio che guarda sazia e incede sul finito. Nonostante i bei vestiti, l'eleganza e la raffinatezza che connotano i dipinti di Renoir, la sua è un'arte che si contrappone a quella romantica in cui il senso di appagamento spinge l'uomo oltre ogni orizzonte. In Renoir gli sfondi sono a misura dei primi piani, e la profondità è parte del soggetto e del senso di pienezza che comunica.
La Natura raggiunge nella figura femminile l'apoteosi del suo cammino, rivestendo di tangibile forza che nulla ha in comune con la visione metafisica e simbolica della realtà. Esiste il reale, profusione di bellezza e armonie che nella fisicità si risolvono. Ogni opera è la consumazione di un momento che rilascia nell'anima il profumo del piacere.
Altro, come già in precedenza evidenziato, è il messaggio del Romanticismo in cui ogni esperienza è pervasa dalla seduzione magica dell'infinito, che trova nella Natura la sua esplicazione. Nulla è se non evocazione che si fa pulsante nostalgia in correlazione al concetto di patria.
Che cos'è la patria se non sfuggenza infinita? L'impronta di un ricordo che pertanto si rende eterno (Foscolo). Che cos'è la natura se non continua stimolazione ad entrare negli antri nascosti della verità che nulla ha da spartire con il finito? L'arte ha allora lo scopo di ampliare la conoscenza dell'uomo che non si limita al dato storico o temporale. Fondamentale è quindi l'esperienza estetica ed empatica dell'Arte. È quanto i componimenti di William Blake ci suggeriscono uscendo dall'accademismo virtuoso dell'epoca. Perché è vero che soprattutto in Italia, il Romanticismo è contrassegnato da una forte impronta pedagicaa che, ai iniziare dal Neoclassicismo, porta l'uomo alla riscoperta e all'analisi dei classici. Attraverso i sommi poeti greci e poi latini è possibile l'ammutolimento di ogni angoscia o turbamento insorti dallo scontro tra la singola vita intesa come esperienza terrena e l'infinito a cui rimanda la Natura.