Il tema dello sconosciuto nella musica colta anni Ottanta. Midge Ure e gli Ultravox
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Il tema dello sconosciuto nella musica colta anni Ottanta. Midge Ure e gli Ultravox

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Studio album by Ultravox!
Studio album by Ultravox!

È l'ermetismo il punto di snodo della musica anni Settanta. L'euforia sessantottina dura poco e gli ideali impattano sulla realtà nuda e cruda ridefinita da un assetto politico che contravviene ai grandi ideali di fratellanza, di pace e di umanesimo.

 

VIDEO: Ultravox - Mr. X

C'è bisogno allora di intraprendere la via del sogno come estasi e qui ritroviamo pagine del celebre saggio in voga in quegli anni "Le porte della percezione" con cui sorvolare sulla piattezza angosciante di un mondo che non ha risolto i suoi attriti e continua a tradire i grandi valori di autenticità e differenziazione, portabandiera degli Usa. C'è bisogno allora di elevarsi e di approdare sulla realtà da grandi altezze a cui ci conduce la musica psichedelica, abbinando frasi enigmatiche e discontinue con cui lasciar intuire e dare luogo ad ulteriori elaborazioni individuali. È quella l'epoca dei fenomeni controcorrente, della distinzione dalla massa e del credo portato avanti dai geni della musica, secondo cui tutti possono contribuire alla creazione di un mondo in cui ognuno possa trovare il proprio luogo e sentirsi a casa in un semplice angolino che, per quanto angusto, possa dargli modo di autodefinirsi espandendosi. Gli anni Settanta sono quindi quelli dei primi grandi concerti, degli appuntamenti esplosivi di grandi masse di giovani che si oppongono al cosumismo crescente, ciascuno controcorrente a modo suo, e che in questa forma di reazione trovano in loro il suo implicito assesto. La psichedelia gioca un ruolo preponderante e non solo per l'utilizzo di stupefacenti ammessi dalla nuova religione che pone al centro la libertà ad oltranza e la continua ricerca del sé. Ci si trasferisce su piani rarefatti degli stati di pensiero, con cui lasciare cadere il corpo e annettersi a una condizione di santità che non ha nulla di preconfezionato.

Nella trasgressione si crea una nuova tendenza che lascia emergere l'indistinto sulla via di un accomodamento sociale che dà il suoi frutti nei primi anni Ottanta. Ed è qui che la psichedelia dà luogo a nuovi fenomeni che lasciano cantare l'insoddisfazione e i volti in caduta di chi ha creduto nel decennio precedente di poter cambiare il mondo. La droga da ora diviene mezzo di perlustrazione delle sfere basse a cui accedere di rivalsa sul conformismo imperante da college. Bisogna scendere anziché salire e scendendo si accede alla Redenzione in un mondo che non offre comprensione e porta avanti se stesso. La psichedelia diviene allora musica di dissociazione e di una corrente individualistica che fa fede sull'incomprensibilità di qualsiasi linguaggio. La disintegrazione è uno dei motivi riproposti dalle band dell'epoca e dà il nome a un celebre album dei Cure vincitore di ben due dischi di platino, che si proiettano a ritroso cercando di recuperare l'origine del loro percorso musicale da cui riprendere a orientarsi.

La psichedelia si converte in Surrealismo musicale attraverso l'impronta retrò degli Ultravox i quali vedono nella bellezza sulla via del tramonto causata dagli strascichi post punk riversati nel grottesco abbigliamento neogotico, una via di fuga e di salvezza. La classicità si mescola all'elettronica cupa e misteriosa, scandagliatrice dell'anima che sembra interrogarsi su un futuro sempre più lontano e nebuloso. Chi è più l'uomo? Lo straniero. Neanche. È un enigma irrisolto e al tema dello straniero si sostituisce quello dello sconosciuto, portato avanti nel celebre brano "Mr. X" e da altri gruppi di nicchia a quel tempo, come i Sisters of Mercy.

Echi, strascichi di chitarra elettrica campionata che incrociano trilli di violino profusi di suoni rielaborati dalla tastiera di ultima generazione e dosata bene, che non danno luogo a effetti fragorosi spaccatimpani, contraddistinguono una nuova armonia in cui l'ascoltatore può rintracciare una sua dimensione di pace. È rasserenante e ben orchestrata la musica degli Ultravox, grazie all'apporto determinante del sopraggiunto Midge Ure che, sostituendosi all'aggressivo John Foxx ricelebra la buona musica,  imponendosi in prima persona come icona di stile. La musica va in recupero con gli Ultravox che raccolgono consensi e plauso dai nostalgici del rock melodico e dai nuovi seguaci new wave. Gli Ultravox s'impongono al pubblico dei più e dei meno giovani, riuscendo laddove il dark fallisce, a catalizzare l'interesse dei ceti colti. È una musica schierata quella degli Ultravox, ideologicamente attiva non sul fronte politico ma sociale e di costume. Midge Ure lui per primo non esita a bacchettare le trovate oscene e barocche di look esagerati come quello della rampante Madonna e del sex toy Billie Idol, contestando l'utilizzo di croci come ciondoli, sicuramente dissacranti e offensive per i Cattolici e puntando il dito verso l'individualismo strafottente che da lì in avanti prenderà sempre più piede al punto da diventare punto di forza dei nuovi ingranaggi economici.

Chi è allora lo sconosciuto? Chi non si riconosce nella brutta piega che sta prendendo l'Occidente e l'Europa e cerca di rintracciare in se stesso un punto sacro e inviolabile. È fortemente europea la musica degli Ultravox e profondamente contestativa verso una società che ha messo da parte la propria identità e brancola nel vuoto.

Dobbiamo molto agli Ultravox noi oggi. Dobbiamo a loro l'esercizio di una denuncia raffinata e ben dosata diretta verso usi, costumi e anche verso la musica che musicisti e band hanno portato nel tempo agli eccessi odierni. Dobbiamo a loro la lezione che si può essere eroi semplicemente alzando il livello del buongusto in un mondo che ha smarrito il suo corso nella dimenticanza della Bellezza necessario riportare al centro a iniziare per noi stessi e poi, per chi verrà dopo di noi. Senza bellezza infatti, ancora oggi si avverte l'insensatezza di una qualsiasi campagna di salvezza sull'uomo e sull'ambiente che risulta quindi vana.

 

VIDEO: Ultravox - Vienna (Official Music Video)

 

VIDEO: Ultravox - New Europeans (Full Version, stereo)

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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