I numeri sono il collante che lega il finito alla dimensione dell’Infinito e permettono di leggere e comprendere i segni dei Tempi.

I testi sacri nel loro linguaggio metaforico e parabolico preparano l'uomo a una scala di passaggi che ha come chiave di volta l'ingresso nella perfezione cosmica. Nel caso specifico della vita del Cristo riscontriamo attraverso la narrazione evangelica un percorso cifrato con punti oscuri e costellato di insegnamenti dal taglio interpretativo non facile.
Il tempo quaresimale comprende nelle liturgie pagine del Vangelo ostiche anche per il praticante piu’ ligio. Esistono passi che introducono all’esigenza ed esperienza di isolamento di Gesu’ nel deserto, cogliendo il nettare della missione storica del Cristo. Anche tenendo conto di questi passaggi inclusi nelle Sacre Scritture, il padre dell’Antroposofia Rudolf Steiner divide per eoni il cammino spirituale dell’uomo dall’antichita’ ad oggi, recuperando e rielaborando nella sua personalissima ottica le teorie gioachimite.

Il teologo Gioacchino da Fiore affidava a ciascuno dei tre periodi un nome che riprende la scansione delle tre figure della Trinita’ discendenti dalla prima, quella del Padre (vedi 'Introduzione all'Apocalisse' di Gioacchino da Fiore). L’era del Padre la ritroviamo nei testi biblici, quella del Figlio è testimoniata dalla venuta di Gesù nel mondo. In questo lungo periodo che va dalla morte e Resurrezione di Gesu’ ad oggi si accende la disputa tra la Sapienza antica e la saccente conoscenza puntualizzata nel passo del Vangelo in cui Gesù dice di essere venuto a mettere i figli contro i padri riferendosi al ripristino dell'antica tradizione primitiva oltraggiata da coloro che, esercitando il potere, hanno imposto la loro visione della realta’. Il fine e’ stato quello di sostituire la sapienza interiore con la conoscenza indotta dall’esterno . I figli devono tornare ad essere bambini e qui il richiamo forte al patrimonio culturale archetipico spesso rivoluzionato e distrutto dal largo spazio concesso alla conoscenza che ha privilegiato la sfera razionale a quella emozionale di cui parlera’ Jung.
La via spirituale proposta dal Cristo è quindi intima, profonda e legata all'immaginario dell’inconscio rappresentato da un corredo simbolico atto a risvegliare interiormente l’uomo. E proprio sul tema del risveglio insiste la terza era, dello Spirito che vedra’ realizzarsi il principio della fratellanza non intesa sul piano dell’accondiscendenza dei popoli, ma come un riconoscersi in base alla natura e costituzione spirituale. La chimica dell'anima sviluppa una serie di contatti anche a distanza attraverso il crollo di quell’apparato di finzioni che costituisce la matrix, opera di occulti manipolatori. Con l’era dello Spirito vivremo un ritorno al sogno inteso come realta’pulsante e dinamica che obbedisce all’amore suscitato e riconosciuto attraverso l'empatia. Il mondo delle sovrastrutture culturali cedera’ per far ritorno ai principi primordiali che appartengono e compongono la sostanza dell’universo nelle sue dinamiche evoluzionistiche.
L’Apocalisse di Giovanni racconta in chiave simbolica, metaforica ed elaborata, facendo ricorso alla numerologia per esemplificare quadri complessi, lo scontro finale tra il vecchio mondo corrotto e la nuova alba spirituale rappresentata dalla Vergine, l’antica Madre nelle sue vesti piu’ nobili. Vestita di sole e coronata da dodici stelle, forse le dodici tribu’ d’Israele, apre il passaggio a un’umanita’ nuova, a una nuova eta’ dell’Oro attraverso quella di purificazione e transizione nota come Era dell’Acquario per taluni (tra questi Steiner) coincidente con la stessa Eta’ dell’Oro.