Sono rare le donne artiste passate alla storia nei secoli scorsi, tanto poche da indurre a pensare che l’animo femminile poco si adatti alla trasposizione in musica, immagini e parole della individuale ricchezza interiore.
Gli uomini hanno da sempre dominato non solo nella sfera temporale e scientifica ottenebrando il trepidante e al contempo gentile sentire delle donne. Che la donna sia vissuta all’ombra della gloria maschile è opinione diffusa, tanto da confermare e rafforzare stereotipi e luoghi comuni sull'inferiorita’ del sesso femminile.
Molto spesso sfugge che dietro le espressioni di sublime liricita’ maschile troviamo donne dall’intelligenza e grazia paradisiache o angeli tormentati al punto da scatenare passioni tempestose nell’animo maschile. Il riscatto della donna sul piano dell'arte e dell'intelligenza ha raggiunto vertici di notorietà poco considerati nel sud Europa in cui la predominante cultura maschilista ha sempre imperversato su tutto. L'Inghilterra, nonostante il suo bigottismo provinciale, ha consentito ad alcune figure di donne di dare voce ai sentimenti e di mostrarsi recalcitranti verso i luoghi comuni che le volevano servili custodi del focolare domestico. La modernissima Virginia Woolf ha alle sue spalle pietesse e autrici che hanno spianato la strada all'autenticita’ di un lirismo pregno di turbamenti esistenziali. Jane Austen e le sorelle Bronte, nella loro diversita’ aprono squarci sull’emisfero femminile rivelandone i tratti ribelli e tormentati solleticati dai coinvolgimenti di una societa’ restia a rinunciare ai propri pregiudizi.
Gli Stati Uniti d’America amplificano per molti versi l’assetto socio culturale delle origini d’oltreoceano e, se da un lato mostrano di allinearsi al solco della tradizione occidentale, dall’altro ostentano difgidenza insofferenza verso una certa mentalita’ restia a cavalcare i moti del Nuovo Mondo. Protestantesimo e Puritanesimo vanno a scontrarsi con un nuovo modello socioculturale che rifiuta i connotati dell’aristocrazia, per condividere e sposare gli emergenti principi borghesi piu’in linea con la filosofia di svecchiamento.
Tra le donne poetesse che incarnano l’esigenza di svicolare dagli schemi prestabiliti risalta il nome di Emily Dickinson la quale a una fede puritana e controversa accompagna una sete di amore inguaribile che tanto conduce agli elementi di forza e di fragilità dell'animo femminile. Di una modernità senza precedenti, la Dickinson rivolge il suo sguardo poetico verso una introspezione che senza alcuna sbavatura di forzato lirismo da’ vita a Poesie, briciole di bellezza assoluta, sensibilizzando la riflessione oltre un ascolto gradevole. Dio si trasfonde con il suo corredo di cultura e tradizione nei sentimenti di colei che lo ama subliminandolo attraverso una forza che trasborda senza mai rivelarsi scomoda o eccessiva. La passione viene moderata dalla componente di osservazione che non prostra l’animo verso sentimenti di insofferenza o dolore ma dirompe nella sua compostezza che perdura richiamando doti di saggezza e pazienza. Il velo dell’attesa che traspare dalle opere della Dickinson che ci riportano all'ermetismo novecentesco, riprende il modello archetipico della donna che tira i fili al tempo tessuto attraverso i ricordi e la mappa delle recondite passioni. La donna è ricettacolo di sentimenti che non reprime ma ai quali riesce a dare una piega nuova attraverso la Fede vissuta e non considerata ispirazione di una soffusa religiosita’.