Il ruolo della Natura nell'uomo cosciente. Andrea Mantegna e la sacralità cosmica
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Il ruolo della Natura nell'uomo cosciente. Andrea Mantegna e la sacralità cosmica

Invito all'Arte
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times
Sacra Famiglia con san Giovannino (Mantegna)
Sacra Famiglia con san Giovannino (Mantegna)

 

Dalla Natura nasce la perfezione. L'uomo è Uno ed è in Dio e con Dio e la fanciullezza degli Unti è esternazione della perfezione non intesa in termini di condotta morale, bensì di coscienza di appartenenza. Nel Mantegna vivido si fa l'orientamento dei singoli soggetti delle opere nel contesto spaziale paesaggistico.

L'Uomo cosciente è colui che vive lo spazio come espressione del Cosmo nelle sue valenze simboliche. La rappresentazione dell'appartenenza al Cosmo viene traslata nel segno dell'appartenenza a Dio. Ogni figura ha una propria collocazione che non è mai casuale ma espletativa di un qualcosa che rimanda a un linguaggio superiore. L'anagogia è forte ma non trascura la semantica figurativa e anatomica ben espressa attraverso tutte le opere. Di forte caratterizzazione rinascimentale, il Mantegna ricrea il divino attraverso l'umano, trasponendo l'incisività sui tratti del dolore che aprono spiragli verso l'interno. A stimolare l'occhio su queste aperture contribuisce lo studio attento delle ombre. Demarcate sono le aree enigmatiche che si affacciano sugli incarnati luminosi che appaiono irrorati dalla maestosità divina. L'opacità della luce nel San Sebastiano trova il suo corrispettivo nel mutisno scultoreo della morte nel Cristo Morto, organizzato attorno a un discorso di prospettiva che slancia il tutto verso la profondità a cui si fa corrispondere le Altezze della luce assoluta. Il dentro e il fuori, il basso e l'alto richiamano alla cultura alchemica su basi neoplatoniste che proprio in quegli anni ha la sua rimonta preparando alla rivoluzione naturalistica del Seicento. Come per Botticelli, la Natura è parte dell'Uomo e suo completamento. Nel San Giovanni Bambino il dito indice puntato sul piano orizzontale indica la successione spazio temporale dell'Unto chiamato da Dio a rivelarsi in questa realtà contraddistinta da forti richiami nella Natura di monito alla perfezione.

Il Caravaggio riprenderà il Mantegna per le marcature sugli stati di dolore, concentrandosi sull'uomo fine a se stesso. Il Mantegna con il suo estro fa corrispondere la scultura alla pittura e viceversa, portando così a maturazione l'arte delle incisioni. Verrà riconosciuto quale pietra miliare da chi gli succederà e che a lui si rapporterà senza rinunciare alle inclinazioni della propria arte.

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001