Siamo passati dal vuoto mentale da raggiungere durante le pratiche meditative, al vuoto di pensiero, facendo confusione tra contenitore e contenuto. Le capacità che slanciano l'uomo verso la perfettibilità, altro dalla perfezione, si stanno riducendo in rapporto al decremento di stimoli orientati verso il consolidamento e l'ampliamento del corredo ancentrale immaginifico.