La tela del ragno e dissertazioni su Amore. Oltre il limite del mondo greco
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La tela del ragno e dissertazioni su Amore. Oltre il limite del mondo greco

Amore e Psiche
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Gli Arakne Mediteranea in concerto ad Andrano il 12 agosto 2007
Gli Arakne Mediteranea in concerto ad Andrano il 12 agosto 2007

 

Un esempio di Tisis da parte degli dei nel mondo greco in risposta alla Hybris umana ci viene fornito dall'episodio della tessitrice Aracne. Costei, per aver sfidato in bravura la dea Atena, fu tramutata da costei in ragno.

La ragnatela filata dal ragno apre sugli scenari macabri della negromanzia particolarmente praticata in quei territori magnogreci che hanno visto una grande fioritura della cultura autoctona dal confronto col popolo straniero. Il background preesistente alla contaminazioni, ha risvegliato aspetti di grande fascino e rimasti oscuri a proposito di antiche superstizioni accompagnate da forme di fede tribale che hanno dato luogo a ritmi ipnotici come la taranta e la pizzica salentina e la tarantella calabrese. Il morso del ragno tarantola dall'evidente valore simbolico ha posto in relazione le circoscritte culture locali con la forza primordiale e irrazionale. Questa è stata tramutata in divinità dal mondo greco attraverso la figura di Dioniso preesistente alle civiltà comparse nel Medio Oriente e in tutto il Mediterraneo.

La tela del ragno è vischiosa e costituisce una forma di trabocchetto mortale per gli insetti che non riescono nella sua trasparenza a vederla. Per tutti noi umani rappresenta gli inganni della vita non prevedibili e che sfuggono al destino. Pertanto ragno e Destino di Morte nella cultura greca vengono inevitabilmente collegati alla rappresentazione della tragedia, così come il mito di Dioniso trova spazio nella dimensione poliedrica della polis.

Solo accettando l'esistenza dell'irrazionalità come componente attiva della vita stessa, l'uomo potrà svilupparsi e andare oltre se stesso e questo oltre si manifesterà in Grecia con l'Ellenismo che condurrà a a nuove forme di credo prima neanche intuibili.

Il grande pensatore greco si vede costretto tramite l'ingresso di Dioniso, il dio meno greco di tutto l'Olimpo, ad accettare che il Caos non è stato sconfitto dal Cosmos ma è presente in varie forme nella vita del Cosmos influenzandolo e piegandolo senza che l'uomo possa contrastarlo. Ciò comporta una rilettura significativa anche del mito di Persefone e Ade, entrambi immortali, la prima dei due costretta a dividersi tra i cicli naturali e l'immortalità del sottosuolo. Da qui una domanda. L'amore da parte dell'uomo verso il suo Dio non equivale forse a mettere da parte la presunzione di poter comprendere tutto attraverso i meccanismi del pensiero? L'irrazionale non è forse tutto ciò che sfugge alla comprensione ma ha un suo ordine che attiene alla volontà soprannaturale?

Crescere e amare è accettare e l'accettazione spalanca le porte all'immortalità che attraverso Ade ci viene detto non è solo esclusiva condizione del mondo iperuranico, ma è anche degli Inferi.

A tale riguardo è interessante aprire una parentesi sul dio Ade recuperandolo dell'immaginario del primo ebraismo e dalla figura di Adonai. Adonai è l'invisibile, colui che vive al di sopra del regno tangibile. È l'Eterno. Il primo ebraismo non credeva nell'immortalità dell'anima. I primi Ebrei erano convinti che con la morte tutto finisse. La figura di Ade nel mondo greco apre a nuove prospettive a riguardo del significato dell'amore che è spartizione anche della dannazione eterna. L'amore è al di sopra di ogni collocazione e qui ritroviamo la figura di Eros come l'invincibile, dall'origine incerta ma che porta impresso nel nome un riferimento al probabile padre Ares. L'amore è ciò che fiorisce dagli scontri rappresentati dal dio della guerra Ares. È la bellezza degli accordi a cui si giunge anche per via dialettica e qui trova espletamento l'importanza assegnata alla retorica dal mondo greco. Armonia, una divinità a parte che però rientra in svariate fisionomie olimpiche, è il risultato a cui deve portare qualsiasi scontro ed è una declinazione dell'Amore.

Il mondo greco cerca di inseguire la costanza attraverso lo sviluppo del pensiero razionale prima che creativo e questo poi porterà a incongruenze e a frammentazioni che se da un lato indeboliscono e sfilacciano il tessuto culturale greco, dall'altro lo avvalorano, inserendovi preziose fughe che come ricami dorati splendono sull'uniformità bianca del pensiero.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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