Voce e Foce e la chiocciola del Mago
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Voce e Foce e la chiocciola del Mago

Amore e Psiche
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Voce e Foce e la chiocciola del Mago
Voce e Foce e la chiocciola del Mago

 

La voce è presenza. È il vestito della nostra parte eterica. La voce possiede ali e la capacità di muoversi sulla scala dei toni in base alle emozioni e agli umori della nostra anima. Potremmo dire che ha una sua musicalità che varia da persona a persona, e propri colori dipendenti dalla parte più sensibile di chi la usa.

Il torace è la cassa di risonanza del nostro corpo. Come le ali e la musica, la voce volteggia nell'aria producendo vibrazioni che escono con lei dalla gola.

Usiamo dire un fiotto d'acqua così come un fiotto di parole. In effetti, la voce per la sua fluidità la associamo all'aria, il mezzo in cui si esprime, e altresì all'acqua. Voce e foce non a caso si somigliano. La lettera V richiama il delta maiuscolo che trae ispirazione dall'utero materno da cui sguscia la vita. La V è anch'esso un utero che culmina con la gola e le labbra sul viso. La f è la lettera del flusso che ha anch'esso una sua voce. La foce è la fine del fiume che si apre al mare. Tutti gli elementi agiscono in presenza di un passaggio da un girone di esistenza a un altro, e l'uomo da sempre cerca l'elemento giusto con cui operare i suoi passaggi. Così da sempre il mago e l'alchimista hanno visto il buono nell'irruenza della natura prima associata al giusto elemento, esternando la capacità di governarla. Governare significa ordinare, al di là di quelli che sono gli esempi che fanno la Storia. Il governo degli elementi senza una dottrina di supporto introduce alla magia degli eletti. Costoro sono coloro che, anime superiori, agiscono sulla potenza degli elementi entrando in immediata empatia con essi. A questi sono legati le grandi stirpi del mondo mitologico fiabesco, ma anche alcuni esempi di druidi, come il mago Merlino.

Perché la foresta? Essa è un ambiente completo in cui l'uomo mago agisce traendo l'indispensabile per operare. La grotta lo sbilancia verso il cielo gravido di stelle e gli alberi ad alto fusto e fitti lo portano ad ergersi al di sopra, comunicando con le entità più eteree. Fuoco e acqua sono a disposizione come doni primordiali, così come a disposizione sono la roccia e i cristalli, questi ultimi veri scrigni di sapienza ed energia.

La grotta come per i primi fabbri e artigiani, è casa e fucina e bottega. Il riconoscimento della dimora privata come sede anche di lavoro pone l'attività del mago in stretta relazione con la sua dimensione sognante e quindi più intima. "Opus operis" in latino è l'opera che si compie quando si è calati nella propria intimità. Da qui la Grande Opera. Il luogo è importante ma in quanto casa, non uno studio o una bottega qualunque. Da qui l'espressione "fare casa e bottega" in relazione all'ingegnosità artigiana antica. L'officina del mago è l'angolo da lui prescelto all'interno della sua dimora. Un ambiente raccolto che rievochi il suo stato fetale di massima concentrazione dell'energia. Senza che vi sia alcuna dispersione. Qui, in questa condizione che favorisce anche il trasferimento alle sue origini antetempore, il mago lavora. La chiocciola che si ritrova simbolicamente in ogni nicchia o ambiente intimo e che ritroviamo nella posizione assunta dal corpo riavvolto su se stesso, indica anche protezione impedendo la fuoriuscita di energie. È difatti dimostrato che in presenza di un temporale l'uomo può proteggersi sia sulla spiaggia che in aperta campagna ricorrendo alla suddetta posizione, senza che alcun fulmine cada a colpirlo.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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