Il sesto giorno Dio lo consacrò all'uomo, il settimo a sé stesso. Fa riflettere il numero sei in comune tra l'uomo e la Bestia. Dio ha riservato il sesto giorno all'uomo, affinché si fermasse e potesse viverlo spensieratamente, godendo del presente.
Chi non sa godere della semplicità che lo circonda e non conosce la beatitudine che deriva dal senso di pace, si avvicina alla realtà della Bestia. Dio ha fatto l'uomo come le altre creature, impastando acqua e terra (Adamo dall'antico sumerico "adamia: terra rossa" in riferimento al colore della sabbia nell'antica terra corrispondente all'attuale Iraq) ma vi alitò sopra, imprimendovi il suo riflesso. L'uomo che non si sofferma sulla bellezza della Creazione e non trova il tempo per assaporare la pace che si diffonde provenendo dalla Natura in sé stesso, diventa simile alla Bestia, alla pari di chi accumula o dissipa o vive in una condizione di assoggettamento a un altro.
E gli animali, la Natura in toto che significato hanno nell'Eden? Questa è una domanda che apre numerosi dibattiti anche all'interno della Chiesa. C'è chi ritiene che l'essere stata creata al servizio dell'uomo metta la Natura nella condizione di essere sfruttata. In realtà l'espressione "al servizio" si presta a varie interpretazioni. Nell'Eden Adamo ed Eva erano semplici coglitori e quindi non usavano gli animali per cibarsi. Il termine "al servizio" apre quindi ad altre risposte interpretative. Potrebbe significare semplicemente per godere della loro presenza. Godere in senso spirituale è anch'esso una forma di apprendimento che porta a riflettere sul confronto uomo altre specie.
Con la cacciata dal Paradiso Terrestre Adamo ed Eva trascinano con sé fuori da quel mondo idilliaco anche le altre specie vegetali e animali. La loro cacciata corrisponde a una nuova rinascita regressiva che li obbliga a rendere sottomessi animali e mondo vegetale. È come se Adamo ed Eva trascinassero con sé sul fondo del baratro tutto l"Eden, rendendo le specie animali nello specifico schiave dei loro bisogni. L'agricoltura e l'allevamento hanno prodotto le prime forme di schiavitù. Dio ha reso l'uomo simile a sé stesso e l'uomo ha preteso che l'animale subentrasse a lui nei lavori più faticosi, deviandone e incattivendone l'indole.
Chi è allora la Bestia? Dov'è? È una creatura che obbedisce alla logica bassa dello sfruttamento. È a parte dall'uomo ma l'uomo l'ha assorbita dandole ascolto, anziché prestare ascolto a quanto alimentasse in lui sentimenti di beatitudine e di ringraziamento. La Bestia è dell'uomo e da costui viene trasferita al mondo intonso e verginale della Natura. La rinascita ha portato a un declassamento dell'indole umana e per questo Dio ha punito Adamo. In quanto padrone del tempo, Egli ha visto nel futuro e compreso le sue scelte e azioni. Il frutto proibito ha fatto scattare l'intuizione in Dio e la necessità da parte dell'uomo di redimersi dal peccato.
Senza sapere di essere vivi allora, sul piano astrale, Adamo ed Eva sono passati attraverso l'utero di una rinascita che è diventata la vera nascita, perché legata alla materia terrena. Il triangolo di luce che ritroviamo tra i simboli massonici con l'occhio al centro, a rappresentare il Gadu, è il Dio dell'Eden generato dalla propria luce. A questo fa da contraltare il triangolo capovolto che rappresenta l'utero femminile e che ritroviamo nel nome Eva: la vivente. Costei avrebbe dato vita all'umanità che avrebbe solo nell'estasi o nel sogno, riconquistato quella beatitudine astrale provata all'origine.
È curioso che tutti i nomi che fanno riferimento all'episodio della Caduta e dell'equivalente nascita sulla terra siano composti da tre lettere. Eva, uro, bue, ape, età ci parlano proprio della nuova vita intrapresa e diffusa, sarebbe più giusto dire contagiata, dalla coppia primordiale precipitata sulla terra. Dio rappresenta il triangolo di luce reso efficace dal verbo latino "fio: divenire". L'occhio all'interno è la visione che lo rende padrone del tempo che dissolve e materializza, tramite l'azione di ribellione intrapresa da Adamo ed Eva. Dio, triangolo di luce, ha concepito il cerchio, il luogo o spazio della luce. Il triangolo terrestre Delta maiuscolo ha concepito il quadrato: il luogo di proprietà reso dalla posizione della lettera Delta nell'ordine alfabetico greco.
L'ape che produce il miele rappresenta la vicinanza di Dio all'uomo. È il cibo che profuma di luce, affinché egli possa superare le sue debolezze e fragilità anche fisiche. È cibo di salvezza e di speranza in un'eternità scivolata via per propria colpa e da ritrovare.