Ares da dio delle coltivazioni a dio della guerra
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Ares da dio delle coltivazioni a dio della guerra

Amore e Psiche
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Ares Dio della guerra, della violenza
Ares Dio della guerra, della violenza

 

L'aratura avviò un processo di trasformazione della civiltà. Arare non significa soltanto mettere ordine nella natura ma anche instaurare un rapporto di fiducia e di scambio con gli animali più vicini all'uomo. L'addomesticazione e l'avvio della civiltà rurale incominciano con l'aratura in cui sembra che il bove conduca l'aratro, ma in realtà è l'uomo che guida l'intero processo.

La civiltà parte dall'ordine che implica la conoscenza empirica della Natura. Connessa all'agricoltura è l'evoluzione spirituale dell'uomo, che si istituzionalizza nelle forme di religione. La religione a rigore di principio non costituisce un male in quanto dà alle persone più semplici la possibilità di accostarsi al Creatore. È l'uso distorto della religione che ha riportato l'uomo nel caos.

Un dio dell'antichità vicino a noi che spiega molto bene la relazione tra la civiltà arcaica rurale e la dimensione del Sacro è proprio il greco Ares poi convertito nel romano Marte.

Ares, figlio di Zeus ed Era che rappresentano rispettivamente la luce e l'ordine ciclico, è un dio che nelle sue trasformazioni si rivela insidioso. Già il nome porta impresso il ribaltamento dell'ordine impresso nel nome materno che, come ho già spiegato, rimanda alla sfera. La "S" finale la ritroviamo in Zeus e nel sole Elios. La lettera Sigma nel mondo greco rimanda alla regalità della luce di Urano, il dio primordiale del firmamento, e la ritroviamo in Sole e in Stella. Sigma e Zeugma che abbiamo visto in rapporto all'aratura e all'aggiogamento, rimandano entrambe alla dinastia di Zeus, colui che pur essendo il figlio di un titano, Crono e della primitiva Rea, riporta l'ordine e la luce.

La Sigma è la lettera della regalità diurna o luminosa e si presenta nel carattere minuscolo come una spirale che si svolge verso sinistra a indicare la nuova stirpe umana. In maiuscolo ricorda la corona elementare disegnata dai bambini, di traverso e aperta a sinistra. La destra ("siede alla destra del Padre" nella preghiera del Credo cattolico) è la sede del dio inteso come luce e ordine. La sinistra è la dimensione degli uomini ispirati da Dio. Detto questo e ritornando ad Ares, il dio c'immette sul cammino sacro dei riti e dei culti in relazione all'evoluzione della civiltà rurale. Era inizialmente un dio delle coltivazioni poi convertito in dio della guerra in quanto con la comparsa della proprietà privata legata alla terra e alla sua produttività si sono verificate le prime guerre. Marte nel nome esprime il legame col mese di Marzo in cui dopo la pausa invernale riprendevano i lavori nei campi e anche le attività militari. È un dio del sangue che utilizza lo scontro per ripristinare l'ordine e in questo differisce dai Titani ribelli. È un dio dalle evidenti influenze notturne per quanto riguarda il regine simbolico perché gli assalti di sorpresa avvenivano col buio e come già detto, nelle notti di luna nuova. Ricompare pertanto anche ricollocato tra le divinità notturne di Ecate accanto a Dioniso mantenendo fede all'impegno di ripristinare l'ordine anche a costo della perdita di vite umane. Ares al contrario ha concepito Sera. La sera è la fase della giornata della pace agognata. Riempie il cuore di serenità, di cui è parente etimologica, a seguito delle battaglie quotidiane.

Ares resta il dio che combatte al fianco di chi lo invoca nelle guerre contro i mortali nemici. Non va pertanto confuso con l'ebraico Metatron da cui deriva il giudaico cristiano San Michele Arcangelo, che porta avanti la lotta contro il l'avversario di Dio, Satana.

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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