I numeri multipli e la geometria della luce
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I numeri multipli e la geometria della luce

Amore e Psiche
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I numeri multipli e la geometria della luce
I numeri multipli e la geometria della luce

 

Che cos'è la quiete se non uno stato di sospensione tra l'umano e il divino? L'uomo ha imparato a concepire Dio grazie all'amore che lo ha elevato e grazie alla morte che è ogni punto di arrivo di una scala infinita. Quello che definiamo piano è in realtà inesistente perché di piano non c'è nulla. Tutto è di doppie, triple dimensioni e sferico e anche il vuoto ha una forma che lo fa essere oltre e altro dal nulla.

Il piano è la superficie che si associa alla morte, in cui tutto appare disteso. Incominciamo a scuola dal principio dello studio della geometria piana a comprendere ciò che è innaturale e l'aspetto delle cose che sembrano. Tutto è un contenuto dentro l'altro e questo noi lo impariamo attraverso i numeri multipli ai quali contrapponiamo i numeri periodici che guardano alla divisione verso un più piccolo decrescente e infinito. Ai periodici corrispondono come multipli i numeri elevati a potenza che sviluppano altre prospettive e introducono la geometria solida.

È curioso come la terra sia stata l'ispirazione della geometria. Questa materia di studio significa infatti "misura della terra" dove per terra s'intende inizialmente ogni forma creata dall'uomo sul modello di quelle esistenti in natura. Così nasce l'architettura, portando a frutto l'aspetto cavo della grotta e il concetto di uno spazio vuoto finalizzato al riempimento. Ma la terra non è solo un'infinità di vuoti da riempire, ha un centro che funziona come cuore pulsante e ciò la rende un organismo vivente da amare, proteggere, tutelare.

L'amore per il proprio spazio concepito come cavità che aspetta proprio quel dato soggetto per essere colmato, ha portato l'uomo a inserirsi emotivamente negli spazi animici dell'amore e a cogliere nel vuoto il preambolo alla vita stessa possibile tramite l'amore. L'amore pertanto non è trasformazione ma inserimento e percezione dello spazio come proprio. È un ambiente che è reso vivo attraverso il riempimento. Se non abbiamo visione di noi e della nostra forma in senso multiplo non possiamo entrare nell'ordine d'idee di essere pienamente e quindi non possiamo spostarci ad abbracciare un altro soggetto con l'amore. L'amore è riempimento che è il contrario di tanti vuoti da riempire. È riconoscersi in un luogo e abbracciarlo fino in fondo perché un luogo lo si concepisce come tale e quindi come luce. È la luce a creare le forme e pertanto è percepita come vita e movimento che ospita all'interno un pullulare di infinite vite che vanno oltre la visione piana suggerita dal tatto e dalla vista.

La lettera Delta maiuscolo che è un triangolo con la punta verso l'alto non basta a sé stessa a ispirare il concetto di vita. Il triangolo come utero ha bisogno di essere vuoto perché nel vuoto c'è profondità e quindi luce rappresentata dall'embrione di vita. Chi manca di profondità in sé stesso, porta l'ego ad emergere rappresentato in opposizione al Sé dall'immagine del triangolo capovolto. L'inferno è concepito come non luogo perché non ha luce, quindi non ospita una visione multipla della vita. È il luogo del sei periodico che conduce alla disgregazione di quanto è forma.

Spesso diciamo che l'animale di contro all'uomo non ha consapevolezza di sé. Avere consapevolezza vuol dire conoscere la propria forma nel divenire della luce. La forma è l'impronta, la radice inviolabile a cui si obbedisce. La bestia non conosce l'obbedienza ma l'ubbedienza e la sua è una trasformazione verso il finito sempre più piccolo, fino alla disgregazione che arriva con la morte. Il finito in piccolo è anche la luna decrescente fino alla luna nuova che ritroviamo rappresentata dalle corna degli animali legati all'aratura, come ad esempio il bue, nonché nella falce del diavolo. Il sei periodico è il numero del diavolo che ha come seguaci chi rifiuta l'obbedienza in nome dell'ubbedienza, sacrificando la propria libertà che si esprime nel vuoto animato dalla luce.

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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