Il Vomito. Il grido liberatorio del colore
Il colore ha la capacità intrinseca di aspergere emozioni laddove c'è silenzio e deserto.
Il colore ha la capacità intrinseca di aspergere emozioni laddove c'è silenzio e deserto.
Lunedì 8 agosto dalle ore 9.00 si terrà presso il teatro comunale del caratteristico borgo di Aiello Calabro in provincia di Cosenza il convegno della seconda edizione del festival dedicato all'importanza della dieta mediterranea.
Campus Temesa (Amantea) 5-20 agosto 2016
Ciò che abbaglia è tenebra.
Questo è uno dei concetti portanti della tradizione ebraica di derivazione mediorientale, in particolare mazdeico-persiana. Il volto inconoscibile di Dio, reso dal fulgore del fuoco e della luce, si traduce nel Mistero inaccessibile che è all'origine del Tutto.
L'attesa è un tema di per sé affascinante, capace di spogliare e penetrare le sfoglie dell'anima con l'intenzione di carpirne i suoi reconditi spazi.
L’attesa è il tema dell'amore che apre scenari di probabilità laddove l’innamorato sogna certezza, e va a incrociare i passi del destino in una danza consumata al buio.
Sulla Tradizione Ebraica intendo soffermarmi a lungo e perché la nostra Cristianità ha lì riposte le sue radici, e perché credo che dal confronto col diverso possiamo cogliere aspetti di quelle forme di Pensiero che ci riguardano da vicino, con particolare riferimento al mondo greco.
In perfetta sintonia per stile e finalità con La Galleria, al primo piano dello storico palazzo Carratelli attualmente di proprietà dei coniugi De Martino che qui risiedono, si è inaugurata il 23 luglio alle 21 e 30 ad Amantea la personale di fotografia della signora Teresa Marano che ha voluto omaggiare già nel titolo il ricordo delle diapositive in grado di porgere attraverso il filtro di un acuto fotografo forme pregne di contenuti, salvandole dalla malleabile mano del tempo.
La tradizione popolare spesso s’intrattiene con ingenua curiosità sulle orme lasciate in questa vita da chi ha varcato la soglia della dimensione umana.
Ciò che abbaglia è tenebra.
Questo è uno dei concetti portanti della tradizione ebraica di derivazione mediorientale, in particolare mazdeico-persiana. Il volto inconoscibile di Dio interpretato dal fulgore del fuoco e della luce si traduce nel Mistero inaccessibile che è all origine.
Certi luoghi non finiscono mai di tracciare il loro tempo e gli danno voce riesumandolo attraverso il silenzio che cattura tracce di vita.
Certi luoghi hanno la voce impressa nella pietra che riporta al presente esistenze ripescate dalla palude del dolore. La pietra racconta e si veste di anima.
Diverse celebrità, e del campo scientifico e di quello artistico, sono di origine ebraica.
C'è chi sostiene che il popolo israelita abbia per come dire una genialità innata, trasmissibile geneticamente. C'è chi, a conferma di ciò, lega tale popolo ai Nephilim (i Giganti della Genesi), il popolo disceso dal cielo. A mio avviso, senza voler per questo escludere qualsiasi ipotesi, la genialità degli Ebrei sarebbe riposta proprio nella loro impostazione culturale che ruota attorno al concetto di cammino.
“Come in un sogno l'amore viene con passi silenziosi.“
Spesso è proprio dal confronto col diverso che germoglia un'inedita bellezza, figlia di un incontro che desta meraviglia in chi si siede e sa ascoltare.
A proposito di Tiamat, il drago a cinque teste che ritroviamo nei giochi di ruolo d'ispirazione germanica, si coglie spontaneamente il legame tra il numero 5 (penta, in greco) e il drago stesso.
Gli uccelli non rappresentano solo il miraggio della libertà non raggiunta, quanto il ritorno a quella condizione estatica che l'uomo ha perso in seguito all'episodio della caduta nel tempo
Il simbolo della coppa si riferisce innanzitutto al ventre materno che contiene il feto, espressione di vita
Parimenti, è associato anche alla terra che al suo interno custodisce il seme in attesa di germogliare. Nella cultura celtica la coppa in rapporto alla cultura matriarcale è sostituita dal simbolo del calderone che rappresenta il ventre fertile durante la maternità.
Sì è tenuto ieri 17 giugno, con la collaborazione della Cantina Amarcord 1985 l'appuntamento del gruppo di lavoro Community che vede protagonisti diversi professionisti, ciascuno specializzato in un determinato settore, accomunati dalla stessa sensibilità nei confronti del territorio tirrenico cosentino.
Se la spiritualità mediterranea e mediorientale trae ispirazione dal linguaggio della pietra che nella sua primordiale fissità si presta ad essere considerata contenitore della spiritualità umana e ad essere lavorata per l'edificazione di templi e monumenti sacri, il concetto di sacralità nelle aree centro-nordeuropee è reso dalla presenza vivificante degli alberi.
Col sogno e col ricordo l'uomo ascende a Dio
Nel primo caso diventa creatore di un mondo nel quale si trasferisce per un tempo indefinito che fluttua in un'altra corrente, in una dimensione che è partecipe della realtà se non rivelazione come negli stati d'illuminazione
Il poema teogonico Enuma Elish tradotto con "quando in alto" contiene nel titolo la radice sanscrita "el" che ritroviamo nelle parole "alto" così come in Elohim, Allah, Elios, sole ecc.
Tale opera fa riferimento alla Creazione dell'Universo, dello spazio e del tempo. La scintilla che avrebbe determinato ogni cosa sarebbe scaturita dal convogliamento delle acque dolci (Apsu) in quelle salate (Tiamat) .
Si è conclusa lunedi 6 giugno presso la “Pecora Nera” di Amantea la mostra di Francesco Mendicino, giovane fotografo lametino, inauguratasi due settimane fa
Più che un pub, il locale che ha ospitato la mostra si riconferma vera e propria fucina di interscambio culturale che accoglie espressioni della poliedrica e sfaccettata creatività artistica di cui la Calabria, e Amantea nello specifico, si fregiano da sempre. La mostra di Francesco si colloca bene nel repertorio variegato di proposte del “La pecora nera” dove è possibile uno spontaneo confronto d'idee concepito tra un bicchiere e l'altro di corposa birra accompagnata da assaggini e locali sfiziosita’.
Non può esserci etica se non nella convergenza del molteplice nell'Uno, perché l'etica si fonda sul valore della giustizia e la sua applicazione concreta e pragmatica che consiste nell’arretramento di ogni istanza individualistica e quindi nella riconsiderazione, nonché attuazione, dei principi trascendentali e anagogici che nulla hanno a che fare con i fondamenti speculativi e induttivi della filosofia classica.
Se è vero che la geometria secondo l'antica tradizione sapienziale aveva valore sacro e lo studio dei numeri anche, riusciamo ad assegnare non con spirito analitico ma con un'attenta analisi simbolica l'interpretazione giusta al linguaggio matematico in ambito magico-rituale.
È nei momenti di crisi che l'uomo è spinto a riesumare dentro di sé le arcane radici che dal Mesolitico lo connettono al lavoro agricolo e allo studio della terra
La Natura viene riconosciuta come punto di partenza per ogni tipo di evoluzione e culturale che economica, ma anche la depositaria di ogni tradizione secolare. Rapporti umani s'intrecciano attorno ai frutti del lavoro che esprimono la sapiente generosità della Natura con la quale l'uomo può intessere un dialogo che tenga conto delle varie fasi di crescita necessarie affinché essa stessa si esplichi e si determini.
Oggigiorno abbiamo dimenticato il valore della gratitudine
Gratitudine e ringraziamento procedono di pari passo, il secondo consegue alla prima ed è indicativo dell’acquisizione attraverso il pensiero della gratitudine in tutta la sua pienezza. La carenza di entrambi ci porta all’inequivocabile consapevolezza dell’impoverimento della spiritualità nel nostro tempo, a vantaggio di una febbrile sete di governo da parte della materialità, espressione della spregiudicata egemonia della ragione.
Se la configurazione del Mito è il Cerchio che rappresenta il percorso ordinato del racconto secondo un processo di causa ed effetto, guidato da un prima e da un poi in cui lo spazio fa da cornice alla narrazione del cantore o aedo, nella Tragedia troviamo il Labirinto, rappresentazione del caos, col quale l'attore neofita dovrà necessariamente confrontarsi per essere degno d'indossare la Maschera.
L'amore ci rende fragili e in questa dolorosa e inequivocabile certezza scorre e trova adempimento la bellezza della vita
Il rapporto sororale che s’instaura tra due amiche è oggi una preziosa rarità per il fatto stesso che scarso è il tempo che per nostra scelta impegniamo nei rapporti umani. Non si costruisce la Bellezza nella propria vita, se non intessendo quelle interazioni che nutrono la vita stessa di bellezza, e le conferiscono profumo.
Il carattere della cultura greca trova il suo fondamento, nonché la sua ispirazione nella contrapposizione tra spirito apollineo e spirito dionisiaco
Entrambi si fronteggiano favorendo una multiformità di espressioni. Se in un individuo è l'armonia a spronare verso livelli di maturità elevati, nell'iter formativo di un popolo è dal dualismo che fiorisce il Pensiero. Parimenti, la formazione artistica di una Civiltà raggiunge la sua apoteosi nell'alveo di un acerbo sviluppo razionale, o meglio in uno stato paragonabile all'età dell'infanzia.
Puntare sulla crescita della nostra Calabria significa innanzitutto andare controcorrente alla mentalità diffusa proiettata verso un futuro di modernità e progresso che fa della tecnologia e della cibernetica il cuore pulsante, ed elude la vera risorsa di questa regione votata per tradizione alla costruzione e salvaguardia dei rapporti umani.
Per il Maggio dei libri stamattina la scrittrice Ippolita Sicoli ha incontrato le scolaresche di II e III elementare dell'istituto comprensivo Don Giulio Spada del rione Santa Maria di Amantea in provincia di Cosenza.
Gli affannosi e spregiudicati ritmi di oggi ci portano a non assaporare la vita che fugge e così facendo ci sfugge lasciandoci a mani vuote e col cuore affamato di passioni e desideri
Quando in un locale è il cuore a servire unito a un palato raffinato, il cliente è sempre soddisfatto
E Rocco, Mirko, Andrea il cuore, oltre al palato, ce lo mettono tutto! La Cantina Amarcord 1985 nasce dalla sfiziosa idea di due giovani amici, Rocco e Alfredo, ispirati dal ricordo delle antiche cantine calabre che nella loro frugalità erano luoghi d'incontro tra persone delle più svariate tipologie accomunate dallo stesso desiderio di ritrovarsi a dialogare dinanzi a un buon bicchiere di vino.
Noi donne per prime dobbiamo imparare ad avere rispetto della nostra cavità interna che ospita la vita
UTERO dal latino uto-uteris, usus sum, uti significa adoperare, utilizzare, come anche godere di qualcosa ad esempioi un beneficio o una qualità non consentiti a tutti. L'utero ci rende speciali ma la non cultura odierna ci educa a profanarlo.
"Amiamo il bello" dall'epitaffio di Pericle
Definita espressamente da Proust Una scrittrice perfetta, Principessa Bibesco, per esteso Anna Elisabeth de Noailles Principessa Bibesco Bassaraba de Brancoban, si afferma nel panorama letterario europeo primo novecento per la sua vocazione innata a raccontare secondo i parametri della narrazione psicologico introspettiva, proponendosi con uno stile raffinato ma non pomposo.
Mettere da parte se stessi, ammansendo l'ego, illumina e conferisce radiosita' all'esistenza
La santifica, conferendo un senso etico ad ogni cambiamento. Sottile è il significato che ha questa parola al mondo d'oggi e chiaro da parte mia è l’ invito rivolto all'attuale umanità a riflettere su di essa in quanto nasconde un recondito messaggio.
Nulla riesce a evocare emozioni in natura, quanto il passaggio lieve, a volte burrascoso delle nuvole, il loro traghettare muto, a volte fragoroso, che congiunge l'animo di chi le osserva da quaggiù alla dimensione dell'intangibile.
La nostra è una finta democrazia, perché non c'insegna ad essere liberi
La libertà necessita di maturità e la maturità cresce e si manifesta con la consapevolezza. È anche vero che la democrazia, e' un miraggio.
È raro oggigiorno leggere un romanzo in cui la trama sia al servizio del messaggio o dei messaggi che l'autore attraverso l'opera intende lanciare, e ancor più difficile oramai è incontrare una vicenda costruita su un tempio di emozioni che non sia un omaggio al non senso odierno.
I ricordi sono un dono della vita e per raccoglierli c'è bisogno di tempo, tempo per vivere, esplorare, raccontare
Silenzio e vita, presenza e assenza, ci rammentano l’Eterno in ciò che fluisce. I ricordi sono i fiori dell'anima e necessitano di tempo e pazienza per portarsi a maturazione, altrimenti sono solo pietre d’intralcio lungo un incerto cammino. Si è soliti associare il rammento delle esperienze ed emozioni vissute al tempo della vecchiaia, quasi questo fosse la stagione della raccolta ormai esaurita.
Il dubbio esprime la condizione dell'essere, in esso naufraga l'esistenza umana
Il dubbio è legato alla scissione tra lo stato delle cose e il contingente fluire, tra l'essere e l'apparire, tra il sapere e il conoscere. Il dubbio molte volte si fonda sulle capacità intuitive della sensibilità influenzate però dalla sfera emozionale che altera la visione delle cose e ne devia il corso.
La filosofia greca si fonda sui verbi ghignomai (essere, diventare e accadere) e ghignosco (conoscere)
La radice comune dei due verbi è gn con il rafforzativo ghi che ne evidenzia il valore. La desinenza sco la ritroviamo nel verbo greco eurisco e nell'italiano scoprire , nonché negli strumenti della ricerca scientifica, ad esempio in telescopio.
Tutti conosciamo l'Epifania perché associata a uno degli episodi riguardanti la natività del Cristo, per come c'è stata trasmessa dai Vangeli, ma in pochi collegano l’esperienza succitata ad altre situazioni che, per quanto contraddistinte da alto valore simbolico, non vengono contemplate come sacre. L'Epifania è l'episodio magico che definisce un'opera d'arte nella sua universalità.
Affianco alla concezione del tempo lineare espresso da un rapporto di causalità rappresentato da un prima e da un poi, e alla concezione del tempo ancora più antica che affonda le radici nell'Età del Mito, rappresentata dal cerchio, simbolo dell'Eterno Ritorno, è degna di menzione un'altra raffigurazione del tempo, forse ancora più antica dell'uroboro (il serpente che si morde la coda espressione di circolarità) e che ha ancora come protagonista il serpente ma nella sua sinuosità abituale.
"Non ci si dimentica della propria infanzia, ma si dimentica come da bambini si facciano esperienze ininterrottamente. L'oblio esistenziale è uno dei grandi misteri della vita. È fatto apposta perché si ripetano gli stessi errori, senza di essi la vita non avrebbe il suo dinamismo".
Tramite il ricordo si risale al cuore
Ricordare significa infatti mantenere nel cuore e tale attività, mai un freddo esercizio, considera il cuore il centro di ogni pulsione dell'anima. Il cuore riconduce l'uomo inesorabilmente al Principio che lo ha ispirato. Nel cuore si annullano le coordinate della TRANSITORIETA' ed è pertanto il luogo del Presente, caro alla tradizione orientale.
Il Realismo Fantastico non considera il Magico espressione di un agente esterno (Principio Assoluto) secondo i canoni della filosofia classica, bensì insito nella Natura stessa che si spiega secondo un preciso sistema di regole al di fuori della contemplazione razionale, capace quindi di sorprendere l'animo sensibile sottoforma di incantesimo.
Nel Romanticismo europeo, in particolare in quello inglese dai forti accenti psicologici e tedesco, al rigore aristocratico fa da contrappunto l'impeto irrazionale della Natura che contagia e viene contagiata dalla sfera emotiva umana
Siamo tutti un po’ consapevoli che l'arte oggigiorno sta attraversando una fase critica che per i sostenitori del movimento New Age si risolvera’ con l'assetto di nuovi equilibri psichici che inciderà sull'avvio di una nuova fioritura della civiltà umana, riproponendo una nuova Età dell'Oro.
L'essenziale ci riconduce a Dio, nell'essenziale si esprime Dio. La voce di Dio ricerca l'essenziale perché in esso non vi è travestimento. Dio ci ha creati nudi, simili a lui
Il processo di snaturamento da tale condizione è avvenuto con l'inizio della Storia, inteso come avvio dell’ingranaggio di civilizzazione che ha portato l'uomo a straniarsi dalle sue radici e a focalizzarsi sul tempo. Ciò ha introdotto nell’arte il concetto di opulenza gonfiata dalla velleità espressiva dell’artista. E quando le civiltà, come ad esempio quella greca classica, si sono concentrate sul nudo come studio anatomico dell'uomo, la ricerca espressiva sull’esteriorita’ si è ulteriormente rafforzata.
Creiamo ciò che siamo e la nostra creazione esprime ciò che siamo diventati
L'opera è pertanto figlia ma anche genitrice, perché con essa ci siamo trasformati. La trasformazione prevede a monte la conoscenza del sé, affinché venga riconosciuta dalla coscienza. Oggigiorno si fa un esagerato abuso del termine cambiamento, ma questo ha un senso solo in previsione di una trasformazione.
Il miracolo ci lega alla sensibilità del cuore
Rinnegare il magico nel reale significa affidarsi alle verità della mente e quindi alle ombre. Ciò che è ombra è parente stretto della luce ma gravita nell'orbita della notte. Luce e buio si appartengono come il figlio al ventre della madre, pur conservando identità distinte.
Per essere, dobbiamo disimparare. S'impara con la logica, nel regime della mente
L'essere non ha bisogno di nozioni, solo di riacquisirsi penetrando le sfoglie del ventaglio fenomenico. Il tempo è azione, è il coacervo delle nostre esperienze. Il tempo nutre la mente che conquista lo spazio.
Tutto ritorna a chi sa ricordare
I sentimenti non sono perduti, mandano echi verso altre dimensioni, perché con i sentimenti siamo infiniti. La corsa di una danza eterna frena se cadiamo nei gironi di sentimenti negativi che come piombo arrestano il nostro volo e ci fanno precipitare in picchiata.
Nonostante spesso vengano confuse tra loro, le parole "Fato" e "Destino" esprimono concetti diversi anche se accostabili.
Per riuscire a determinare il giusto significato di un termine, conviene risalire alla sua radice etimologica. Fato ha la stessa origine delle parole greche luce e dire e ciò evidenzia il carattere proprio dell'indovino, figura sacra nell'antichità, capace di pronunciarsi antetempore sul futuro di una persona.
Può destare sgomento la poliedrica e infinita composizione dell'Universo
Ancor più sconcertante è lo smembramento dello Stesso in infiniti Multiversi. In questi saremmo immersi all'oscuro della logica con la quale operiamo e alla quale obbediamo, muovendoci tra gli insormontabili condizionamenti che ci obbligano a rimanere ingabbiati in quella che riconosciamo come la nostra unica realtà.
Tramite il Creato l'uomo ascende a Dio
La via delle stelle ha questa sacra valenza, ragion per cui i popoli di qualsiasi fede ed etnia da sempre rivolgono lo sguardo al firmamento. in virtù di ciò, la notte se da un lato isola, dall'altro consente all'anima universale di trasfondersi nel Tutto, o meglio, nell'alveo primigenio.
Come ho già precisato in altri articoli, lo sradicamento generalizzato dalle origini sta comportando la perdita del significato di alcuni termini usati correntemente
Tale processo potrebbe apparire irrilevante se non fosse che le ripercussioni rimbalzano alla lunga e deteriorano nel tempo le fondamenta di una cultura. È anche vero che i processi osmostici tra i popoli rendono fluido e malleabile il linguaggio soggetto a costanti mutamenti.
Quanto è balzato agli onori della cronaca in questi giorni in relazione alle statue nude appositamente nascoste in occasione della visita del Presidente iraniano Rohani nel nostro Paese, dovrebbe indurci a una profonda riflessione non tanto sull’atteggiamento di ostinata contrarietà dei Musulmani nei confronti del nudo, quanto sull’approvazione di tale provvedimento espressa da nostri connazionali.
Nella suggestiva cornice del parco nazionale della Sila nobilitato dalla neve che copiosa si è riversata in questi giorni su valli e cime abetate, il 24 gennaio a Bocca di Piazza, frazione del Comune di Parenti, col patrocinio dell'hotel ricevimenti Grandinetti si è tenuto un pranzo spettacolo con la finalità di ricostruire, tra una portata e l'altra, il ruolo cruciale del brigantaggio al tempo dell'invasione francese e i sodalizi tra esso e la nobiltà al fine di cacciare gli scomodi invasori.
Ci sono momenti in cui la vita non ci chiede altro che aspettare e proprio su questi momenti la vita andrà ad agire, rivelandosi
I frutti dell'attesa saranno pertanto, il risultato della nostra risposta alla pazienza che infonderemo nella volontà a restare fermi. La pazienza è una prova di forza. Si è più forti a non agire, perché si possiede il pieno controllo sugli impulsi.
Quando risaliamo all'origine della civiltà umana, siamo tentati di ricalcare le orme delle culture più antiche per scoprire, attraverso l'analisi dei comportamenti umani, quanto a noi di allora è pervenuto
Uno degli espedienti più facili a cui gli studiosi ricorrono a tal scopo, è indubbiamente l'analisi delle etimologie, alla quale vengono sottoposti i termini più comuni.
È l'unica epoca questa in cui l'immagine descrive inequivocabilmente la parabola del suo fulgore e del suo declino.
Se in passato era titolata a imprimere nell'osservatore contenuti dell'anima utilizzando un linguaggio non verbale, ma sicuramente più efficace e sensoriale, che aveva come strumento lo sguardo, oggi l'immagine è disgiunta da qualsiasi contenuto interiore che sublimi l'osservatore.
Se è vero che la ricostruzione dell'Uomo, come sostiene la critica storica contemporanea, partirà dal basso, la Calabria tende a dimostrarlo tramite piccoli segnali che lasciano presagire una svolta
Come sostiene lo storico e giornalista Paolo Mieli, questa regione massacrata dalle sue intestine contraddizioni è in grado di estrinsecare nel bene e nel male aspetti che contraddistinguono la natuna dell’essere umano.
Anche quest'anno la tradizione natalizia amanteana rende omaggio alla nascita del Redentore attraverso la realizzazione di presepi che pur rimanendo nel solco della tradizione, non tolgono spazio al respiro creativo di chi li ha realizzati
Tra tutti spicca per estensione e non solo, il presepe della chiesa Matrice di San Biagio nel Centro Storico. All'allestimento di questo hanno aderito i presepisti di Amantea Bonaventura Brusco, Natale Scudiero, Antonino Del Rosario, Gaetano Perna, Salvatore Bonavita, Luigi Magazzieno, animati da una fervente fede che si riflette nella cura minuziosa dei soggetti rappresentati, calati in scene protagoniste di una quotidianità vissuta all'insegna della frugalita’ e semplicità lontane dal rumore del presente.
Le feste non per tutti sono occasione di gioia o di riavvicinamento, per molti significano doversi confrontare con quegli strappi dell'anima che accorpiamo nell'unico nome di Solitudine
Durante i momenti di gioia paradossalmente riaffiorano lagune dolorose con cui non vorremmo confrontarci mai. Chi è solo, diventa ancora più solo. La gioia degli altri ottunde la nostra realtà sentimentale e ci fa ciechi dinanzi alla luce. Ciò che vorremmo col cuore si traduce nel pensiero che crea la realtà che a noi si mostra.
L'eutanasia non è un argomento facile da trattare, perché obbedisce a un'esigenza, quella umana, di porre fine a un irrimediabile dolore, impedendo alla Provvidenza divina d'intervenire sullo scadere del tempo
In esclusiva per "il Centro Tirreno.it"
Sono pochi coloro che, cinepresa in spalla, seguono il profilo dei luoghi carpendone il fascino e la sacralità. Ancora più rari oramai, i professionisti del settore capaci di rapire alle immagini in corsa un dettaglio che racchiuda l'essenza, l'anima di ciò che vogliono raccontare.
Noto con dispiacere e amarezza che il film "Le nozze di Laura" girato e ambientato tra i suggestivi borghi di Rocca Imperiale e Roseto Capo Spulico nella fascia ionica cosentina, proprio dai Calabresi non è stato compreso e quindi apprezzato
Non s'impara mai, quando a rischio è la propria pelle, più del proprio cuore, e la storia finisce col ripetersi secondo lo schema sbagliato, anticiclico
La spirale dell'odio trova il suo corrispettivo simbolico nello swastika che descrive il viaggio di ritorno del sole al suo limbo di origine e quindi, l'azzeramento del tempo. Adottato dai nazisti quale emblema di forza nella lotta alla razza semita, la swastika è un vero e proprio inneggiamento alla morte che non coincide affatto con la condizione antetempore della vita, ma ne è la sua negazione, ragion per cui Hitler e i gerarchi suoi sostenitori divennero gli ideologi di una religione che sul piano etico e culturale sovvertiva i principi e gli archetipi ancestrali.
Lago, borgo dell'entroterra cosentino che dalle pendici della catena costiera si protende verso il mare, il 15 novembre, in occasione della Festa d'Autunno, ha reso omaggio alla castagna con un convegno che si è tenuto nella Sala Consigliare del Comune.
Erroneamente ridimensionato a scrittore di narrativa per ragazzi, ha dietro di sé un bagaglio culturale di straordinaria rilevanza
Il comune calabro di Serra d’Aiello già nel nome (Aiello dal latino agellum che significa piccolo campo coltivato) esprime la sua vocazione all’agricoltura
A metà strada tra il mare e i monti, all’origine ha tratto la sua fortuna dalle piacevoli ondulazioni della terra facili da dissodare e coltivare. Sembrava che la prua del destino di questo caratteristico borgo non avrebbe conosciuto altro vento, se non quello di brezza che agevola il navigante nella lunga traversata per mare. Ma evidentemente così non è stato.
La prima infanzia costituisce il periodo in cui è forte negli individui il legame col regno degli archetipi e ogni esperienza viene ricordata per il forte valore simbolico che essa ha in sé
Crescendo, la sfera razionale prende il sopravvento su quella emozionale e pertanto le esperienze del passato non vengono prese in considerazione dalla memoria. Non a caso è proprio in età scolare che avviene il cambiamento, e nel linguaggio i simboli vengono sostituiti dai segni.
Tutta la terra è percorsa da una trama di gallerie che avrebbe consentito ad antiche civiltà ora estinte, di comunicare tra loro. C'è chi sostiene che tali opere siano state compiute da civiltà aliene, tecnicamente avanzate, ma questa è solo un'ipotesi.
La cultura mafiosa tra sacro e profano
Il funerale Casamonica ha sollevato sconcerto e scalpore per i retroscena che vedono alcuni ambienti della Chiesa complici esplicitamente ed implicitamente di tale evento. Della collusione Stato mafia eravamo tutti più o meno al corrente, ma riguardo il coinvolgimento della Chiesa nell 'apparato mafioso, c'era ancora chi urlava allo scandalo pilotato.
La pittura dell'artista bulgaro sorprende per le evocative suggestioni simboliche che suscita nell'osservatore
Forti richiami alla pittura russa serpeggiano sull'impronta naive presente nei dipinti in cui i tratti perdono la loro linearità, per assumere il carattere sinuoso proprio del cielo e del mare, che investe la sfera della spiritualità. Ciò è messo in risalto dai ricorrenti richiami alle cupole ortodosse e dalle spirali che solcano i cieli di un azzurro immacolato, suggerendo un richiamo all'arte vangoghiana inserita in una nuova e personalissima prospettiva.
Ci sono luoghi dove il tempo, da artista, incide rughe sulla pietra nuda, scava nella roccia, rispolverando tracce di una terra stranamente prodiga
Semi si schiudono al sole e al freddo, ascendono in viluppi intricati di macchia verde, specchi di giungla a ridosso dei muri. Ci sono luoghi dagli echi sepolti che spronano a sollevare il passo verso nidi rinfrancanti di nuvole, lontano dai rumori. E poi ancora, luoghi in cui ti dimentichi la turbinante voce del mare, perché forte è il richiamo dei colli che ti risucchiano verso le loro tonde sommità.
Quest’epoca ci sta spingendo a riportare alla luce ciò che è nell’interiorità, nell’ombra, perché solo lì, nell’ombra, risiedono le vere radici
Edificato nella seconda metà del '400 e ristrutturato e ampliato in seguito al terremoto del 1638, il palazzo Carratelli ha anticamente ospitato personaggi prestigiosi come il cardinale di Benevento Francesco Maria Orsini, futuro papa col nome di Benedetto XIII, che fu ricevuto in loco il 14 giugno 1692.
Rievocazioni nell'arte pittorica di Elpidio Tecchia
Nello storico palazzo di proprietà della gallerista Camilla De Martino, a proposito della rassegna pittorica "Porte aperte sul paesaggio" è stata inaugurata il 13 agosto alle 21 e 30 la personale del pittore Elpidio Tecchia residente ad Amantea da qualche anno ma originario di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).
Il convegno intitolato "Sed frustra, il segreto di Giordano Bruno" è stato promosso dal prorettore dell'Università Mediterranea René Cassìn di Bari e dal Presidente del Certes Prof. Antonio Hermann Carbotti.
Nel piccolo museo attiguo alla chiesa del complesso monumentale di San Bernardino di Amantea, ci viene incontro da lunghi secoli di silenzio la statua della Madonnina del Pane.
E’ difficile dare una definizione allo stile del pittore Salvatore Tonnara, il secondo artista in ordine cronologico che dal 2 al 9 agosto partecipa a “Porte aperte sul paesaggio”, iniziativa a sostegno degli artisti amanteani che meglio sanno interpretare attraverso la loro pittura il legame di appartenenza al centro storico di Amantea.
Ad inaugurare le quattro personali di pittura inerenti al tema “Porte aperte sul paesaggio”, iniziativa promossa dalla scultrice Camilla De Martino che ospita le mostre nelle sale del primo piano del suo storico palazzo, sono state le opere dell’artista Pedrito Bonavita.
I ricordi sono visite.
Sta a noi accoglierli oppure respingerli dietro la porta, purché non ci siano rimpianti. Ogni visita ha di per sé un senso e nulla può indurci alla profonda comprensione più del dolore. L'assuefazione al dolore crea limiti, impedisce all'anima di edificarsi.
Come ho già specificato, è nella dimensione corale indotta dal caos il punto di forza della 'ndrangheta che si esprime nella centralità della figura materna la quale, come ricorda lo stesso Gratteri, incita alla violenza i propri figli.
La parola 'ndrangheta dagli inequivocabili accenti onomatopeici, riconduce al suono disarmonico della chitarra battente. La disarmonia è uno degli attributi del caos, così come lo è il silenzio assordante. Il caos è il tutto, la panacea iniziale legata alla dimensione implosa, invisibile, non dominata dalla luce.
La 'ndrangheta si afferma in Calabria prima ancora che come fenomeno criminale, come realtà culturale.
Con questo articolo intendo aprire una finestra sulla 'ndrangheta che non si prefigge come obiettivo l'analisi criminologica di questo fenomeno mafioso divenuto d'imponenza mondiale, bensì lo studio delle cause e dei processi collocati alla base di questa realtà ritenuta per molti versi insormontabile.
Col sogno e col ricordo l'uomo ascende a Dio.
Nel primo caso diventa creatore di un mondo nel quale si trasferisce per un tempo indefinito che fluttua in un'altra corrente, in una dimensione che è partecipe della realtà se non rivelazione come negli stati d'illuminazione sciamanica. Col sogno ci si risveglia (psicanalisi junghiana) dal mondo empirico.
Nel sogno ci si coglie veramente liberi, perché nel sogno l' individualità è il riflesso della totalità.