Il significato sacro del Nudo
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Il significato sacro del Nudo

Il significato sacro del Nudo

Amore e Psiche
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Quanto è balzato agli onori della cronaca in questi giorni in relazione alle statue nude appositamente nascoste in occasione della visita del Presidente iraniano Rohani nel nostro Paese, dovrebbe indurci a una profonda riflessione non tanto sull’atteggiamento di ostinata contrarietà dei Musulmani nei confronti del nudo, quanto sull’approvazione di tale provvedimento espressa da nostri connazionali.

 

Sandro Botticelli
Sandro Botticelli "La nascita di Venere"

 

Ciò conferma con ineluttabile forza la decadenza culturale che sta caratterizzando il mondo occidentale ormai avviato a un’irrefrenabile corsa incontro al tramonto.

La decadenza strutturale di una civiltà si evince in larghissima misura dallo smarrimento di quei valori che si colgono attraverso la comprensione e la resistenza all'oblio di alcuni termini che racchiudono l'identità archetipica di un popolo. È all'ordine del giorno il fatto che l'Occidente stia regredendo perché affetto da memoria corta. La perdita della memoria enuncia non tanto il grave disinteresse per la Storia, quanto per le basi che ad Essa hanno dato forma.

Il significato di Nudo appartiene radicalmente alla tradizione culturale umana, a prescindere dal linguaggio religioso adottato. La confusione di Esso con ciò che è pornografico e l'accostamento dello Stesso a ciò che è volgare, ne hanno di fatto occultato l'originario valore. A riguardo cito un passo del mio saggio di antropologia “Nel ventre della luce” ed. Carratelli che condensa in poche righe quanto ho intenzione di esprimere. 

“Nella profanità accostiamo ciò che è nudo alla lascivia o al godimento dei sensi. Essere nudi, nel linguaggio sacro invece ha un significato bellissimo. Vuol dire essere rivestiti della luce di Dio. Nel Paradiso Terrestre Adamo ed Eva si accorgono di essere nudi. È ciò il segnale dimostrativo che sia la donna, sia l'uomo non hanno più Dio al centro delle loro esistenze e vengono assorbiti da altro, ossia dal richiamo della materialità, del pensiero e della contingenza. È questo l'elemento scatenante il decentramento dell'uomo rispetto a Dio che riscontriamo in tutte le culture espresso in modo diverso. La Caduta nel Tempo è un passaggio fondamentale della storia universale espresso in modo individuale da ciascuna civiltà.

La sacralità del nudo la riscontriamo anche nelle sculture del Neolitico che riproducono le divinità matriarcali, considerate al vertice della sacralità, e in quelle greche. Al di là degli studi operati dai Greci sull’anatomia umana, che si esprimono soprattutto nell'arte plastica, il nudo acquista un suo carattere evocativo e simbolico nel Rinascimento. Il forte antropocentrismo che caratterizza l'Umanesimo e il conseguente Rinascimento porta l'uomo ad allontanarsi ulteriormente da Dio. Il nudo diventa quindi espletivo di quell’esigenza di ricucire il rapporto uomo-Assoluto e ciò è riscontrabile soprattutto nelle creature pittoriche di Botticelli. La Venere è nuda, mentre le figure femminili della Primavera sono ricoperte da veli fluenti simili a lembi di cielo che riconducono alla dimensione dell'Invisibile.“

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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