La poetica del ricordo
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La poetica del ricordo

sulla poetica del ricordo

Amore e Psiche
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La prima infanzia costituisce il periodo in cui è forte negli individui il legame col regno degli archetipi e ogni esperienza viene ricordata per il forte valore simbolico che essa ha in sé

Crescendo, la sfera razionale prende il sopravvento su quella emozionale e pertanto le esperienze del passato non vengono prese in considerazione dalla memoria. Non a caso è proprio in età scolare che avviene il cambiamento, e nel linguaggio i simboli vengono sostituiti dai segni.

Norberto Martini La stanza dei ricordi
Norberto Martini La stanza dei ricordi

 

Dall'osservazione del mondo interiore si passa alla comunicazione e l'esterno prende il sopravvento con l'oggettivazione delle esperienze. Più è forte la componente razionale nell'individuo, tanto più velocemente egli perderà il bagaglio di esperienze relativo al primo periodo di vita.

La sensibilità acuta di alcuni soggetti adulti fa sì che lo smarrimento avvenga, lasciando strascichi ed echi nel presente. Perché il ricordo si costruisce con la linfa della sensibilità. Pertanto, crescendo e maturando, il soggetto sensibile svilupperà una concezione della vita che consisterà nel ritrovare ciò che si è perduto. Ciò obbedisce a una legge temporale diversa da quella a cui siamo soliti rapportarci nella sfera razionale.

Quando ci si confronta con la dimensione del cuore (ricordare significa infatti, mantenere nel cuore) procedere in un percorso di crescita equivale a ritrovare nell'interiorità esperienze perdute che contengono la chiave di accesso a noi stessi. Quindi, spostarsi a ritroso ha lo stesso valore di scendere in se stessi.

Tramite il ricordo si risale al cuore. Ricordare significa infatti mantenere nel cuore e tale attività, mai un freddo esercizio, considera il cuore il centro di ogni pulsazione dell'anima. Il cuore riconduce l'uomo inesorabilmente al Principio che lo ha ispirato. Nel cuore si annullano le coordinate della TRANSITORIETA' ed è pertanto il luogo del Presente, caro alla tradizione orientale. Colui che è nel presente vive la dimensione del cuore, abita in essa e ritrova le sue origini.

L'effetto pervasivo del ricordo è rintracciabile nel verbo remember che nella cultura anglosassone evidenzia il forte impulso del ricordo che penetra e pervade ogni tessuto non solo dell'anima ma anche del corpo fisico. Ben diverso è il significato che ci comunica il verbo memorizzare che fa riferimento alla sfera razionale dell 'individuo. La radice di tale verbo la ritroviamo infatti nel germanico man da cui deriva il verbo pensare.

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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