Il ruolo della bellezza nell'Atene di Pericle
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Il ruolo della bellezza nell'Atene di Pericle

Il ruolo della bellezza nell'Atene di Pericle

Amore e Psiche
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

"Amiamo il bello" dall'epitaffio di Pericle

Busto di Pericle
Busto di Pericle

 

Con questa espressione il tiranno ateniese pone l'accento sulla Bellezza che proprio nei momenti di profonda crisi politica e culturale risulta essere determinante. In contrasto con la brutalità della guerra condotta da Atene contro Sparta, la Bellezza assume una valenza metastorica che proietta l'uomo verso una condizione di stabilità emotiva ed interiore. E' evocazione divina, è slancio verso l'incontro col dio che si manifesta nella teofania attraverso la maschera tragica. La Bellezza diviene quindi espressione di quella totalità a cui l'uomo ambisce da sempre e a cui ha conferito nel corso dei tempi le sembianze di un dio. Non può esserci bellezza nel ricongiungimento col divino al di fuori della sublimazione attraverso i sensi. E' altresì vero che nessun dio può rivelare se stesso se non tramite il ponte della comunicabilità estetica tracciato dall'uomo, come suggeriscono da un'analisi attenta gli upadi giapponesi a cui fa riferimento il mitologo-antropologo J. Campbell ne Le maschere di Dio.

 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001