Se è vero che la ricostruzione dell'Uomo, come sostiene la critica storica contemporanea, partirà dal basso, la Calabria tende a dimostrarlo tramite piccoli segnali che lasciano presagire una svolta
Come sostiene lo storico e giornalista Paolo Mieli, questa regione massacrata dalle sue intestine contraddizioni è in grado di estrinsecare nel bene e nel male aspetti che contraddistinguono la natuna dell’essere umano.
Amantea non è estranea ai fermenti di risveglio di una cultura non fine a se stessa ma che ospita al suo interno l'embrione di un cambiamento all'insegna della positività. Di grande impatto scenico ed emotivo è stato lo spettacolo che ieri sera si è tenuto nella nuova saletta della Cantina Amarcord in piazza Calavecchia, destinata a incontri culturali, non a caso recuperata e riallestita dal genio creativo del pittore Pedrito Bonavita.
L'artista, ispirandosi alla pittura pompeiana, ha intrapreso un viaggio attraverso l'estro dei colori, prediligendo le tinte rosse intense e passionali. Un viaggio nel tempo che traghetta l'arte come riflessione sul passato determinato a guardare il presente degno di essere vissuto senza sacrificare gli aspetti edonistici della vita. La Cantina Amarcord si riconferma quindi luogo d'incontro, un faro nella notte per i “viaggiatori” che amano incontrarsi e raccontarsi.
La maestria con cui è stata condotta la serata di ieri rivela come la storia, il passato tragico nello specifico, possa risorgere al presente e impiantarvi il seme della speranza. Candelabri accesi, atmosfera calda e soffusa hanno fatto da sfondo alla recitazione di alcuni passi scritti dal poeta amanteano Pasquale Furgiuele di animo romantico. I versi letti hanno tratteggiato la difficile convivenza di culture diverse eppure affraternate dal comune denominatore della sofferenza e caparbietà,qualità umane capaci di grandi slanci dell'anima verso la “bellezza” intesa come dono e cura dello spirito.
Voce impostata e recitazione equilibrata fanno di Massimo Scudiero una rivelazione nell'ambito attoriale paesano. Egli ha saputo porgere con una declamazione composta le impennate “eroiche” proprie della cultura romantica. Di accompagnamento, gli arpeggi di chitarra del musicista Felice Campora che anche questa volta si è dimostrato abile nell'organizzazione e gestione dell'evento.
Il prossimo appuntamento culturale è previsto il 22 gennaio sempre alle ore 18,30.
Protagonista sarà ancora il poeta Pasquale Furgiuele alla cui memoria sarà dedicata la rassegna di eventi dell'anno in corso, promossa in collaborazione con la Cantina Amarcord.