Jack London
Erroneamente ridimensionato a scrittore di narrativa per ragazzi, ha dietro di sé un bagaglio culturale di straordinaria rilevanza
Erroneamente ridimensionato a scrittore di narrativa per ragazzi, ha dietro di sé un bagaglio culturale di straordinaria rilevanza
Il comune calabro di Serra d’Aiello già nel nome (Aiello dal latino agellum che significa piccolo campo coltivato) esprime la sua vocazione all’agricoltura
A metà strada tra il mare e i monti, all’origine ha tratto la sua fortuna dalle piacevoli ondulazioni della terra facili da dissodare e coltivare. Sembrava che la prua del destino di questo caratteristico borgo non avrebbe conosciuto altro vento, se non quello di brezza che agevola il navigante nella lunga traversata per mare. Ma evidentemente così non è stato.
La prima infanzia costituisce il periodo in cui è forte negli individui il legame col regno degli archetipi e ogni esperienza viene ricordata per il forte valore simbolico che essa ha in sé
Crescendo, la sfera razionale prende il sopravvento su quella emozionale e pertanto le esperienze del passato non vengono prese in considerazione dalla memoria. Non a caso è proprio in età scolare che avviene il cambiamento, e nel linguaggio i simboli vengono sostituiti dai segni.
Tutta la terra è percorsa da una trama di gallerie che avrebbe consentito ad antiche civiltà ora estinte, di comunicare tra loro. C'è chi sostiene che tali opere siano state compiute da civiltà aliene, tecnicamente avanzate, ma questa è solo un'ipotesi.
La cultura mafiosa tra sacro e profano
Il funerale Casamonica ha sollevato sconcerto e scalpore per i retroscena che vedono alcuni ambienti della Chiesa complici esplicitamente ed implicitamente di tale evento. Della collusione Stato mafia eravamo tutti più o meno al corrente, ma riguardo il coinvolgimento della Chiesa nell 'apparato mafioso, c'era ancora chi urlava allo scandalo pilotato.
La pittura dell'artista bulgaro sorprende per le evocative suggestioni simboliche che suscita nell'osservatore
Forti richiami alla pittura russa serpeggiano sull'impronta naive presente nei dipinti in cui i tratti perdono la loro linearità, per assumere il carattere sinuoso proprio del cielo e del mare, che investe la sfera della spiritualità. Ciò è messo in risalto dai ricorrenti richiami alle cupole ortodosse e dalle spirali che solcano i cieli di un azzurro immacolato, suggerendo un richiamo all'arte vangoghiana inserita in una nuova e personalissima prospettiva.
Ci sono luoghi dove il tempo, da artista, incide rughe sulla pietra nuda, scava nella roccia, rispolverando tracce di una terra stranamente prodiga
Semi si schiudono al sole e al freddo, ascendono in viluppi intricati di macchia verde, specchi di giungla a ridosso dei muri. Ci sono luoghi dagli echi sepolti che spronano a sollevare il passo verso nidi rinfrancanti di nuvole, lontano dai rumori. E poi ancora, luoghi in cui ti dimentichi la turbinante voce del mare, perché forte è il richiamo dei colli che ti risucchiano verso le loro tonde sommità.
Quest’epoca ci sta spingendo a riportare alla luce ciò che è nell’interiorità, nell’ombra, perché solo lì, nell’ombra, risiedono le vere radici
Edificato nella seconda metà del '400 e ristrutturato e ampliato in seguito al terremoto del 1638, il palazzo Carratelli ha anticamente ospitato personaggi prestigiosi come il cardinale di Benevento Francesco Maria Orsini, futuro papa col nome di Benedetto XIII, che fu ricevuto in loco il 14 giugno 1692.
Rievocazioni nell'arte pittorica di Elpidio Tecchia
Nello storico palazzo di proprietà della gallerista Camilla De Martino, a proposito della rassegna pittorica "Porte aperte sul paesaggio" è stata inaugurata il 13 agosto alle 21 e 30 la personale del pittore Elpidio Tecchia residente ad Amantea da qualche anno ma originario di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).
Il convegno intitolato "Sed frustra, il segreto di Giordano Bruno" è stato promosso dal prorettore dell'Università Mediterranea René Cassìn di Bari e dal Presidente del Certes Prof. Antonio Hermann Carbotti.
Nel piccolo museo attiguo alla chiesa del complesso monumentale di San Bernardino di Amantea, ci viene incontro da lunghi secoli di silenzio la statua della Madonnina del Pane.