Bellezza, polemiche e la societa’ odierna
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Bellezza, polemiche e la societa’ odierna

Bellezza, polemiche e la societa’ odierna

l'Opinione
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La prima nemica della donna qui in Italia è la donna. Noi donne siamo solite puntare il dito contro chi riteniamo non ci sappia apprezzare per chi siamo, perché forse tendiamo a mostrarci troppo esteriormente.  apparendo scatole lucidate a nuovo ma che dentro serbano il vuoto.

Bellezza, polemiche e la societa’ odierna
Bellezza, polemiche e la societa’ odierna

 

Le prime nemiche delle donne non sono gli uomini, ma siamo noi madri o amanti che pretendiamo di farci apprezzare per le unghie imbrillantinate e per il taglio all’ultima moda, anziche per quello che riusciamo a offrire. Donne accompagnatrici, ma non compagne di vita. Donne scontrose su tacchi vertiginosamente alti che stupiscono o piacciono giusto il tempo di un'uscita a cena, un giro in macchina e l'indomani sono già polvere.

Vorremmo che gli uomini viziati da noi fossero altro, ma ci vanno sempre più somigliando nei capricci e nell'aggressivita’ che mentre noi sfoghiamo nel lancio di parole sferzanti  loro eruttano con pestaggi e ceffoni.

Si e’ aggressivi in tanti modi oggi, atteaverso modelli che trapassano i veli patinati delle copertine e trafiggono chiunque. Colpiscono col nome di una bellezza che soverchia i canoni della vera bellezza e s’ impone ad ogni costo. La violenza oggi ha tanti nomi e tanti volti. Si mostra nei modi, nei tagli espressivi e non ha prezzo per chi e’ disposto a tutto pur di di non essere invisibile, forzando cosi’ la mano, nonche’ la propria volontà che presenta il conto alla prima uscita di scena.

Siamo circondati di bellezza oggigiorno, eppure la invochiamo, quasi fosse una presenza perduta, estinta. Siamo circondati dalla bellezza femminile che in realtà è solo appariscenza,  voglia di stupire per non farsi dimenticare. Di tutto e di piu’in una corsa che non risparmia neanche le tragedie personali. Colpa di ch i? Dell'educazione che non guarda più la sostanza? Della scuola, dei genitori, della società? sicuramente,  ma anche di chi specula sulle tragedie altrui per far salire l'audience di un programma che ha fatto storia ma che forse sarebbe ora che andasse in pensione per sempre.


Miss Italia 2018 sembra aver lasciato il segno solo per la concorrente con la protesi alla gamba. Il messaggio  che si può essere belle anche se incidentate ha in questa edizione preso il volo. Belle si’, nulla da dire  sulla ragazza in questione, anche se infortunata. Allora, perché proporla?? In una trasmissione per giunta il cui obiettivo sarebbe proprio  quello di far emergere  virtù e specifiche inclinazioni da sviluppare in futuro? Perché puntare sempre e solo sulla bellezza quando la donna è anche altro? Talento, bravura, scioltezza...ha vinto una marchigiana ieri sera, una ragazza semplice non di una bellezza stordente, ma gia’ attrice. con lei il chiaro messaggio che non deve essere contraddetto, ossia che la bellezza non puo’ piu’ essere concepita come valore astratto, ma ha bisogno di trovare spazio nella realta’ e misurarsi ogni giorno col saper fare. Cio’ acquista senso in un mondo che punta solo e soltanto sull’appariscenza a costo di prendere insulti o altro e di commuovere chi poi si gira per strada dall’altra parte disgustato da chi ha bisogno davvero d’amore e comprensjone. Ma qui purtroppo,  siamo nella vita e la vita e’ altra storia.

 

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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