Ci aggrappiamo all'amore nei giorni freddi, come fosse l'unico albero nella steppa desolata. L'amore è tutto. È riempimento, è cominciamento. È il sole portato fuori dal cantuccio dell'anima. È ciò che resta, l'essenza che non passa tra le luci dello stordimento. È il fuoco che arde ma non brucia e non lascia secchi.

Tu sei il mio luogo
Io sono il tuo luogo
e tu, ascoltando,
mi guardi
come uno specchio che rimbalza
il suo riflesso
e tace nella luce.
Tu sei il miraggio di una vita
scorta appena e subito svanita
dietro la cortina di ombre.
Quanto c'è di umano in tutto questo?
E Dio dov'è?
Ti bramo
come una vedente
costretta
a chiudere le palpebre
per non vedere troppo e ciò che le appartiene.
Ma tu ci sei,
e i tuoi vestiti:
un campo sterminato
dove raccogliere i panni al sole
e i semi caduti,
prima che il vento li disperda
come la mano di Dio le stelle.
Siamo merce rara,
noi segnati dall'amore.
Palpito scolpito
che sorride sulle bocche
cucite dei bimbi.
Io respiro e tu sei la mia vita.
Il mio respiro e tu,
vita mia,
procedete insieme,
tirandomi verso il sole
che splende tra le coperte,
a riparo dal freddo
che fuori ci consuma.
Ippolita Sicoli