E' insito nell'amore quel fluttuare tra le cose più elevate per incontrarsi e toccarsi come un fatto fortuito che non profuma del caso ma di ciò che segue il corso giusto della vita. L'amore è sacro quello vero, e giusto. Il senso di giustizia opera con l'amore e nell'amore in rapporto al corso delle cose che non invertono il loro cammino sotto la spinta di una forza inopportuna che agisce dall'esterno.

L'amore è cosa buona e giusta. Questo pensiero è nelle nostre Scritture obbedienti alla visione immanente di un Dio che opera in campo alchemico ed ermetico agendo dall'interno e quindi è capace di compiere grandi cose. È di Colui che si è fatto piccolo per essere il granello di sabbia, la particella più irrisoria dell'atomo per mezzo della quale lavorare la materia dal suo interno.
L'umiltà è obbedienza nel sentirsi parte all'interno di un disegno più grande, guidato dall'amore che compie il suo senso a iniziare dal gesto più piccolo che avviene all'interno della coppia. Ma è in rapporto alla distanza che l'amore tra un uomo e una donna schiude la propria magnificenza e il pensiero trasporta e rende vivo ciò che è vero e che la mente coglie come irreale. La Natura agisce e si fa veicolo,messo viaggiatore di un sentimento a cui la fisicità s'inchina per toccare l'Assoluto. L'amore tra i vivi scopre la vulnerabilità della materia che piega ai propri piedi come avviene in un'anima trapassato che tutto può avendo sconfitto lo spazio e il tempo, anche sdraiarsi di fianco al letto del proprio amore.
L'amore in questo è assoluto. Sciolto da ogni vincolo che lo releghi a questa o a quella esperienza, a questo o a quel regno agendo così in piena autonomia e libertà. In questo è la magia dell'amore che viaggia e avvicina rievocando e seminando impronte riconoscibili e assolutamente non confondibili perché il cuore che lo richiama sa e gli appartiene.
Di colpo a pensarmi
Mi piace pensare
che una foglia che cadendo mi sfiora
è la tua carezza lontana,
che il passo solitario
di chi abita all'altro piano
è il tuo corpo che viene a cercarmi.
Che la pianta creduta morta
sulla terrazza
di colpo getti un fiore
regalandomi il tuo sorriso.
E mentre avanzo lungo la strada
di mattina avverto
l'insostituibilità della tua presenza
anche se è assenza,
mortificante assenza.
E mi metto a pensare girando
intorno allo stesso pensiero
come un passero intorno al nido
che quando dormi e il mio squillo ti sveglia,
che quando guidi e il click
del mio messaggio ti riscuote,
che quando sei per strada
o a far la spesa
la mia presenza improvvisa
è sempre per te
come
l'incontro più bello
che ritorna ogni giorno
e sempre,
facendoti sentire appagato
in quell'istante,
grato della tua vita.
Ippolita Sicoli