Ho il cuore in ginocchio, amici miei artisti. Il festival di Sanremo si svolgerà regolarmente ma temo che quest'anno non sarà una kermesse come le altre passate attesa con gioia.
Temo che si rivelerà lo spunto per avviare una guerra civile dove la suddivisione tra blocchi di regioni non avrà parte in causa e dove finalmente le famigerate maschere di Carnevale cadranno, rivelando i reali nemici che già i più acuti tra noi avevano compreso già da diverso tempo, da quando la commedia tragica della pandemia è stata allestita, minando tragicamente il destino economico e il tessuto sociale del nostro Paese. Questo in un momento difficile e affatto buono, volendo considerare quanto sta avvenendo oltre Oceano, e rivela il vero volto del nuovo Presidente Biden da molti ritenuto un riappacificatore e un filantropo. I finti rapporti estesi tra i popoli, i ponti umanitari costruiti artificiosamente stanno per cedere, come la presunzione umana di vedere le proprie personali ambizioni prevalere sulle regole della Natura e sui confini per legge fisica e metafisica esistenti. L'uomo dio è da sempre il traditore e non esiste alcun bene che venga perpetrato scardinando le leggi intrinseche alla Natura che obbedisce dall'interno ai propri vincoli agli occhi dei profani colti come limiti spregevoli da disgregare.
Il virtuale non potrà sostituire l'intelligenza del cuore, né tanto meno sopperire ai limiti spazio temporali che l'uomo di potere impone sugli affetti, al fine di dominarli, sostituendoli con una trama di rapporti finti e fallaci instaurati da scopi oscuri e malefici. La nuova alba sta arrivando, ma prima dovremo avventurarci nella notte più nera, per dire oltre che l'umanità è salva.