Quest'anno la Pasqua avrà per tutti un valore diverso da quello degli anni trascorsi.

Ognuno la vivrà a suo modo, ma ciascuno con una consapevolezza nuova. E così si contribuisce, ognuno con la singola fiammella accesa dentro, a dare un senso ai fatti. Va pur detto che i fatti sono ciò che noi facciamo e non solo con le mani. Ognuno a suo modo è chiamato su questa terra ad operare concretamente con i mezzi che Dio gli ha messo a disposizione dalla nascita.
Ogni vita è una chiamata che, a differenza della dimensione che attraversiamo nel sogno, ci vuole presenti con l'azione pratica.
Quest'anno le Palme ci preparano a un cammino diverso. Abbiamo attraversato con Gesù il deserto della solitudine interiore, di crescita, rispetto al mondo esterno che mai da quando è esplosa la pandemia, aveva fatto così tanto rumore. Abbiamo avuto l'occasione nei quaranta giorni nel deserto, di costruire ciascuno il proprio tempo, allestendolo internamente con tutti quei valori che adesso si rendono visibili. Il Simbolo per molti si è denudato, divenendo chiara verità che sposa l'identità di Dio resa nitida dalla sua volontà.
Abbiamo pregato e preghiamo ancora tanto, Dio, Gesù e il corredo di figure sacre che lo adornano nell'immaginario cristiano. Abbiamo pregato invocando l'aiuto suo e della Madonna, ma quanti hanno realmente compreso la maturazione avvenuta sul senso della preghiera? Ogni preghiera è in sé una chiamata. Cerchiamo Dio che a sua volta ci cerca. La preghiera ha quindi valore nella corrispondenza biunivoca tra noi e Dio e di questo non possiamo non prendere atto. Se prima la preghiera era semplice richiesta o invocazione, ora abbiamo compreso quanto sia importante agire. La preghiera quindi non è implorare Dio affinché sia con noi, bensì predisporre noi stessi affinché siamo con Dio. Che la Passione di Cristo nella settimana entrante sia vissuta da noi tutti in tale prospettiva. Perché e’ importante comprendere questo?
Gesù dice : “Io sono la via, la verità, la vita. Chi crede in me, avrà la vita eterna.”
Dovremmo porci allora la domanda: “Cosa significa credere per chi ha Fede? Non è forse adoperarsi con lui per tutti noi? A questa domanda dovremmo rispondere dopo aver riflettuto abbondantemente sui fatti accaduti e che ci hanno visti poco partecipi.
Nel precedente articolo (Il tema del morto vivente e del Vampirismo, nella società odierna) ho messo in rilievo uno degli aspetti più tragici della nostra società e che ha incancrenito il Sud sul piano economico e prima ancora culturale. Si vive troppo in rapporto alla morte e non si fa nulla per coniugarci con la vita. Si è parlato degli ospedali che per i tagli operati nella Sanità durante le ultime legislature, hanno troncato i posti letto. Vero, questo in una società evoluta e’ del tutto inammissibile. Ma al di là di ciò, quanti si sono realmente chiesti cosa sia stato realmente fatto per non arrivare in ospedale? Quali provvedimenti non sono stati presi? Tanti, veramente tanti a iniziare dal mancato rispetto verso l'ambiente. Ci si è concentrati troppo sulla differenziata e sui pericoli della plastica, perché su questo i governi mondiali ci hanno indirizzato, da diventare ciechi su tutto il resto. Ad esempio, sul fronte del 5G. Quali le conseguenze in merito? I governanti hanno mischiato le carte e il cittadino comune è stato trattato come un marinaio nella tempesta, spinto a considerare teorie infondate a danno ulteriore del rispetto verso gli animali. Quando finiremo di accusare il virus di quanto sta accadendo? Non dovremmo più guardare la tivu' per il becero sentimentalismo che sostiene il nostro vero nemico, ossia chi ha la presunzione e i mezzi per poterci manovrare. Non è vero. Siamo in guerra. È una guerra che si consuma sul piano della consapevolezza. Una guerra che vede per la prima volta nella storia allearsi servi e padroni contro i ribelli, ossia gli svegli con la lucerna accesa.
E l'OMS che dice a proposito della strage da Coronavirus ? Possibile che stia a guardare? L'OMS sappiamo essere servo fedele del Mondialismo e di tutte le teorie a favore dell'innovazione anche e soprattutto tecnologica. Siamo in un circolo vizioso. La tecnologia avanzata ci fa ammalare e noi finiamo curati in ospedali ad altissima efficienza dove i medici sono guidati o sostituiti dalla tecnologia che per funzionare con la dovuta precisione, ha bisogno del segnale ad altissima frequenza.
Cosa c'è di etico in questo giro perverso? Un bello zero, mentre, per tenerci al guinzaglio con la paura della morte, sperimentano sempre nuovi virus che potrebbero per errore o volutamente da qualcuno, essere immessi nella vita di tutti.
Allora io dico, ritorniamo a riconsiderare la Natura. È la madre del mondo e della nostra Storia. Disarcioniamo la nostra presunzione e onoriamo i morti non piangendovi sopra ma onorando la vita nei suoi aspetti più veri. Così saremo con Dio e Lui in noi.