L'Italia è il Paese delle opere faraoniche rimaste spesso incompiute e di cattedrali nel deserto quasi mai completate, allo scopo di dare notorietà a centri poco appetibili, oppure per favorire la malavita organizzata.
Il connubio Politica Mafia un tempo triste vessillo del Sud, al giorno d'oggi è diventato un fatto che sfora i confini regionali, investendo l'economia nazionale e sollevando implacabili questioni etiche che non lasciano immune la Magistratura. L'Italia, un tempo fiore all’occhiello dell'Europa, oggi piegata in due da una cattiva gestione del territorio, ha deciso di investire più che nella conservazione, nella creazione di grandi opere che le conferiscano quella dignità e quel pregio ormai sotterrati.
Tra le varie questioni dibattute in Parlamento oggi tiene banco non più il ponte sullo Stretto, opera inutile su tutti i fronti che ha già visto lo sperpero di ingenti capitali nella realizzazione dei due piloni, ma la Tav. I diversi schieramenti si confrontano dando vita a scontri accesi che vedono i Salviniani e la Destra a favore dei lavori, di contro al M5S e a una certa ala di Sinistra che vorrebbero la sospensione dei lavori. Per approfondire le ragioni dei sì e dei no discuteremo di questo argomento con il dott. Salvatore Sparapano, avvocato civilista del Foro di Bari e politologo attento alle questioni internazionali.
Avvocato Sparapano, lei ha affrontato già in altre sedi la questione Tav?
“Più che altro l'ho studiata, perché agli inizi del 2000 si parlava del corridoio 8 che riguardava proprio Bari. Tale corridoio avrebbe dovuto partire dal capoluogo pugliese e dopo una diramazione a Gioia Tauro, attraverso i Balcani avrebbe raggiunto il Caucaso. Il corridoio 8 rientrava in una rete di progetti a cui apparteneva il corridoio che da Lisbona avrebbe portato a Kiev.”
Quando s'incomincia a parlare di Tav?
“Io seguo la vicenda dai primi anni del 2000, dal 2004 circa, da quando l'allora sindaco di Bari, Di Cagno Abbrescia, sospetto' che del corridoio 8 non se ne sarebbe più parlato, in quanto estraneo agli interessi della Germania e del Nord Europa che premeva invece per la linea Lisbona Kiev.”
Avvocato Sparapano, le ragioni nel tempo sono rimaste invariate?
“E’ rimasto invariato il disinteresse a far entrare il Sud nell’idea del progetto. In realtà, tutta l'Italia sarebbe rimasta tagliata fuori. Proprio per evitare che questo accadesse fu aggjunta una bretella al progetto originario, che dalla Val di Susa attraverso diramazioni in Lombardia e in Veneto si sarebbe poi raccordata alla linea principale. La bretella che attraverserebbe la Val di Susa come ben sappiamo è molto ostacolata dagli abitanti del luogo, per lo piu’ contadini, contrari all'espropriazione delle terre in cambio di cosa?? Anche qui come in tutte le opere progettate in Italia manca il riscontro effettivo delle compensazioni. La Val di Susa perché dovrebbe rinunciare al reddito sicuro delle attività agricole e alla qualità ambientale, se non e' rassicurata sul presente e sul futuro?? Manca a mio avviso qui in Italia e tra l'Italia e gli altri Paesi europei la volontà di istituire un tavolo di dialogo in cui confrontarsi e fare le dovute valutazioni su ogni tema, per concertarsi in modo univoco.”
Perché secondo lei è un'opera inutile?
“Prima di esprimersi in merito alla sua utilità o inutilità, sarebbe giusto fare una valutazione adeguata e oggettiva sul rapporto costo benefici, come sopra da me precisato.”
A chi converrebbe alla stato attuale la costruzione della Tav?
“A riguardo è interessante vedere come si stanno comportando i Paesi al principio interessati al progetto Tav. Il Governo di Lisbona ha fatto retro front rinunciando alla partecipazione, dopo evidentemente un’attenta valutazione dei pro e dei contro. A seguire la Corte Francese sta avanzando seri dubbi se rimanere nel progetto o invece ritirarsi Resta ancora in ballo l’Italia con i suoi frastagliamenti di vedute”
Avvocato, allo stato attuale rischieremmo sospendendo i lavori di essere tagliati fuori dall'Europa?”
“Assolutamente no! L'interscambio Italia Francia non e’ mai stato interrotto Chi contesta la Tav in.Italia fa fede alla linea esistente di collegamento tra i due Paesi che andrebbe di certo rivista e ammodernata. Al cittadino comune questo impiego di fondi non interessa. Non è in questione il collegamento passeggeri, ma solo il transito delle merci.”
La sospensione dell'opera e lo smantellamento dei cantieri richiederebbe investimenti superiori a quelli gia’ impegnati?
“Di sicuro, se l'opera venisse sospesa avremmo speso danaro inutilmente. Occorrerebbe fare un adeguato bilancio sui guadagni effettivi che si trarrebbero dal completamento dell'opera, interessando concretamente gli abitanti della Val di Susa con compensazioni reali non basate su supposizioni aleatorie, onde evitare, come spesso succede in Italia, il fenomeno delle strumentalizzazioni politiche".
A proposito della costruzione del nuovo ponte di Genova, si parla di imprese colluse con la Camorra. Con la Tav si corre lo stesso rischio?
“Guardi, questo è un rischio che investe tutte le opere pubbliche e può essere arginato intensificando i controlli.”
Le ditte appaltate sono state scelte regolarmente?
“Al momento non ci sono risultanze giudiziarie in corso"
Ultima domanda. La posizione della Sinistra è compattamente contraria alla Tav?
“Premetto che il singolare in politica a proposito delle ideologie contrapposte non è più attuale. In Italia al momento non esiste piu’ una Destra e una Sinistra, ma un calderone di vedute. Comunque, per rispondere alla sua domanda, il PD attualmente risulta essere favorevole.”
Ringrazio l'avvocato Sparapano di averci aiutati a fare chiarezza su una questione tanto importante e per aver posto l'attenzione di tutti su un nodo in Italia mai sciolto e che riguarda l’estraneita’ della gente comune ai grossi temi dibattuti dai gruppi politici. Come accadeva un tempo e forse oggi ancor di più, la politica tende a incrociare il passo con gli.interessi della grande finanza, chiudendo gli occhi sui problemi della gente comune. E intanto? Intanto c'è lo sperpero di ingenti investimenti che sarebbero serviti per realizzare altro in una società che sempre più velocemente cambia e ai cui cambiamenti si presta ascolto. Basterebbe porre un freno a quanto si muove confusamente e in velocità, per guardare meglio e da vicino le situazioni, concentrandosi sui bisogni concreti della gente e non sui sogni stellari di chi ha già tutto e oggigiorno potrebbe fare a meno di sognare.