E' della letteratura moderna amplificare gli stati d'animo e contrarre l'ampiezza del tempo.
Se fino al Positivismo si aveva la percezione che la narrazione si avvitasse attorno alla trama sempre affollata di personaggi e vicende, dal Decadentismo in poi l'avventura umana e' contenuta dalla voce interiore che divora le coordinate fisiche per ergersi a protagonista assoluta. La scansione del tempo e' illusoria e privileggia il taglio indefinito delle ombre che risucchiano nel dubbio la realta' dell'individuo raccontata dall'inconscio. Le lacerazioni sociali e storiche non reprimono, anzi amplificano gli spigoli interiori dando luogo a geografie articolate e a sovrapposizioni di frammenti sacrificate nella compressione del tempo. Se il tempo e' la storia, il racconto dell'anima e' la ricerca di quella calma che sembra potersi ottenere soltanto cavalcando le creste delle onde e immergendosi nelle tribolanti lacerazioni che caratterizzano l'inconscio.
La letteratura europea gia' con Dostoevskij e la sua opera La mite sembra concentrarsi sugli spazi interiori spesso zigrinati e ravvolti in svariate solitudini. Romanticismo e studio della materia sensibile umana si combinano laddove il tessuto sociale impedisce una semplificazione dei rapporti e sospinge il volo della lirica a verso inusitate esplorazioni. La scollatura tra l'io e il mondo si fa ancora piu' marcata laddove le restrizioni sociali sono accentuate e forte si libra nell'arte l'anelito di liberta'. La Russia che compie il suo salto nella modernita' affrettatamente rispetto al resto dell'Europa e l'Irlanda pietosamente divisa tra lacerazioni religiose e non solo ridisegnano la geografia degli intellettuali puntando l'attenzione sugli spazi interiori sconfinati e non intelleggibili dagli strumenti fino ad allora conosciuti. Entrambe pregne di paesaggi suggestivi che sembrano spronare gli individui nella folle ricerca dell'abbandono alla stridente musicalita' della Natura, Russia e Irlanda ridisegnano il volto della nuova cultura, facendo delle mute sofferenze umane eleganti e inusitate opere d'arte.
In pittura il Cubismo di Picasso suggerisce nuove geometrie nelle quali si sfalda l'interpretazione dell'uomo classicistia e sondata, dando adito a infiniti altri racchiusi nello stesso individuo. La contrazione delle storie apre finestre su mondi che si raccontano attraverso una forte cura introspettiva e l'eleganza di sentimenti che si ravvisa nel Le onde di Virginia Woolf.
La penna con la Woolf non e' solo strumento di sfogo, ma anche mezzo di scandagliamento dell'anima. Il rifugio confidenziale che attraverso la bellezza trafiggente dell'arte pone a tacere le incongruenze e le inestricabili esperienze di una vita spesso indossata e non capita.