Il cigno e il mito degli eroi
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Il cigno e il mito degli eroi

Il cigno e il mito degli eroi

Invito all'Arte
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Il canto e' la piu' antica forma di celebrazione. Attraverso il canto supportato da semplici strumenti a corda, il racconto acquisisce sfumature e peso e s'imprime nella composizione del mosaico di una data cultura.

The Arrival of Lohengrin in Antwerp, by August von Heckel
The Arrival of Lohengrin in Antwerp, by August von Heckel

 

Gli antichi cantori applicavano lo strumento voce alla trasmissione epica con cui consolidare l'identita' culturale. La voce veicola sentimenti e umori e galleggia sullo spazio e sul tempo ridefiniti dalla fluidita' del suono. L'atemporalita' di ogni costrutto mitico passa attraverso la scansione di note rilasciate da strumenti a corda, in particolare da cetre e arpe. Grande risalto nella cultura nordica era dato all'arpa capace di conferire slancio e profondita' alla voce del poeta bardo e di far si' che le antiche storie solcassero la cultura immaginifica e si spingessero ben oltre i loro territori.

Ogni mito ha una sua origine che s'identifica in quel dato assetto culturale dettato da un linguaggio immaginifico e archetipico che e' riuscito a scavalcare. E' il caso degli antichi racconti maturati in ambito celtico e poi diventati noti anche altrove, presso le culture confinanti e non solo. E' il caso delle storie dei cavalieri arturiani che hanno maturato una doppia versione singola e collettiva, questa ultima e' tangibile se intrecciata alla ricerca graalica. Grande diffusione esse ebbero nelle corti europee di Francia e Germania dove diedero vita a un nuovo corpus mitologico che pose le basi all'identita' nazionale germanica, fondamentale per un popolo che aveva necessita', vista anche la colloazione geografica, di doversi difendere e proteggere anche e soprattutto nell' identita' spirituale. Il mito di Lohengrin traccia un volto nuovo ai poemi arturiani nel momento in cui si sgancia da essi per intraprendere una vita propria. Ed e' cosi' che a tale cavaliere Von Eschembach dedica una sezione a parte all'interno del suo romanzo Parzival.

Parzival
Parzival

Lohengrin figlio di Parsifal recupera quel desiderio di purezza alla basi di una sorta di giustificazionismo che pose la Germania in una condizione di attacco in virtu' della difesa del proprio popolo e della propria cultura. La purezza di Parsifal, il cavaliere dal fiore puro, si trasfonde nel figlio che acquisisce connotati e dimensioni storici nel momento in cui abbandona la sua origine onirica e sposa idealita' concretizzabili. La barca su cui Lohengrin viaggia a forma di cigno ribadisce il filo non facile da recidere con la realta' del sogno dalla quale l'eroe e' figliato. Il cigno e' l'animale del fluire eterno, degli ideali immortali capaci di accendere ogni nobile cuore. Esso impeccabile viaggia sulle acque del tempo congiungendo la dimensione materica alla terra dei miti.

Ancor piu' del padre Parsifal, Lohengrin si tuffa nella realta' per vivere la sua storia d'amore con Elsa. Egli diviene cosi' modello di una nuova spiritualita' cavalleresca che sempre di piu' andra' confrontandosi con la storia, fino ad assurgere a vero patrimonio identitario nazionale su cui impostare guerre di protezione e al tempo stesso di conquista. Il cigno fluttuando collega epoche e culture, lasciando una scia che sull'acqua placida e vitrea solca il cuore della gente e scatena forme di patriottismo impensabili laddove e' in declino l'idealita' come movente del reale. Prima Ludwig II di Baviera con Wagner, poi Hitler trarranno ispirazione seppur in ambiti diversi, dal simbolo del cigno. Ma sara' con Hitler e la sua folle politica estremistica che il cigno precipitera' negli orrori della storia, trascinando nel sangue il cuore dell'Europa.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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