L'assenza di una strategia economica responsabile nell'Italia che affonda. la parola all'imprenditore Angelo Modica
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L'assenza di una strategia economica responsabile nell'Italia che affonda. la parola all'imprenditore Angelo Modica

Dalla padella alla brace verrebbe proprio da dire. E questa volta la brace sembra proprio rovente, dal momento che siamo esposti al rischio concreto della Terza Guerra Mondiale. Tramontata l'emergenza Covid, un'altra emergenza si è affacciata.

A destabilizzare i mercati mondiali ci sta pensando la guerra tra Russia e Ucraina. Questo nuovo comflitto sta facendo tremare l'economia europea, nonché la nostra già profondamente segnata da strategie politiche interne intenzionate a farla fallire. Per incompetenza? Sarebbe troppo ingenuo da credere. Si ha la netta percezione che dietro le decisioni del governo ci sia la volontà di fare precipitare il nostro Bel Paese nel baratro del fallimento. A rimetterci sarebbero innanzitutto le piccole e medie imprese.

Di ciò e di altro ancora parleremo in questa intervista che ha come protagonisti nuovamente l'imprenditore Angelo Modica e il figlio Jacopo, a capo delle due aziende leader che operano nel settore della stampa tradizione e di quella al sublimatico. La New Decor System si occupa della stampa dei grandi formati, la New Mod system si occupa di Maxi Affissioni anche a Led nei Territori di Roma e Milano.

Proprio per i requisiti di serietà, efficienza e organizzazione che fanno l'affidabilità di un'azienda, le imprese di Angelo Modica e del figlio Jacopo sono molto apprezzate non solo in Italia, ma anche in Europa e nel mondo. Una ditta canadese, a seguito della lettura  di un articolo su un stimata rivista americana incentrato proprio sulle aziende dei Modica, ha ritenuto opportuno contattare loro al fine di affidare la stampa dei teli per una superficie di ben 20.000 mq. L'assegnazione dell'imponente lavoro riguardava l'allestimento di un evento sportivo di rilevanza mondiale. La ditta assegnataria dei lavori per l'ottimo lavoro svolto ha ricevuto importanti premi rimbalzati di riflesso sulle aziende dei Modica che hanno eseguito la stampa dei teli. Gli imprenditori Modica hanno anche ricevuto i complimenti da una ditta olandese che ha ultimamente visitato le loro  aziende ed è rimasta piacevolmente colpita dalle modernissime macchine e dalla serietà dell'organizzazione che esegue lavori di altissima rifinitura a prezzi più che consoni. Le aziende dei Modica sono molto richieste dagli stampatori italiani anche perché operano in allestimenti di 5 m in UV. A tale scopo le suddette  aziende dispongono di 3 macchine per pannelli di 5 m e di una macchina per pannelli di 2,60m. L'azienda New Decor System dispone in un ampio parco tecnologico da stampa. All'interno sono presenti:  tre macchine sublimatiche da 5 mt., una di mt. 260 della APT color, due Durst uv da 5 mt., una Vutek Led 5r da 5 mt.. Poi una Durst stampa pannelli rigidi, una Vutek stampa panelli, tre cucitrici automatiche con tappeti scorrimento per cucitura bordino Siliconato, cinque macchine da cucire manuali, taglierine varie per taglio tessuto. Le aziende inoltre dispongono di tutti gli strumenti necessari per ottenere lavori di stampa e installazione di altissima rifinitura. I Modica nel settore della stampa e degli allestimenti vantano un'esperienza pluritrentennale. Sono partiti dalla stampa serigrafica tradizionale per poi approdare a quella digitale.

VIDEO. New Decor System - Angelo Modica

 

Imprenditore Angelo Modica, qualcosa si è mosso a riguardo dell'adempienza della legge sul monouso, da quando ci siamo sentiti l'ultima volta.

"Qui in Italia qualcosa si sta facendo, ma siamo ancora indietro rispetto a quanto occorrerebbe fare. Purtroppo la carenza di controlli fa la sua parte. Ci sono le leggi ma nessuno è veramente interessato ad applicarle. Questo atteggiamento non fa altro che gonfiare la confusione con pesanti ricadute sul semplice cittadino."

Si parla diffusamente di economia di guerra. Se ne parlava già durante la pandemia, a maggior ragione adesso che siamo sull'orlo di una catastrofe mondiale. C'è in Europa una crescente preoccupazione per i mercati europei e in Asia, invece? Sono solo i mercati occidentali a destare preoccupazione?

"Anche Taiwan sta incontrando forti difficoltà. Non invia più i microchip di cui è il primo Paese produttore e rifornitore al mondo. Questo braccio di ferro che si è venuto a creare con l'Europa sta danneggiando anche la stessa Cina che oltre ad avere il primato della produzione tessile è regina indiscussa della produzione nel settore tecnologico e dell'elettronica."

I mercati mondiali sono tra loro tutti collegati e se sono in sofferenza quelli più vicini a noi, le ripercussioni toccano anche quelli più distanti.

"In Europa è rimasta solo la produzione di automobili. Qui in Italia la situazione è tragica perché nessuna grossa azienda ha qui più le basi. Io ricordo che il Comasco e il territorio di Prato erano tutti incentrati sulla produzione tessile. Ora questo settore è interamente made in China."

Imprenditore Modica, ritornando al settore delle automobili, c'è secondo lei il rischio che anche questo importante indotto di produzione venga assorbito dalla Cina?

"Il rischio c'è e sempre per lo stesso discorso relativo ai costi bassi e altamente concorrenziali della Cina. Al momento però la produzione automobilistica cinese non trova mercati disponibili qui in Europa, perché non è considerata affidabile, sicura."

A proposito di automobili, l'Europa incentrata sulle nuove politiche Green sta spingendo la produzione di auto elettriche. Come vede lei questa mossa?

"Io non credo che la produzione di auto elettriche sia la scelta giusta. La considero una bella trovata propagandistica all'Interno delle politiche Green. Il lancio di un'idea deve sempre confrontarsi e rapportarsi alla realtà."

Lei, Angelo è un imprenditore che ha saputo dare slancio qui in Italia al settore della Stampa che è cresciuto notevolmente negli anni della grande spinta economica. La sua capacità di partire da un'analisi accurata di quelle che sono le esigenze effettive della società e dei mercati, non ha lasciato indietro la sensibilità verso la tutela dell'ambiente, per lei di una priorità assoluta. Cosa c'è che non la convince della nuova frontiera delle auto elettriche?

"Non c'è nulla che convinca. A incominciare dalle batterie che sono di produzione cinese. Che senso ha respingere le automobili fabbricate in Cina, e invece accettare le batterie? E poi, poniamoci un'altra importante domanda. Queste batterie come e dove andrebbero smaltite, dal momento che sono altamente inquinanti? C'è anche una questione di ordine pratico da non sottovalutare. Una metropoli come Roma o Milano non ce la farebbe ad assicurare la corrente a tutte le auto elettriche."

Purtroppo, come spesso accade, si lanciano gli slogan per condizionare e a proprio favore l'opinione pubblica, senza però valutare la sostanza di quanto si pone all'attenzione. La nuova politica occidentale batte sul fronte della propaganda, impegnando finanziamenti per progetti non concretizzabili e che andranno a gonfiare le tasche dei soliti innominabili.

"La stessa operazione la stanno portando avanti a riguardo dei pannelli solari. Parlano di politiche Green ma chi se le può nel concreto permettere?"

C'è anche un'altra questione che riguarda le auto elettriche a mio avviso sottostimata ed è quella dell'autonomia.

"Esattamente. Le auto elettriche sono ad autonomia limitata. Io ne so qualcosa perché possiedo un'auto ibrida. Parlo di Roma perché è una grande città e perché qui ha sede una delle mie aziende di stampa al sublimatico. Quante colonnine per ricaricare la batteria qui ci sono disponibili?"

Lei a riguardo come fa?

"Io ricarico a casa la batteria e anziché tre o quattro ore al massimo, me ne occorrono dieci. A questo si aggiunge il disagio determinato dal processo di ricarica dell'automobile che è davvero complicato. Occorre esibire un tesserino che viene rilasciato a seguito di una richiesta e dopo molto tempo."

Lei si divide tra Roma e Milano. Come vede la decisione di chiudere il centro della capitale al traffico?

"Roma è amministrata malissimo. È una città trascurata sotto ogni aspetto, che ormai non è più appetibile. Strade dissestate, parchi trascurati, immondizia dappertutto... Io la vedo come l'ennesima decisione sciagurata per spingere la gente a comprare le auto elettriche o quelle di ultima generazione, meno inquinanti."

La chiusura alle auto del centro di Roma punta anche ad altri obiettivi, vero?

"Via Giolitti, le altre strade, arterie importanti si stanno svuotando. Affitti esagerati e guadagni troppo bassi. I negozi piccoli stanno chiudendo, la gente non va più a comprare perché manca l'affidabilità dei mezzi pubblici. Tutto questo poi si risolve a vantaggio dei centri commerciali che invece crescono."

Queste manovre di politica urbana che poggiano su nuove strategie economiche stanno avendo ripercussioni anche sulla sua attività?

"Io come lei ben sa e come ho già espresso nei precedenti articoli, sto investendo molto nella stampa al sublimatico perché assolutamente ecologica e conveniente anche in termini di costi. Ormai i costi della stampa tradizionale e di quella al sublimatico si equivalgono. Non capisco allora tutta questa resistenza soprattutto al Centro Sud nei confronti dei pannelli di stampa al sublimatico. I centri commerciali al Nord stanno rispondendo meglio, a riguardo."

Purtroppo c'è diffidenza. La gente ha imparato e a proprie spese a non fidarsi delle nuove invenzioni e delle novità in genere, e questo spiega la diffidenza qui in Italia, specie al Centro Sud, di rimbalzo anche verso la stampa al sublimatico. È un segnale preoccupante di un cambio di strategia che sta spingendo le piccole aziende verso l'autopromozione spesso fallimentare. Ha la percezione che sia cambiata anche la comunicazione pubblicitaria e la forma con cui farsi pubblicità, oggigiorno?

"Oggi va di moda autopromuoversi sulle piattaforme social. Può essere la scelta giusta, anche perché poco dispendiosa, per chi opera nell'arte, ma un'azienda affidabile che ricorre a questi mezzi pubblicitari, si brucia in partenza. Occorrono figure specifiche e specializzate, altrimenti si cade nella prepotenza."

Imprenditore Modica, lei ha toccato un tasto importante a proposito della pubblicità oggi che non esita a definire dannosa e prepotente.

"Sì. Qualifico in questi termini la pubblicità odierna da quando ha preso piede la comunicazione virtuale. Spesso non ci si affida a persone esperte che sappiano attenersi anche a un regolamento deontologico che, se esiste, non viene fatto applicare. Il risultato è un eccesso di slogan fastidioso che impedisce ad esempio la lettura scorrevole dell'articolo che interessa. Assistiamo a un uso selvaggio della pubblicità."

C'è anche scarso controllo sull'autopromozione e sulla campagna pubblicitaria dei siti d'acquisto. 

 "Assolutamente sì. Ognuno sui social si fa autopromozione, ma chi gestisce le piattaforme non si cura minimamente di verificare attendibilità e affidabilità di chi si propone. Lo stesso discorso vale per i siti di vendita online che ti presentano un prodotto e poi ti rifilano un altro totalmente scadente."

Fuffa e truffa oggi si accompagnano. La pubblicità ingannevole esprime e al tempo stesso traccia i contorni di una realtà che non ha più una sua definizione, perché stimolata da obiettivi che puntano solo al dio denaro. A farne le spese spesso è la vera competenza che in questa giungla selvaggia di false informazioni non viene riconosciuta, né tantomeno viene incoraggiata a emergere dalle istituzioni che come loro priorità dovrebbero avere la tutela e la salvaguardia del cittadino comune, soprattutto del più debole.

Ringrazio l'imprenditore Angelo Modica per averci concesso questa nuova conversazione su contenuti che, spaziando dai temi puramente di natura economica, delineano una società che sembra aver perso la bussola.

Agli imprenditori Modica e alla loro attività i migliori auguri da parte mia e della Redazione. 

VIDEO. New Decor System - Installazione

 

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Ippolita Sicoli