La stampa al sublimatico nelle installazioni e nel settore pubblicitario. Perche conviene? Ne parliamo con l'imprenditore Angelo Modica
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La stampa al sublimatico nelle installazioni e nel settore pubblicitario. Perche conviene? Ne parliamo con l'imprenditore Angelo Modica

Stiamo cercando di voltare pagina, ben consapevoli che la pandemia non è ancora finita e che lo strascico di morti e di disperazione è ancora lontano dall'essere un mortificante ricordo. Come sarà la primavera che ci aspetta? Quali settori subiranno un inarrestabile declino? E il settore pubblicitario con l'arresto di tutto l'indotto del mondo dell'arte e dello spettacolo, con quali prospettive punta sulla ripresa?

Ne parleremo in questa intervista con l'imprenditore Angelo Modica, delle aziende leader New Decor System e New Mod System che operano nel settore della stampa sublimatica, cercando con lui di individuare segnali di una sospirata e alquanto necessaria ripartenza dell'Italia.

È passato un anno dall'emergenza Covid che ha spazzato via dal mondo una visione della vita a colori, fatta di incontri e aspettative. È passato un anno e in Italia sembra già primavera. Ci illude questo clima che tutto sia ormai risolto o in procinto di ricominciare tra luci ed ombre. Con la campagna vaccinale che, seppur lenta, è già iniziata, tutto sembra alle nostre spalle. Si va verso la ripresa, si crede ora. Ma per chi? L'incubo della morte è fresco nel ricordo e per molti affatto superato, mentre dell'altra morte, quella dell'economia, sono ancora pochi a rendersene conto. Ed è proprio su questo che è incentrata l'intervista di quest'oggi rivolta all'imprenditore Angelo Modica che ringraziamo di essere nuovamente qui con noi per descriverci la difficoltà di un settore, quello pubblicitario, prima trainante dell'economia imprenditoriale e ahimé, oggi in grande affanno come lo è il comparto delle aziende e delle imprese.

Signor Modica, lei si occupa con le sue aziende, della stampa e anche della stampa al sublimatico da impiegare anche nel settore degli allestimenti. A un anno dalla pandemia, cosa si prospetta di nuovo nel suo settore?

“Il settore degli allestimenti, da quello fieristico a quello cinematografico e non solo è stato rivoluzionato dall'inserimento di nuovi materiali e tra questi il sublimatico che comporta numerosi vantaggi, in primis quello di essere totalmente riciclabile. Il problema è che la pandemia ha fermato e rallentato tante realtà produttive.Tutto è ruotato per un anno attorno al discorso Covid e pertanto manca ancora l’applicazione della legge a sostegno del sublimatico.”

Nonostante sia un settore nuovo e innovativo, quello degli allestimenti al sublimatico versa in condizioni poco floride. Come mai?

“Il settore degli allestimenti è strettamente legato a quello dell'economia. Il mondo economico al momento è in grave sofferenza. La produzione è ferma, anche quella artistica e dello spettacolo. I cinema e i teatri sono chiusi e col sublimatico si realizzano i rivestimenti interni.”

Anche i rivestimenti dei centri commerciali sono in sublimatico.

“Certo. I rivestimenti di ogni ambiente oggi si tende a farli in sublimatico che come già detto, è un tessuto riciclabile al 100% perché fatto di poliestere che si ricava dalla plastica. Il suo utilizzo è indicato anche e in particolare per gli ambienti interni affollati perchè non sprigiona esalazioni tossiche.”

Signor Modica, quando si parla di settore pubblicitario, subito viene in mente l'allestimento dI grandi pannelli che si vedono montati lungo le principali arterie stradali o sui fianchi dei grossi stabilimenti aziendali. In realtà, il settore pubblicitario è molto più vasto e in ogni ambito è applicabile la stampa al sublimatico.

“È molto vasto e molto importante. Un tempo l'immagine, la scenografia riguardavano soltanto il mondo del Cinema e dello Spettacolo. Oggi la scena è in ogni dettaglio che si mostri agli altri. È tutto ciò che rientra nella sfera della visibilità. Quindi, riguarda tutte le aziende dalla più piccola alla più grande. È un aspetto fondamentale dell'economia di mercato. Un'azienda si fa notare innanzitutto dalla sua presenza visiva che dev'essere studiata bene a partire dal marchio e dal biglietto da visita, fino ad arrivare alle etichette, agli slogan e alle insegne pubblicitarie. Il nostro è un mondo governato dall'immagine e l’accurata presentabilità studiata nei minimi dettagli, comporta notorietà e affidabilità alla azienda.”

In base a quanto detto, volendosi proiettare verso il futuro, lei il settore degli allestimenti come lo immagina?

“Il futuro del settore è il sublimatico, perché il futuro lo si vede impostato esclusivamente sulla cultura del riciclo e del rispetto totale dell'ambiente, possibile con l'utilizzo della stampa a inchiostro ad acqua a impatto zero. In più si focalizzerà l'attenzione sul risparmio di tempo e sulla velocizzazione delle operazioni anche di smantellamento e di montaggio nel comparto pubblicitario. Stare a smontare e a piazzare pannelli di stampa in PVC comporta spesso dispendio di tempo, di lavoro senza che vi sia la garanzia di un risultato soddisfacente. Il sublimatico è facile da montare e da smontare senza dispendio di tempo e di energie. In più garantisce negli allestimenti un lavoro ad alta rifinitura e di precisione.”

Il sublimatico non è solo per le installazioni. Esso trova spazio anche nel settore dell'abbigliamento.

“Esatto. Nasce dall'applicazione del poliestere nel settore dell'abbigliamento. Fu usato per la prima volta in Inghilterra, perché le donne non avevano più tempo da impiegare nella stiratura dei capi. Il poliestere ha in più il vantaggio rispetto agli altri tessuti di fissare le pieghe e per questo viene utilizzato non solo insieme al cotone, ma anche al lino e per ogni altro materiale. Trova impiego nella produzione di magliette e anche di costumi. Questo anche perchè l'inchistro ad acqua utilizzato non rilascia odori sgradevoli.”

È un tessuto moderno, però ancora poco conosciuto anche dai giovani, per quanto concerne l'applicazione nel settore della stampa. Come se lo spiega?

“Effettivamente, tra tutti i tipi di stampa esistenti, il meno conosciuto è proprio il sublimatico, perché nuovo e innovativo. L'ecologia qui da noi è una realta ancora poco avvertira, per molti versi insondata. Qui in Italia s’incontrano diverse difficoltà nell'applicazione delle norme a riguardo.”

Tra i settori economici, quello che mostra maggiori sofferenze è proprio l'abbigliamento.

“Ormai è totalmente in mano ai Cinesi che purtroppo non intendono adeguarsi alle nostre regole. Per lo stesso motivo è difficile che una ditta cinese si rivolga a me che tratto il sublimatico regolamentato da severissime clausole e sottoposto a rigorose certificazioni.”

Come le sembra il Governo Draghi rispetto al precedente?

“Ancora è presto per dirlo. Spero che si adoperi per rimettere in moto l'economia. Occorre ripartire perché i soldi per la cassa integrazione stanno finendo. Occorre investire non in termini di sussidi come è stato fatto fino a ieri, ma proponendo e adottando misure serie. Si parla con questo nuovo governo di abbassare i contributi dei lavoratori e mi sembra un provvedimento giusto, dal momento che tante piccole e medie imprese non hanno più risorse per ripartire. Occorre abbassare le tasse e ridurre la pressione fiscale sulle aziende, incoraggiando chi vuole ricominciare.”

Si parla di nuovo assetto dell'economia nella stagione post pandemia. Con quale realtà lei crede dovremo scontrarci?

“Sicuramente molte aziende scompariranno insieme a tanti negozi nei centri delle città, costretti a chiudere anche per il costo degli affitti. Il turismo è l'altro settore che faticherà a riprendersi insieme a quello dell'artigianato destinato a sparire anche per i costi alti. Quello del sarto ad esempio, è uno dei mestieri al tramonto, perché un capo di sartoria ha un costo eccessivo che da ora in poi nessun Italiano di ceto medio potrà più permettersi.”

Quali realtà produttive invece secondo lei reggeranno?

“In Europa ormai c'è solo l'industria automobilistica, in Italia ormai neanche più questa visto che la Fiat si è trasferita altrove. La Cina si è impossessata di tutto.”

Forse il futuro consisterà nel compiere un passo indietro con la consapevolezza però di veder distrutti in prospettiva i propri sogni. Sentiamo spesso dire che questa epidemia ci ha insegnato e forse il suo insegnamento consiste nel farci ritrovare, orientando il nostro sguardo verso la semplicità perduta a causa di una pressante accelerazione dell'economia capitalistica. Insegnare in fondo è questo: educare a trovare se stessi e a ritrovarsi. Cambierà la visione del mondo che continuerà ad ampliarsi grazie al continuo apporto delle nuove scoperte scientifiche nella Fisica Quantistica e grazie all'irrinunciabile ormai, mondo virtuale. Ma di certo, se come dicono si riaffermerà la superata economia di sussistenza, il mondo tornerà ad essere il proprio personale circondario, ristretto ed intimo, però sicuramente sano. Ma intanto, pensiamo al presente, a salvare fette di storia e di tradizione che conferiscono valore non solo economico ad aziende e imprese, affinché alle morti da Covid già registrate, presunte o vere che siano, non vadano a sommarsi anche quelle di etichette non astratte che sotto il loro nome nascondono tante vite operaie che hanno lottato tanto per costruire il loro e il futuro di tante generazioni.

Ringraziamo ancora l'imprenditore Angelo Modica per la sua disponibilità ad averci illustrato quella che è la situazione attuale dell'Italia sotto il profilo economico e non solo. A lui e alle sue aziende va il nostro augurio di una convinta ripresa accompagnata da una nuova e condivisa coscienza che non vi è presente e men che meno futuro, se non impegnandosi a proteggere e a difendere il nostro pianeta.

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Ippolita Sicoli
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