Il mondo di oggi manca di sensibilità individuale, dialogica, interpersonale.
Il sociale ha colmato il silenzio del vuoto trasformandoci in macchine dall'evoluzione indotta, non più spontanea del pensiero. Il sociale è un impegno astratto, assorbito dalle anime che ignorano la loro essenza e si protendono verso un sogno dai contorni fisici. Si parla di grandi temi per non scivolare nel sé. Per non mettere a nudo l'ombra della natura individuale. Perché qualunque sia la nostra identità, va protetta da un pudore che esprime solo vulnerabilità e il timore di scoprire il vuoto che si ha dentro.
In un mondo di atroci falsità e che non dà valore ai pensieri, impariamo a tenerci strette le persone che sanno guardare oltre le parole dettate dallo sconforto e dalla rabbia del momento. Impariamo a rispettare e ad aprire il cuore a chi dice ci sono ed è presente davvero. Regaliamo un sorriso e una parola buona a chi con noi è vero e generoso, perché quella parola buona e quel sorriso possono salvare la nostra vita e anche quella dell'altro. Perché chi dà e dà veramente sa quanto è importante ricevere.