Vorrei entrare in questa foto per rivivere il non vissuto che mi porto ancora dentro e lasciar sbocciare la speranza del cambiamento alle svolte della mia strada. E soprattutto, per scoprire me attraverso te.
Non c'è luogo di quelli attraversati nel passato che non ti, ci appartenga. Ogni cosa indossa il mio tormento. Ogni cosa parla di te e spiega il mio distacco dal mondo che mai avrei conosciuto se insieme avessimo calcato questi luoghi. Noi siamo soprattutto nella nostalgia negata e ciò ci fa assaporare la fantasia. Grazie alla fantasia ci riscopriamo uniti e rivisitiamo luoghi dell'integrità e identità della luce che li rende sempre attuali, di pari passo con i nostri sentimenti.
Ho cura dei miei ricordi perché l'ombra che nascondono conferisce una luce enigmatica e di sonno. Il rifugio in cui accorro per difendermi dal mondo in cui mi sento goffa e mai all'altezza dei suoi disvalori. Lì nel non vissuto io.ti percepisco e attraverso te ritrovo me. Perché noi siamo nelle nostre paure vissute che incrociano desideri e dall'incontro di paura e desidero si sbroglia la vita. Le paure sono passate, molte sono tornate a farmi visita come parassiti che si nutrono di speranza e di un fiore che è promessa. Perché l'uomo in questo è più che nel vissuto. In ciò che ha lasciato andare per renderlo proprio e farlo scivolare dal cuore come un fantasma presente con cui tenere caldo il luogo dei freddi giorni. La sua casa da popolare di dolcezza e di ritorni con cui superare le tetre solitudini.