Nel regno invisibile di Fate ed Elfi
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Nel regno invisibile di Fate ed Elfi

Nel regno invisibile di Fate ed Elfi

Amore e Psiche
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La Natura è magia. Oltre l'apparenza è un mondo meraviglioso che le storie e le antiche credenze mantengono in vita di contro alla modernità.

Claudio Scandelli - Terre di Crema
Claudio Scandelli - Terre di Crema

 

Le luci artificiali offuscano ciò che per sua struttura era destinato a durare e a rendere splendenti le tenebre. La Natura è governata dalla luce che al contrario di quanto avviene nella nostra ordinarietà, è contenuta dalle tenebre. Pochi sono ammessi a vedere quanto nel mondo fatato avviene e solo chi ha impressa negli occhi la magia propria della Natura.

La parola "fata" collega nella sua radice etimologica il verbo "dire" al vocabolo "fato". Il destino è predizione e le fate sono creature magiche che assecondano l'ordine preciso che regna nel Cosmo, andando così oltre la caducità del tempo e la definizione degli orizzonti spaziali. Sono il cuore delle cose e impresso hanno volontà Superiore che ha dato vita all'Universo intero. Non esiste magia che non operi concretamente e il "dire" e il "destino" sono legati al principio di volontà come costruzione. Quindi al fare. Non esiste magia che non intervenga a sciogliere i nodi delle leggi fisiche in virtù di benefici grandi. La magia per come la conosciamo suddivisa in bianca, nera e rossa associata alla negromanzia è frutto di un lavoro arbitrario dell'uomo che esercita la propria volontà coercitiva su quelli che sono i meccanismi interni (i vincula) che regolano le leggi del mondo visibile.

Come le Fate, gli Elfi sono esseri di luce, bianchi come suggerirebbe la radice dell'etimo. È degli Elfi la capacità  di cambiare forma e di trasformarsi in animali del repertorio immaginifico rurale. La loro fluidità metamorfica li associa al regno liquido le cui rappresentanti dell'immaginario collettivo sarebbero le sirene: fate con la coda di pesce. Esiste una vera e propria letteratura di testimonianze di persone semplici: contadini, pastori e cercatori di funghi che li avrebbero visti o incontrati almeno una volta nella loro vita. In ogni caso, si tratta di esseri magici, che contribuirebbero a mantenere in vita i principi e le leggi sottili in seno alla Natura. Esistono elfi belli, birichini e persino perfidi, ma anche qui come per la scansione della magia prima citata, la differenziazione è frutto del pensiero e dell'ingerenza dell'uomo tra le regole che vigono e alimentano gli equilibri all'interno della Natura.

Esiste una simmetria speculare concepita nell'uomo che si riflette nella Natura animando in base al proprio sentire, quanto avviene nel Cosmo. Altro è un'estensione delle proprie negatività che vengono dalla cultura razionale riflesse sul soprannaturale, investendo anche l'universo delle entità sottili al fine di scardinare la loro autentica diversità. A mano a mano che la sfera razionale e l'intelligenza utilitaristica hanno preso il sopravvento nelle culture umane, il mondo sovrasensibile ha sentito la necessità di ritiarsi nel suo mistero per non rischiare l'estinzione o divenire contagiato dalle prerogative umane.

Sono pochi oggi a intravedere nel profondo bosco la magia relativa alla presenza di questi esseri che ritroviamo nella letteratura ormai di second'ordine di fate e folletti. Eppure esistono ed esisteranno finquando l'uomo non avrà smesso di stupirsi ed emozionarsi dinanzi alla magia e al fascino della Natura ancestrale che ancora possiamo ritrovare lontano dai grossi centri abitati e in quella dimensione agreste che dissolve i pensieri, tanto cara ai nostri avi.

Leggi la poesia: La filastrocca di un elfo

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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