L'amore sviluppa la gratitudine e questa accede al ringraziamento. L'amore fa sospirare ogni dolore e nelle persone troppo stanche si spegne l'amore prima che esse spengano loro stesse. Il dolore è l'altra faccia dell'amore che rende gioioso e possibile ogni tragitto e il passaggio attraverso le strette porte.

Ci conduce l'amore su un vascello che seguita piano a fluire sulla corrente e conosce patimenti solo quando s'interrompe il suo destino che è quello tracciato nel suo cuore.
L'amore è sconfinamento e tutto rende possibile. Anche alla morte di rendersi vita ed è quanto Gesù ci ha insegnato con la via della croce. Non il dolore dovrebbe impressionare ma la luce del suo corpo straziato, che grazie alla croce si fa totale, espandendosi in tutte le direzioni. La croce è questo e al suo centro c'è Dio. Il dio che orienta la luce di cui è figlia. Alla croce segue l'abbraccio che è uovo primordiale che contiene tutto nell'infinito. L'abbraccio è appartenenza che sostiene e incoraggia e la luce di un abbraccio rafforza l'Universo. L'abbraccio è uovo e altresì l'arca di Dio che ci traghetta tra le intemperie e ci sostiene in quanto figli suoi. È madre con il vigore fisico di un padre ed è involucro di noce che nutre e contiene il gheriglio all'interno.
Tutto questo è Amore e io e te in lui. Indispensabile è esserci, perché io senza di te sarei un'altra con una storia estranea alle spalle e un domani incerto. Tutto sarebbe inutile e il mio essere orfana in una peregrinazione in solitudine.
Leggi la poesia: Perche' so che ci sei