Ogni cosa nasce e muore dentro di noi. Dentro di noi si compie ogni inizio e ogni fine. Dentro di noi è la chiave della vita che spegniamo o aiutiamo dando risposte.

L'azione è di per sé risposta e ogni risposta nasce da un'intenzione che è già di per sé disponibilità. La vera disponibilità nasce nel momento in cui accogliamo dentro di noi i legami che intercorrono tra le cose. In virtù di questi, constatiamo che il tutto converge verso l'alto. Se vogliamo trovare delle risposte, non esiste luogo migliore di un tempio e quale tempio sarebbe più ierofanico di un bosco? La convergenza degli alberi verso l'alto ha di giorno come di notte il suo astro di riferimento, ed è un continuo e persistente mai insistente rimandare a Dio.
Ho scelto il vocabolo "persistente" e non "insistente" perché nella Natura ciò che persiste trasmette contenuti e riesce a cambiare gli esseri umani nella direzione della vita che è amore. L'insistenza è dei prepotenti e non insegna nulla. Si insegna nel momento in cui si accompagna l'altro a rendersi disponibile al cambiamento che è in realtà ritorno alla riscoperta delle origini e a chi si è davvero. Il cambiamento che non muove in questa prospettiva è arido e porta alla dissoluzione. È quanto stiamo sperimentando in questa epoca di cui lo slogan distintivo è proprio "cambiamento" che sta portando l'uomo ad isolarsi anche dalla Natura che è simbolo e ierofania.