La pelle nell'ambiguità del reale
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La pelle nell'ambiguità del reale

La pelle nell'ambiguità del reale

Amore e Psiche
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Eravamo portati a concepire la Verità come qualcosa di molto vicino ma invisibile nella realtà, perché troppo profondo.

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Oggi invece la tecnologia piu' avanzata ci porta a concepire la verità come qualcosa di molto vicino ma confuso con la realtà. Questa a sua volta, si è allontanata e di molto dalla sua vecchia concezione che la legava alla dimensione sperimentabile ed empirica . Come indagabile e acquisibile attraverso la fisica, cosa che oggi non è più. Siamo giunti al paradosso di considerare la realtà ciò che viviamo attraverso l'ingresso nel virtuale non più assorto a mondo parallelo rispetto a quello reale, ma acquisito integralmente dalla realtà al punto da non riuscire più a distinguere l'amore vissuto da quello intrecciato sui social. Reale è diventato quindi tutto ciò che ci fa vivere intensamente attraverso le emozioni ma non con la pelle. Attraverso sensazioni e brividi. La pelle era il tramite per entrare nell'universo dell'altro. Poi l'esperienza più superficiale del vivere ci ha portati al superamento di vincoli e pregiudizi per assaporare la libertà prima e poi il libertinaggio attraverso un rapporto basato sull'uso e sul consumo dell'altro reciproco o a un binario soltanto. Oggi la pelle andiamo riscoprendola come una realtà superata che alla luce della sperimentazione di tutto, può ricondurci all'universo dimenticato dei rapporti vissuti e provati. Dal mondo proibito si sta tornando a quello anelato perché profondamente vero. Oltre che saremo? Oltre l'orizzonte cibernetico? Già gli odori non riusciamo più a distinguerli e nel rapporto costante con l'assenza di stimoli veri, ogni odore finisce con l'assumere connotati sgradevoli. Con l'odore siamo in presenza di un'anima che oggi non si sa più dove sia, non essendo più veicolata neanche dalla maschera.

In questo caos di figure multiple comprendere ciò che è giusto e distinguerlo da ciò che è sbagliato è a un livello utopistico. Nel gioco delle parti l'ideale sarebbe ricercare se stessi e ritrovare il Sé come unico vero maestro con cui procedere sulla strada della luce.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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