Il ritorno è semplicemente chiedere e ricevere perdono.

Cosa ci separa, dimmi, cosa.
Se l'angolo di quel sorriso amaro che inarca le tue labbra è anche un po' per me. Se di notte resti sveglio pensando al mio dolore, dimmi se accadrà che un giorno me lo rivelerai, come fa la tenda che lascia comparire il viso tondo e buono della luna. E dipinge disegni bianchi di gesso remoti... lontani...
Siamo parte di un sogno e le porte si chiudono verso di noi, dentro di noi per proteggerci dal flusso mortale della vita. Abbiamo bisogno di sentirci unici e approfittiamo della solitudine per calarci nel ruolo che ci spetta. E allora siamo in noi e indossiamo la giusta maschera che ci rende eterni come solo fa il silenzio che si bea della solitudine.
Oltre il sipario puoi pensarmi e concedermi di sentirmi tua, mentre altrove con altri corpi puoi fingere tradendo e tradendoti per essere lì con loro, non con me.
Tu sei l'unica cosa che resiste al tempo. Se chiudo gli occhi, tu sei l'unica cosa che resta.
Di notte i corpi si somigliano tutti sotto il sudario delle lenzuola che dominano l'anima. La notte asciuga i colori e disprezza la finzione. Si è nudi di notte e si nuota nel mare che ci ospita prima di concederci al sonno. E allora capita di raggiungere l'isola che ci aspetta da sempre. Altre volte è la caverna di un drago che ci inizia a misteri profondi. Altre volte ancora è la casa stregata dove intessiamo dialoghi con chi non conosciamo o riteniamo sbagliati. A volte l'amore trionfa ed è astro, sole e luna insieme. L'odio ha i contorni di un approccio sfumato con chi vorremmo un punto di affinità.
Di notte tu ci sei e in tutto questo. Io sono con me, io sono con te. Comunque sia, nel mio mondo. Il Cosmo si restringe e diviene te. Mi spaventa tale concentrazione in uno spasmo e l'azzeramento di ogni distanza. E mi spaventa l'alba che mi coinvolge in un nuovo giro di trame e di pensieri. Di dialoghi negati e di assoli davanti al telefono. I ricordi camminano con me e sono il silenzio di una nuvola che si disfa per ritornare e lasciarmi sperare.