In ciò che si contrae c'è un senso di compiutezza. Si contrae un accordo, il matrimonio, una malattia... Un unico verbo per svariate situazioni. Alla base c'è l'esigenza di dare corpo a un qualcosa di finito e quindi irreversibile, in un mondo governato dall'instabilit
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La Legge impone l'ordine affinché il quieto vivere dimori in un mondo dominato dalle sopraffazioni e gestito da impossibili accordi regolati dagli svariati ego che comandano gli uomini. L'Etica applicata alla Legge fa sì che gli individui, seppur compressi dentro le rigide formule vergate, siano persone.
"Legge" e "Contratto" sono il primo antecedente e altresì consequenziale al secondo. Chi legge possiede il governo delle parole che decifrano il mondo. Il contratto è di chi scrive. Con-tratto, ossia, segno sul foglio bianco. Chi scrive lascia una traccia di sé nel mondo che lo ospita, ma la cultura di chi possiede la dimestichezza nello scrivere, gli fornisce l'opportunità di uscire dal suo proprio universo e di interagire con gli altri lasciando il segno di sé al di fuori. La penna del poeta è il pennello del pittore che riproduce l'armonia delle proprie emozioni imprimendole delicatamente sui contrasti del mondo.
L'uomo è nato lettore innanzitutto, di quanto gli accadeva intorno. Lo stupore alimentato dal ciclo della luce e dai movimenti del cielo lo hanno reso riflessivo e da qui creativo. L'apertura al mondo si traduce nel bisogno di comunicare attraverso la creatività primitiva di cui l'uomo ci ha lasciato traccia attraverso i graffiti e la pittura rupestre.