La conoscenza solo tramite la mediazione e la meditazione della e sulla Natura si eleva a saggezza.

Oggi manca questo contatto, ragion per cui la conoscenza è sempre più sterile e il cervello umano va sempre piu' somigliando a un archivio di dati slegato dal contesto ambientale e naturale di cui l'uomo è ancora parte. Il piano orizzontale gli è dato dagli insegnamenti della Natura che nutrono la trascendentalita' e la via della luce. Oggi l'uomo non ha più un suolo preparato e il suo cammino è quello di un funambolo che barcolla tra il dire e il fare di uno sciocco paroliere. Chi osserva la Natura, guarda al proprio dentro. Quindi, l'attività di osservazione la Natura non può essere ridotta alla passeggiata domenicale nel bosco o all'assunzione della dieta vegana. Osservare la Natura significa rispettarne le leggi e uniformarvisi, in quanto essa è espressione speculare della nostra trascendenza che incrocia a ritroso sui suoi passi lo spirit dei nostri avi.