Settembre è il mese della purificazione, e’ il mese in cui si lascia andare il turbine di esperienze vissute in estate.
A settembre viene spontaneo prendere il distacco dalla frenesia, dall'irrazionalita’ tumultuosa che acceca nelle calde giornate d’estate. La gioia ha in seno il dolore, se non vissuta con una buona dose di consapevolezza, ma i demoni estivi spesso la fanno da padroni, lasciandoci a settembre con un pugno di niente.
Lasciare andare per ritrovarsi. Cio’ e’ possibile spalancando la porta dell’interiorita’ che introduce ai mesi autunnali.
Col ferragosto raggiungiamo l’apice della dispersione “adolescenziale” dell’ebbrezza estiva e anche la luce declinando vertiginosamente dopo il 15 prepara al preludio della lentezza. Il sole sembra socchiudere gli occhi a mano a mano che c’inoltriamo in settembre, facendosi carezzevole e timido. Ci prepara al sonno in cui ogni cosa appare nitida nella sua nudità e per tale motivo, la fine di agosto sigla nell’animo la chiusura del vecchio anno e l’incipienza di un nuovo ciclo. Tutto si smorza nelle localita’ turistiche che riassemblano le esperienze dei mesi trascorsi come qualcosa di tumultuoso e lontano, ricordandoci che non siamo nella sfrenatezza e che abbiamo bisogno di calma e riposo per ritrovarci.
A settembre ci spogliamo di tutto cio’ che non ci arricchisce di senso, mentre riavviciniamo tutto cio’ che invece ci appartiene ed e’ vero. La purificazione apre la strada al dolore e alla terra lavata dalle prime e incalzanti piogge. Gli errori dentro di noi maturano, vengono a galla per insegnarci attraverso l’esperienza del distacco che segue alla purificazione e ci libera dal dolore.
La celebrazione che ricorre nel mese di settembre della festa di Maria Addolorata ha questo scopo, ossia ci ricorda di rientrare in noi. Apre un percorso doloroso ma necessario che ci preparera’ nel tempo alla rinascita del Natale. La festa dell’Addolorata marca i momenti di passaggio, recuperando l’arcana porta del cielo che nel calcolo dei giorni si schiude in corrpondenza dell’equinozio del 21-23 settembre e si socchiude a marzo, orientandoci verso la terra.
Ogni passaggio ha in se’ una morte e una rinascita e noi siamo il senso di questo grande mistero che ospitiamo in noi stessi e attraverso cui ci rinnoviamo.