Nella galassia dell'amore
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Nella galassia dell'amore

Nella galassia dell'amore

Amore e Psiche
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Il corpo serve a riconoscersi e a ritrovarsi. L'aspetto esteriore ci aiuta in questo in un percorso che dal tempo entra nello spazio per poi far ritorno al tempo di cui non portiamo memoria.

Salvador Dalí, Deux danseurs, 1949
Salvador Dalí, Deux danseurs, 1949

 

Ciò che è  dietro la nostra storia lo cogliamo attraverso le rughe dello sguardo che cristallizzano un’epoca che abbiamo lasciato morendo e rinascendo. La nascita nel tangibile serve forse a ritrovare ciò  che  abbiamo dato per perso e le lacrime versate sono il sangue del nuovo transito, utili a darci forza e a plasmare il carattere.

Se fossimo solo spirito nelle sue varianti di luce, verremmo distratti da un'esasperante libertà che impedirebbe il contenimento dell'amore  nella forma. Siamo corpo oltre che spirito per galoppare nell'avventura dell'esistenza e per dare solidità  ai sentimenti. E per non essere schiavi della libertà ma saggi nel suo uso. Nella contingenza di  ritrovarsi ci si riscopre e i sentimenti si elevano nella fusione dei corpi. Ciò fa dire che l'amore è  un'esperienza mistica e che in molti casi va imparato nel tempo con il risveglio della Sapienza. In altri casi l'amore è  un  fulmine che coglie chi è  già  pronto e  non ha bisogno di alcuna preparazione.

Il volto, il corpo, le movenze dell'altro le ripeschiamo in noi da un remoto bagaglio  rimasto chiuso per tanto e indicibile  tempo e per questo assume valore. L'altro riflette ciò  che  siamo in un percorso dato e assorbito dell'anima e in questo,  l'altro siamo noi.

In un mondo di amore disegnato dai santi non c'è spazio per i giudizi che impediscono di amare e l'umanità  appare una nube di luce in cui si polverizzano le singole luci. L'umanità per chi ascende alla santità è  una galassia luminosa che splende di più scintille. I santi colgono solo le onde dello spirito e il suo fluttuante disciogliersi nell'infinito. Se entriamo nel merito dell'amore a due, di coppia, constatiamo che esso serve a dare consistenza a ciò  che  apparrebbe aria o stella, a discernere le sostanze presenti,  variegate come  densità,  e a dare ordine. C'è  un ordine in tutte le cose e anche nella scala dell'energia che grazie all'amore non si dissolve. L'amore di coppia è  centripeto e lo ritroviamo nel simbolo dell'infinito che diparte dal suo centro e ad esso fa ritorno. L'amore universale è espansivo e si allontana avvolgendo e impregnando ogni individuo. È il collante di ogni epoca, è  un calarsi minuzioso in profondità, scalino per scalino. È  l'onda dell'infinito che si diparte seguendo la propria  strada.

 

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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