La mano del Pensiero
La scrittura imprime l'essenza delle cose. È libertà ordinata che matura dalla riflessione. Il corsivo raccoglie in sé l'inconscio nelle sue sfumature più labili e si tramuta in arte. L'ispirazione divina si trasferisce nella scrittura che diviene presagio e lettura del futuro, riflesso dell'Eterno. A differenza di miti e leggende diffusisi attraverso la trasmissione orale, la scrittura scinde l'inverosimile dal dato certo e diviene in Medio Oriente prova scientifica dell'inconfutabile esistenza di Dio. La geometria è anch'essa segno e sedimento. La qualità discinta in quantità è numero e calcolo del rapporto tra finito e infinito. La lettura del mondo quando si fa analisi da' luogo alla matematica frutto dell'esercizio del Pensiero, che è filosofia. Dei filosofi antichi il piu' incline alle questioni dell'anima è Socrate il cui pensiero viene filtrato e illustrato dalle scritture dei suoi discepoli. Come Gesù, Socrate parlava ai suoi del tempo dettando punti fermi in un’Atene contraddittoria e destinata al declino.
Si scrive per lucidità e ordine, si racconta per ricreare un ordine facendo leva sui pilastri dell'uomo In attesa che si ristabilisca un nuovo equilibrio. Più si è vicini al caos, più si sente il bisogno di adoperare la scrittura che diviene strumento di sopravvivenza.
Come la scrittura, così i colori. Il pennello verga sulla tavolozza e ridisegna iL mondo con gli stati d'animo del pittore il quale rispolvera l'arche' delle cose nella scacchiera di luci ed ombre. Il pensiero è l'infante dell'anima primordiale e il pittore è un bambino che mette ordine tra le macerie del mondo inventandolo secondo le sue inclinazioni.
Il Profeta è l'adulto che ascolta e trascrive, il pittore e’ il fanciullo intento a scoprire. Se l'arte è verità come ci ricorda l'etimologia delle due parole, comprendiamo il significato sacro attribuito alla scrittura, un vero e proprio gioiello di bellezza. Gli ammanuensi ricalcano il pensiero di Dio impreziosendolo, facendone una regola di vita. Così, chi adopera i colori ad acquarello ottenuti daI pigmenti che si trovano in Natura, mescolandoli secondo le proprie esigenze, ripropone quanto fece il Dio ebraico che con la terra diede forma all'uomo, il microcosmo.