Conosciamo i confini e le delimitazioni nel momento in cui siamo messi a confronto con l'esperienza della luce, eppure le forme albergano dentro di noi gia’prima di nascere.
La Forma è presente dentro di noi a prescindere e il Reale la risveglia, collocandola nella coscienza. La forma e’ l’immagine del regno segreto di cui, risorgendo alla vita, non rimangono che tracce trasposte nell’inconscio immaginifico. Durante il cammino esistenziale impariamo che la forma e’ il nudo della sostanza che perde vita propria nel momento in cui viene catalogata dalla coscienza che la riempie di altro. La forma diviene quindi esperienza tangibile che siede nella storia e si traveste di materialita’. E’ il presente che abita entro i recinti di una contestualizzazione precisa di cui si nutre e a cui rilascia contenuti. La forma si trasforma pertanto in nuova sostanza che non perde le sue connotazioni passate riesumabili attraverso l'ombra.
L’ombra è quindi figlia della luce ma altresi’ dimensione preesistente e determinante la luce stessa. È il crepuscolo sul nascere della coscienza che mette a nudo ciò che apprende in questa vita, nel Presente, ma lascia socchiusa la porta del mistero che apre al Sacro. A questo si offre, scatenando pulsioni di paura e desiderio che riscontriamo negli archetipi di preludio all’Estetica dei Miti.
La luce e’ figlia delka notte di cui conserva traccia attraverso l’ombra. L’ombra e’ il profumo dell'amato, ciò che resta della Madre Primigenia. È il mistero attraverso cui si spiega la presenza di Dio agli albori del presente.
Chi siamo se non ombre vagolanti nella luce? Indegna e’ la coscienza che calpesta l’ombra, considerandola un essere minore per il fatto stesso di essere impalpabile e disgiunta dalla materia. Una coscienza educata dalla ragione non abbraccia l’ombra, al contrario la rifugge. E’ quanto accade oggi in cui ogni cosa e’ esposta alla luce del sole che risplende senza illuminarci. Siamo ombre senza luce, figlie sradicate di un presente che non ci appartiene. Dio e il suo assoluto sono lontani e ci attendono oltre i confini della forma a cui abbiamo affidato altri significati. Dio e’ombra, il regno del vago. Il non filtrabile che si connota di mistero da cui sguscia la vita. Dio, attraverso lo Spirito Santo, e’ l’ombra che feconda Maria da cui nascerà il Salvatore che ci condurra’ nella nuova Patria che dentro di noi riaffiora con nostalgia e poesia, in sogno.