La Basilica di Bari, il luogo e il Graal
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La Basilica di Bari, il luogo e il Graal

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La Basilica di Bari, il luogo e il Graal
La Basilica di Bari, il luogo e il Graal

 

Siamo fatti di lontananze. D luoghi che non riconosciamo e in cui non ci riconosciamo. Nonostante il suoi molteplici significati, Bari è la Basilica. Monumento eretto a San Nicola e che omaggia la portentosa terra di Puglia. È il centro e il cuore delle infinite vie dell'antichità e in questo trova il suo recondito riferimento il Santo Graal.

Che cos'è ordunque questo oltre a prezioso calice, se non l'accesso nudo e remoto a noi stessi? Il sagrato ci parla proprio dello spazio del silenzio che sta al di qua dell'accesso alla Santità e al suo culto. È il confine tra sacro e santo che sa riconoscere nei Santi le figure che intercedono presso la luce di Dio. Il sagrato e il.piazzale antistante alla Basilica di Bari ci parlano dei pellegrini giunti da località remote e di diverse identità. La Basilica era luogo di tramite in cui acquisire l'appartenenza dal Sacro al Santo. Un processo questo che richiamava la conversione più profonda già incontrata attraverso la figura di Saul San Paolo che trova Dio andando ben oltre i precetti sacri della sua identità culturale che bella Pietas trovava le sue radici.

Come si potrebbe ordunque rimanere indifferenti dinanzi all'imponenza di pietra bianca della Basilica? La pietra di Puglia ti scioglie il cuore e il duomo di Trani sorto proprio sul mare, ci dà prova eloquente di questo sentimento.

Quanto opera trasformazioni nel cuore è luce amorevole. In questo la potenza della pietra va a incrociare l'autorità del Santo che spinge l'uomo a tuffarsi in sé stesso per cogliere la propria luce raggio di Dio.

A differenza di quanto ammiriamo nel Duomo di Milano edificato in età gotica, la Basilica conduce a un ritrovarsi attraverso l'accorpamento nell'unità iniziale. La data 6 dicembre lega Sant'Ambrogio (dal celtico druidico Emrys) a San Nicola, inducendo a pensare analogie ben oltre le affinità. Il luogo di culto c'immette dunque in periodi separati, aiutandoci a comprendere che è l'arte muratoria e la sua peculiarità espressiva a conferire tagli propri e personali alla civiltà e al cammino di un popolo. La Basilica di San Nicola è il luogo, la base autorevole (Basilica da Basileus, re in greco antico) da dove far fluire il corso del tempo e l'imprinting culturale che andrà a sposare la Storia. È l'ombelico nascosto ai profani, dunque il Graal. È l'esternazione e non ostentazione dell'intelligenza matura dell'uomo di piedi in chiave critica nei confronti della cultura precristiana. Il Romanico Pugliese è l'albume d'uovo che protegge la vita sacra interna. Graal quale corolla di fiore con all'interno il sole. È anche il ritmo battente della luna che incrocia dall'alba sul mare la foresta marmorea di nuda pietra.

La Basilica di San Nicola è il dove in cui i popoli di tutta la terra, ciascuno con un proprio passato e una propria identità, trovano senso in Dio e riescono a conferire a Dio il Senso di tutto. Ove e Dove derivano dalla stessa radice etimologica di Uovo. L'uomo ritrova sé stesso solo entrando nell'uovo, nel guscio di un luogo. Da qui incomincia a crescere responsabilmente verso l'acquisizione della propria luce.

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.