La tenerezza del grembo sui gradini del mondo
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La tenerezza del grembo sui gradini del mondo

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La tenerezza del grembo sui gradini del mondo
La tenerezza del grembo sui gradini del mondo

 

Volere è il desiderio imperante che spinge al volo. Sentimento struggente che ci pone in relazione alle azioni che ci determinano. Siamo flussi di racconto in cammino e non stagnante scultura. Morbidi e non rigidi per attraversare le dune della vita e scalare le montagne delle nostre fantasie.

Si è soli per diventare il concentrato di Tutto e si è soli quando si stringe il Presente Eterno. Ecco dunque svanire e rinvenire tra le fronde dei boschi e lo sfuggente capogiro delle nubi sovrastanti l'antica voce degli eremi.

Eremo ed Eremita ci pongono sulla stessa linea di continuità di Ermetico. L'eremo e l'eremita sono immagini in fuga coi sogni e rappresentazione del sogno stesso. L'eremo è una dimensione che si apre nella misura dell'uomo col tempo che fu. Eremo è incontro e via pastorale. Testimonianza che rimane nella sua leggiadria, sospesa sul manto della terra. L'eremo è il sogno raccolto nel diluvio del tempo. L'arca nave e l'arca cofanetto dello spirito che ci risveglia nell'appartenenza vera a Dio.

Solo se siamo con e in Dio, Egli è in noi. E questa transizione ci riporta all'Unita' integra della Trinità.

Chi è l'eremita se non Colui che fa del sogno la casa di Dio? L'eremita è il santo asceta a cui il Medioevo associava inverosimili condizioni. Santi volanti o in preda a slanci ascetici con grotte sospese nel cielo. La potenza del sogno ritorna nel Medioevo e non solo corroborata da una rilettura degli antichi miti in chiave cristiana. La potenza del sogno è traslocazione onirica tra le braccia del mistero divino. Dove vada il mistico neanche lui lo sa dire o esprimere. È talmente dentro, a contatto col cuore delle cose che la parola si rende strumento di comunicazione inefficace. Altro dalla Parola che è e che visita il Santo.

Il Sei è un numero strano. Associato all'autorevolezza del Santo che si separa da questa terra. È volo e passaggio che si compie per mezzo del mare o di una conversione profonda, dalla spiritualità pagana alla santità del Cristo. Il 6 Ottobre ricorre San Bruno che ci comunica la corrispondenza profonda con i boschi vergini in cui si ritrae la luce e le giornate che si accorciano trovano il luogo d'essere. Santo autunnale, ci sposta verso la Caduta inferica prima del risollevamento solstiziale di dicembre. Una missione da realizzare consiste nell'abbandono di ogni luogo non venga riconosciuto casa al centro di noi. Bruno rimanda e introduce già nel nome all' ombrosità e alla solitudine quale fonte di pienezza. Il 6 dicembre festeggiamo la morte di San Nicola in prossimità del Natale che fa ritrovare Gesù nei bambini semplici. Costoro festeggiano il ritorno di San Nicola come del viaggiatore ai limiti del mondo che illumina e accende la fantasia. Quale dunque il senso dei regali distribuiti ai bimbi agli angoli del mondo? Col dono noi porgiamo noi stessi in relazione alla fonte da cui deriviamo. Regalare è riconoscere il valore dell'altro, da cui Regale per quanto lo rappresenta e lo spinge a diventare. Il gioco è la spinta di Dio a realizzarci astralmente e da lì nella verità. Il Sei è di fatto il dominio della sfera in cui convivono anche gli aspetti di noi transeunti e materialistici.

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.