Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
La finestra sullo Spirito - il Centro Tirreno
Approfondimenti di Arte e Cultura a cura della dott.ssa Ippolita Sicoli (Specializzata in Antropologia, Eziologia, Mitologia e Discipline Esoteriche)
01
Mer, Ott
Da Drago a Droga. Il cammino delle parole nello sconfinato Nord
Da Drago a Droga. Il cammino delle parole nello sconfinato Nord
Le etimologie ci aiutano a comprendere l'evoluzione dell'uomo in rapporto alla lingua. I suoni sono emozioni che traduciamo in noi sonoramente e che riconducono ai nostri sentimenti primitivi.
Una parola che appartiene al patrimonio più antico dei popoli è "drago" altra da "mago", per quanto le culture positiviste dal Settecento in poi, ma ancor prima, vedano il drago collegato all'occultismo. Sarebbe quindi una rivisitazione del diavolo chiamato a comparire durante riti particolari. L'accostamento drago diavolo ci viene suggerito dall'iconogragfia cristiana di San Michele e dell'Immacolata. In entrambi rappresenta il mondo ctonio della materia e della morte a cui si contrappone la realtà luminosa di Dio.
Il legame drago notte persiste nel mito di Dracula l'Impalatore che collega il sangue al diavolo. Costui come il diavolo nell'immaginario popolare si nutrirebbe del flusso vitale dei viventi. Questo in Transilvania dove persistono elementi riconducibili alla cultura pagana combinati ad altri pagano balcanici e scandinavi.
La cultura scandinava vede difatti la la radice "drg" accostata al dignificato di "fantasma". Questa particolarità va collegata alle suggestioni che trasmettono le foreste del profondo Nord rivestite di neve e ghiaccio e dal manto della luna nelle notti gelide. In sé lo spettro o fantasma mescola in una composizione irrazionale che sa di irreale elementi notturni ed altri diurni. La tenebra alla luce. I suoni "br" e "dr" immettono in una situazione fredda e angosciante stimolata dall'incontro di fattori esterni ad altri interiori. Che sia l'interiorita' inconscia a stimolare presenze e visioni è preso tuttora in esame dalla psicologia moderna congiunta alla Parapsicologia che va prendendo sempre più piede di risposta a un'epoca, quella attuale, in cui la tecnologia più avanzata sembra prendere sempre più potere, allontanando l'uomo dalla sua parte più magica e profonda in cui hanno sede illusioni ed emozioni.
Lo spettro è ciò che si osserva ma a cui non sappiamo dare una spiegazione razionale per la combinazione illogica che lo forma di tenebra e luce. Se il Mito è ciò che sopravvive all'uomo e viene trasmesso nel tempo per l'impronta di irrazionalità che coinvolge l'uomo nel profondo , capiamo perché la mitologia sud siberiana e scandinava pullulano di spettri e creature lontanamente antropomorfe. Lo spettro per queste realtà è il fantasma che lega la luna all'immortalita' della Natura. Essendo la sovrana del tempo, la luna esercita la sua forza sull'uomo predisponendo a concepire l'eternità nel ciclo di eterno ritorno che investe la Natura. La Natura è tutto e oltre c'è il nulla. Lo spettro o fantasma dalla radice "drg" è l'illusione creata dalla luna nei luoghi freddi e ghiacciati. Il nostro satellite ispira e toglie e il suo lato illusorio concepito come negativo lo ritroviamo nella falce di luna schiacciata dall'Immacolata insieme al drago, nell'iconografia cristiana. Lo spettro e il fantasma sono figure inconcrete che l'uomo immagina a contatto di una realtà fredda. Spesso nei luoghi gelidi e disabitati sono di consolazione per il viaggiatore, da qui "droga" derivante dalla stessa radice "drg", come illusoria compensazione alla solitudine e allo scoramento dell'uomo moderno.
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze.
Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.